Fenice

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Quando cerchi di ricomporre un puzzle all'inizio sei confuso. Vedi tutti i tasselli divisi, hai solo un'immagine di riferimento, quella a cui vorresti arrivare. Procedi a tentativi, cerchi di incastrare i pezzettini tra di loro ma spesso e volentieri non combaciano. Ogni tanto però qualcuno di loro si unisce perfettamente e ti dà la speranza di riuscire a creare qualcosa di più grande. Ci vuole pazienza e perseveranza. Se ci metti testa e costanza riesci a ottenere sempre più porzioni di disegno e quando le raggruppi è fatta, le unisci e hai ottenuto un bellissimo puzzle. Questo era solo un modo per dire che il puzzle è come la vita, per riuscire ad averne una che sia come quella che vorremmo dovremmo far combaciare tutto alla perfezione, dovremmo essere in perfetta connessione con essa e dare il tutto per tutto.

Melanie non riusciva a trovare tutti i tasselli nel suo disegno della volta, aveva provato più volte a farli combaciare, ma falliva il più delle volte. Dentro di sé pensava che tutto fosse contro di lei , ma non era così, il più delle volte la sua era pura negatività che le offuscava le idee e non le permetteva di avere una visione di insieme. Quella mattina si svegliò e Tom era già uscito lei fece colazione e andò a tagliarsi i capelli. Era una giornata nuvolosa, non delle migliori, ma non faceva freddo.

La parrucchiera era una sua amica, si fidava solo di lei per farsi fare le acconciature, quando andava li si sentiva bene, facevano lunghe chiacchierate e si davano consigli a vicenda. La donna quando la vedeva giù le diceva sempre. "Devi essere Fenice, se vuoi essere felice". Questa frase la motivava molto, conosceva il mito della fenice e lo trovava interessante, le ricordava di non smettere mai di credere in se stessa e che a volte per rialzarsi bisogna ripartire da zero.

Una volta terminata l'acconciatura Melanie pagò la parrucchiera, la ringraziò e uscì. Mentre stava tornando a casa ricevette una chiamata, era un cliente, un noto avvocato della città. La donna lo invitò a presentarsi a casa sua alle 12; nel frattempo avrebbe avuto il tempo di farsi una doccia e rilassarsi un attimo. Aveva preso una decisione importante, quello sarebbe stato l'ultimo cliente che avrebbe avuto, si sarebbe dedicata al suo bambino e a suo marito e avrebbe messo i soldi in banca.

Aveva ottenuto la somma di 70.000 dollari in quasi due anni voleva utilizzarli qualora la situazione economica del marito sarebbe peggiorata, avrebbe detto a lui che quei soldi glieli avevano dati i suoi genitori per aiutarla con il bambino. Arrivò a casa e si fece una doccia fredda, la preferiva a quella calda perché le dava una sensazione di risveglio maggiore. Si mise un vestito rosso e dei tacchi e si asciugò i capelli. Decise di preparare un caffè per lei e per il cliente che stava per arrivare.

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