-Svegliati Chloe! Avanti-
-Non puoi morire ora cazzo!-
Era una sensazione strana.
Come se non avessi più il corpo, ma volteggiassi nell'aria vedendo il mio corpo steso a terra, senza vita, senza me, con mia madre che mi urla contro e una folla che assiste alla scena.
Ho le lacrima agli occhi.
Voglio vivere.
Non voglio morire.
Il buio si fece spazio nei miei occhi.
Iniziai ad avere di nuovo sensibilità delle dita delle mani e dei piedi, affrettai ad aprire gli occhi per vedere mia madre piangente sul mio petto.
-Mamma- dissi a voce bassa, troppo bassa, ma abbastanza perché mia madre si tirasse su a guardarmi. Vidi i suoi occhi illuminarsi e riflettere il mio viso ferito.
-Chloe! Oddio grazie, grazie , grazie! Sei viva- disse a voce alta, risultando più uno strilletto isterico di felicità.
Subito dopo una sparo.
Mi sentivo bagnata e avevo la sensazione di essere stata schizzata da qualcosa di denso.
-Mamma!- urlai con le uniche forze che mi erano rimaste.
Era li, sopra di me, morta.
Il suo sangue sul mio corpo dolente, gli schizzi umidi sulla mia faccia.
Ancora quel incubo.
Ogni notte lo stesso.
Le lenzuole fradice di sudore, i capelli bagnati e scompigliati, il letto disfatto.
Questa volta erano le tre del mattino.
Lego i capelli in una crocchia morbida e mi infilo maglietta e pantaloni puliti della tuta buttando quelli bagnati a terra.
Apro gli occhi appena la sveglia suona alle 7:00 del mattino.
Mi alzo e metto a lavare i vestiti e le lenzuola bagnate per notte precedente.
Vado in cucina e svuoto la lavastoviglie, preparandomi nel mentre la colazione.
Dopo aver finito latte e cereali prendo un foglio e faccio una lista delle commissioni da fare.
Mi buttai sotto l'acqua bollente della doccia sciaquando via tutto il sudore e la stanchezza.
Mi asciugai i capelli lasciandoli naturali.
Optai per un trucco semplice ma non invisibile, mascara e matita nera dentro l'occhio.
Misi dei jeans denim attillati e una t-shirt della nirvana con una felpa sportiva sopra, presi le chiavi della macchina e andai a fare la spesa.
-Ehi- urlò Sarah dietro di me.
-Ehi, anche tu in rifornimento?- dissi sorridendo a una delle mie più care amiche.
-Eh già. Sta sera festa a casa mia. Vuoi venire?- propose sperando in una mia risposta positiva.
-Certo che si, chi hai invitato?- chiesi sperando che non avesse invitato anche i bulli del quartiere, quelli che hanno investito me, e ucciso mia madre.
-Tutto il nostro gruppo, una cosa intima, così tra amici- rispose dandomi il permesso di poter respirare ancora.
-Okay a più tardi- dissi allontanandomi.
-Si a dopo- rispose facendo lo stesso.
Presi le sporte della spesa e iniziai a fare ordine in cucina, erano ormai le 19:00 e la festa sarebbe stata alle 20:00 perciò decisi di prepararmi.
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They don't know about us
FanfictionLoro non sanno di noi. Non sanno quanto puoi far star bene una persona. Non conoscono le tue carezze, i tuoi baci e io tuoi respiri. Nessuno li conosce, solo io ... E mai nessun'altro al mondo lo saprà. ATTENZIONE: QUESTA STORIA VI PUÒ FAR INNAMORAR...