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Mi sveglio quando i raggi del sole entrano dalla finestra

Mi stiracchio e guardo l'ora sulla radiosveglia

Sono le 10:00 di domenica mattina

Ah che bella la domenica

Mi alzo con calma e decido di infilarmi una tuta prima di scendere giù

Entro in sala da pranzo dove ci sono solo i miei genitori

"Buongiorno" dico andandoli a salutare

"Ciao tesoro, fai colazione con noi?"

"Si"

Mi siedo accanto a mamma e mi verso il latte nella tazza

"Come sta andando a scuola?"

"Tutto bene"

"Ci dispiace non essere molto presenti ma siamo veramente assorbiti dal lavoro"

"Non vi preoccupate, ho tante cose da fare anche io"

"Tesoro sai che la settimana prossima è il tuo compleanno vero?"

Sputo il latte nella tazza

È il mio compleanno?

Me ne ero completamente dimenticata

"A dire la verità l'avevo dimenticato"

Mia madre mi guarda un po' dispiaciuta

"Senti non so da te come funziona ma qui i 18 anni sono importanti, tuo padre ed io volevamo organizzarti una festa"

"Chi dovrei invitare?"

"La nostra famiglia, i tuoi amici più stretti, Barney, e poi puoi invitare chi altro vuoi"

Entrambi mi guardano curiosi di sapere cosa ne penso

"Si okay va bene, grazie"

"Non lo dire nemmeno"

Terminiamo la colazione ed io salgo di nuovo in camera mia

Mi guardo allo specchio per controllare la testa, il giorno seguente alla festa ho tolto la fasciatura, non volevo far preoccupare i miei genitori

Però devo dire che sto bene

Sono passati due giorni dalla festa ed io continuo a pensare alle parole di Gabriel

Non mi sono fatta sentire, quindi lui penserà che non voglia avere nulla a che fare con lui

E forse è meglio così, forse devo togliere tutto da mezzo e andare avanti

Ma quando lo vedo qualcosa in me cambia, non so nemmeno io perché

La verità è che non capisco che cosa mi stia passando per la mente, ed è meglio lasciarlo al di fuori, sennò farei impazzire anche lui

Quando qualcuno bussa alla porta scendo giù per andare ad aprire

Appena vedo chi è mi maledico da sola, ma perché non mi faccio i fatti miei?

Gabriel mi guarda ed entra in casa

"Tuo padre?"

"Nel suo ufficio"

"Puoi dirgli che sono arrivato?"

"Vacci da solo, sperando che non si trovi qualche altro documento segreto, sai dall'ultima volta gli uffici mi metto un po' d'ansia" dico facendogli l'occhiolino

Me ne salgo in camera mia sbuffando

Si okay sono stata molto cattiva, ma che ci posso fare?

Più mi voglio liberare di lui e più lui è sempre qui, assurdo

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