Capitolo 33

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La notizia del fidanzamento di Lucas Nott e di Rachel Finnigan aveva fatto scalpore, nessuno sapeva spiegarsi un simile avvenimento.
Molti avevano chiesto loro come mai, ma le risposte non erano arrivate.
I Malandrini si erano trovati sconvolti: James aveva minacciato l'amico di non trattarla male oppure sarebbe andato in giro senza gambe, Oliver lo aveva incontrato e subito gli aveva puntato una bacchetta contro minacciandolo di conoscere incantesimi capaci di torturare le persone.
Roxenne invece, a proposito di minacce, le aveva rivolte contro gli amici intimando loro di lasciarli in pace oppure si sarebbero trovati appesi nudi alla torre di Astronomia.
Rob all'inizio era stato sorpreso poi si era dimostrato felice per l'amica.
Il sabato si avvicinò velocemente e Susanne si stava preparando, Roxenne le aveva detto che Rob era molto impacciato con le ragazze e l'avevano avvisata nel muoversi di fare la prima mossa perché, se avesse voluto aspettarlo, allora non si sarebbero mai messi insieme.
<<Non è sicuro che io gli piaccia>>.
Roxenne aveva sbuffato sonoramente:
<<Lo so, Sus, che odi quando dico le parolacce, ma per favore non dire cazzate a quest'ora. Già mi sono dovuta sorbire Emmanuel che se ne usciva dicendo che mi ero sbagliata visto che avevo messo il sale al posto dello zucchero>>
<<Ma non è una cavolata, Rox>> rise la corvina <<tu hai veramente messo il sale nel caffè>>.
La riccia le lanciò un'occhiataccia:
<<Non dire stupidaggini. Io non sbaglio mai e comunque a lui piaci, sicuramente, non è facile trovare qualcuno disposto a guardarti come Rob guarda te>>.
L'ultima frase la disse con assoluta sincerità e Susanne la guardava riconoscente e divertita:
<<Emmanuel non ti guarda così?>>
<<Lui mi guarda come un babbuino particolarmente ritardato>>
<<È per questo che state insieme?>>.
Susanne ricevette una cuscinata in faccia e quello fu un pretesto per iniziare una guerra a tutti gli effetti.
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Rob era agitato, continuava a camminare per la stanza balbettando frasi sconnesse.
<<Finiscila o inizierà a girarmi la testa>> borbottò James per poi fare l'ennesimo scacco matto a Oliver che sbuffò.
<<James! Sto per fare una cazzata>>
<<Di che tipo?>> chiese il corvino senza staccare gli occhi dalla scacchiera che Oliver aveva sistemato.
<<Sto per chiedere a Susanne se vuole essere la mia ragazza>>.
James a quelle parole ribaltò la scacchiera facendo ringhiare Oliver.
<<CHE COSA HAI DETTO?>> esclamò raggiungendo.
<<Hai sentito benissimo>> rispose.
Oliver fece un bel respiro poi guardò Rob, ignorando James appositamente:
<<Sono felice per te, se ti piace fallo>>
<<Ma sei impazzito, Oliver? Questa è solo la seconda uscita, non può fare così, lei lo prenderà per pazzo>>.
Gli occhi del corvino si posarono sull'amico:
<<Dici sul serio?>>
<<Sì e non vorrà più uscire con te>>.
Robert Cooper andò nel panico più totale, tanto da iniziare a sbattere la testa ripetutamente contro il muro.
<<Smettila!>> sbottò Oliver passandosi una mano tra i capelli biondi <<Non ascoltare assolutamente quell'idiota. Devi dirle ciò che provi, fidati di me. Io almeno sono fidanzato da ben 2 anni>>.
James borbottò qualche insulto verso il biondo e si diresse fuori dal dormitorio sbattendo la porta.
<<Non dovevi dirlo, non dovevi proprio dirlo>> commentò divertito il Cooper mentre Oliver fissava stranito la porta.
<<Comunque>> riprese la parola il Finnigan <<se ne sei certo chiediglielo. Non è la prima volta che uscite, poi. Riguardo Hogsmeade è la seconda, ma per Hogwarts siete usciti molte volte>>.
Il ragazzo annuì dando ragione a Oliver:
<<Glielo dirò>>.
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Susanne stava aspettando il compagno fuori dal castello come altre studentesse che nella calca cercavano il proprio accompagnatore.
Quando vide l'alto ragazzo che si avvicinava si rilassò, sapeva cosa tra qualche ora avrebbe fatto.
Rob, dal canto suo, si era ripetuto il discorso, che aveva preparato, moltissime volte e lo stava continuando a fare mentre saliva sulla carrozza trainata dai thestral che li avrebbe condotti al villaggio.
Si diressero verso i "Tre Manici di Scopa" e presero a chiacchierare del più e del meno.
Entrambi erano ansiosi e con un piano preciso nella mente.
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"Ma come si permette, Oliver" si disse "non è colpa mia se ancora non piaccio a Julia Parisi in quel senso, io ci ho provato, ma ancora lei niente. Però ha accettato l'uscita ad Hogmeade. Cazzo! Hogsmeade!".
Il Potter prese a correre, se fosse arrivato in ritardo Julia non gli avrebbe più chiesto di uscire e addio a tutto.
Con i capelli più spettinati del solito e il fiato corto raggiunse la Corvonero che lo stava aspettando con le braccia incrociate e lo sguardo furioso.
<<Te ne eri dimenticato?>>
<<Mi dispiace, mi ero infastidito per una cosa che mi aveva detto Oliver e me ne ero andato>>.
Lei annuisce e poi gli rivolse un sorrisetto di sfida:
<<Mi avevi detto che questa uscita me la sarei ricorderata per sempre. Stupiscimi, Potter>>.
James le rivolge un ghigno:
<<Oh, eccome se ti stupirò>>.
La guidò nel castello e si fermò solo quando raggiunse la statua della Strega Orba.
<<Perché mi ha portato qui?>> gli chiede curiosa
<<Oh vedrai>> le risponde lui.

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