Capitolo 7

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Arrivammo in un grande piazzale pieno di macchine.

-Bene, ora andremo a fare un giro tranquillo per il centro di Mulligan, potrebbe piacerti come idea?- chiese Greg con una mano sopra gli occhi per il sole accecante che colpiva dritto negli occhi.

-Perfetto- diciamo entusiasti.

Ci avviamo verso una piccola viuzza molto affollata.

-Che ne dite di andare a berci una bella birra?- propone Niall.

-Ma sei matto? Alle 10:00 di mattina ti vengono queste idee geniali?- dice Jessica ironicamente buttando gli occhi al cielo.

Scoppiamo in una grossa risata e entriamo nel pub consigliato da Niall.

-Vorremmo sette birre piccole, grazie mille- dice Niall avvicinandosi al bancone mentre noi ci sedemmo all'unico tavolone rimasto vuoto.

Nel giro di cinque minuti il locale pullula di persone e arrivano le nostre birre ghiacciate.

-Raccontateci un po' di voi, e della vita che facevate prima di intraprendere questo viaggio- dice Greg affianco a Lucas e Sarah.

-Inizio io- incominciò Jessica dopo un piccolo silenzio.

-Sono di Los Angeles, ho lasciato casa mia a 18 anni per venire a studiare al college alla Chicago state university, sono sempre stata nel coro della scuola perché amo cantare, all"università sono stata presa con una borsa di studio per il canto, grazie alle nuove specializzazioni che sta intraprendendo il college.- disse lasciando stupiti Niall e Greg per la determinazione che c'era nella sua voce mentre raccontava.

-Wow davvero Jess- disse con gli occhi sgranati Niall che aveva il braccio attorno alle sue spalle.

-Il prossimo prego- annuncia Greg.

-Io abito a Chicago da sempre, ho passato però tutta la vita a trasferirmi da una parte e l'altra della città con entrambi i miei genitori. Lavoro come meccanico nell'officina di mio padre, io mi occupo delle moto e lui delle auto. Ce la caviamo bene.- dice Lucas saltando con lo sguardo tra gli occhi di un ascoltatore all'altro.

-Deve essere stata dura trasferirsi anche solo nella stessa città per tante volte- dice con ammirazione Greg, mentre il fratello annuisce con apprezzo per il pensiero fatto.

-Anche io come Lucas vivo da sempre a Chicago, ma non ho mai cambiato casa, vivo in una grande casa vicino al distretto dei vigili del fuoco. Ho da poco avuto un contratto per i Chicago Bulls, cercano nuove icone e mi hanno scelto. Sono davvero entusiasta e il mio contratto inizierà poco dopo il ritorno dal nostro -

'Anno sabbatico'- dice concludendo con il mimo delle virgolette.

-Davvero? Adoro quella squadra, ti auguro di entrarci e di realizzare quello che credo sia il tuo sogno.- dice felice e sorridente Niall a John.

-Okay, io abito a Chicago, sono la vicina di casa di John e ci conosciamo da sempre, seguivamo la stessa scuola materna di Chloe e siamo sempre stati uniti, abbiamo fatto anche medie superiori assieme. Sempre e comunque noi eravamo insieme.

Abito con la mia famiglia e le mie due sorelle sono delle modelle che girano un po' tutta l'America, ho ricevuto anche io un contratto da il manager che le segue e al termine del viaggio devo decidere se accettare o meno- dice timidamente Sarah.

-Ma ti piacerebbe farlo?- chiede Niall non riuscendo, come tutti, a tradurre la sia espressione.

-Si, certo, lo aspetto da sempre, ma ci tengo a pensarci bene e al massimo a davere un piano B di emergenza- dice seria.

-Fai bene, non puoi farti trovare impreparata alla vita, sennò annegherai con essa- dice ispirandosi a un famosissimo libro del quale non mi viene in mente il nome.

-Okay, tocca a me, vivo in un quartiere malfamato di Chicago, vivevo con mia madre e mio fratello, mio fratello ha sempre avuto problemi con i  bulli e le gang che girano sui grandi suw neri con le pistole in mano, è emtrator in un paio di giri sotto minacce ed è stato ucciso quando aveva solo 16 anni e io ne avevo 12, è stata dura andare avanti e far riprendere mia madre dalla depressione.

Un giorno mi hanno sparata alla spalla sinistra molto vicino al polmone- dico abbassando poco la maglietta per far vedere la cicatrice.

-Dopo poco il mio risveglio sentii uno sparo, era diretto a me, ma presero in pieno il cuore di mia madre. Io e Sarah circa un mese e mezzo fa siamo state molestate sessualmente da gli stessi ragazzi della sparatoria, perciò quando si è parlato di partire abbiamo rinunciato a tutto pur di farlo.- dico con le lacrime agli occhi.

Sono brutti ricordi.

Sono cose da dimenticare.

Ma sono davvero disposta a dimenticare e andare avanti senza che niente sia mai successo?

Basta con i mostri del passato.

Voglio solo pensare al viaggio e a tutte le persone che amo che sono qui con me.

-Sei un'ispirazione di forza Chloe- dice Niall allungandosi per accarezzarmi la mano, che andava a ritmo con quella sulla spalla si Jessica.

È segretamente una cosa a tre?

They don't know about usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora