Capitolo 12

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-Dai Bobby, avanti!! Non tenerci sulle spine- dissi ridendo.

-Ma..ma.. questo è un pareggio!- dice Bobby deludendo tutti.

-Ma come?- chiede Niall cercando spiegazioni.

-Beh, non è stato difficile decidere, avete cercato tutto il tempo di fare colpo gli uni sulle altre. E avete dimenticato di lucidare le portiere e passare l'aspiratore sugli interni- spiega Bobby.

-Quindi il premio a metà?- interviene Greg.

-Si, ma ha un secondo fine quel baget- dice Bobby inarcando il sopracciglio.

Rimaniamo tutti stupiti quando prende e se ne torna in casa a leggere il giornale.

Decidiamo di rimettere a posto tutto e andarci a fare le doccie.

Avevano dei bagni comuni fantastici.

Erano tutti in mattonelle e c'erano tipo, 5 cabine doccia, in vetro puro.

Decidemmo di far cominciare i ragazzi, finemmo di mettere in ordine il vialetto e mettemmo anche mano alla nostra stanza che era un cumulo di vestiti.

-Non devi dirci nulla Jess?- chiedo.

-Umm.. fammi pensare, no!- dice alzando il capo per pensare e riabbassandolo per mettere i vestiti sulle stampelle.

-Io non credo- si aggrega Sarah.

-Io si- rimane vaga.

-Dai piantala e sputa il rospo, sappiamo che muori dalla voglia di tirartela- dico spazientita, forse più di quello che volevo che fosse.

Sbuffó alzando i tacchi e sbattendo la porta.

Io e Sarah ci scambiammo uno sguardo vuoto continuando a mettere gli abiti nell'armadio.

Nell'arco di 10 secondi Jess corse in camera con gli occhi spalancati e la bocca aperta.

-Qual vento di riporta tra noi plebei?- domando a braccia incorociate.

-Ho deciso di dirvelo- dice, mentre io e Sarah lanciamo piccoli gridolini, ma poi tornando serie.

-Cosa ti ha fatto cambiare idea?- domanda Sarah.

-Ho appena assistito a una battaglia fra peni e sinceramente , siete le mie migliori amiche come posso non dirvelo?- dice tappandosi gli occhi con le mani.

Mi butto letteralmente a terra dal ridere per 'la battaglia di peni' e inizio a sbattere i piedi sul pavimento.

Dopo esserci un po' riprese Jess si schiarisce la voce per portare l'attenzione su di lei.

-Allora, dal momento dal quale siamo arrivati, mi lancia occhiatine e sorrisini, che ricambio stupidamente come un piccola liceale. Stamattina, stavo andando in camera sua per dirgli che la colazione era pronta, ma lui mi ha tirato dentro la stanza e mi ha spinto al muro, e, ci siamo baciati- dice arrossendo e sorridendo davvero come se fosse una piccola liceale, è tenera quando fa cosi quella ragazza -Ragazze, ho preso una bella cotta per il signor Horan- annuncia in tono solenne.

-Ma dai, non lo avevamo capito- diciamo tra una risata e l'altra io e Sarah.

Che viene interrotta dalla porta che si apre.

They don't know about usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora