Un'amica in pillola

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Era anni che non provava una sensazione del genere, dopo qualche ora che si trovava al parco fu contattata da un cliente. "Ok penso, devo ritornare in me", voleva essere il più lucida possibile e professionale quando riceveva visite. Si accordó per un'appuntamento alle 17, questa volta la richiesta era di compagnia, era stata invitata per un aperitivo. Il cliente era un uomo di mezza età che Melanie aveva già incontrato, era un broker finanziario, sposato da 15 anni. Non appena si incontrarono si sedettero a bere un cocktail, e conversarono piacevolmente, dopo circa un ora se ne andarono. Il cliente pagò il suo cocktail e diede a Melanie 30 dollari.

La ragazza decide di contattare Meg prima di tornare a casa. "Pronto, tutto bene? Possiamo vederci? Avrei bisogno di un aiuto". "Tutto bene, vediamoci al tabacchino vicino ad Helsinki Road,a dopo". Melanie arrivó a destinazione e attese qualche minuto. Ad un certo punto vide una ragazza sbucare dall'angolo della strada, veniva verso di lei. Era robusta e bassa coi capelli corti neri e pantaloni larghi. "Mi manda Meg, quanto ti serve?". "30 dollari, è possibile?". "Ti posso lasciare 3 pastiglie, va bene?". "Certo, non c'è problema", Melanie diede i soldi al "cavallino" di Meg e lei gli diede la merce. Il telefono di Melanie squillò e lei rispose. "Si è comportata bene la mia amica?" Era Meg. "Si, è tutto apposto, grazie!". Melanie tornò a casa, e crollò in un sonno profondo.

Quando Tom fu di ritorno decise di lasciarla riposare. Si preparò la cena e mangio da solo. Durante la notte Melanie ebbe un incubo, si trovava davanti allo specchio del bagno e la sua figura era sprettrale, scavata in viso. Una voce le sussurrava "Te la sei cercata". Una strana figura apparve dietro di lei tappandole la bocca con un panno". La ragazza si svegliò urlando dalla paura. Tom la tranquillizzò. "Era solo un brutto sogno" disse. Il mattino seguente lei si alzò e si fece una doccia. Aveva una visita medica di controllo per la sua gravidanza. Non si sentiva bene, aveva nausea e mal di testa, probabilmente dovuti ai postumi dell'assunzione della droga.

Non appena arrivò dal dottore fece un'ecografia, era la seconda che faceva. Il dottore misurò i suoi parametri che erano tutti nella norma. "È un maschietto" disse alla donna, che sorrise toccandosi la pancia. Non voleva fare del male al bambino pensava dentro di sé, semplicemente ci era cascata di nuovo, la sua debolezza la aveva lasciata in balia della perdizione. Era stanca, e la stanchezza porta a commettere errori più facilmente.

Si chiedeva cosa avesse in serbo per lei il futuro, e per quanto poteva continuare a mentire a Tom. Melanie prese la sua decisione, buttó le pasticche, non poteva sopportare il peso di fare del male al suo bambino. Tornò a casa e si lanciò sul letto. Si sentiva stupida, perché lo aveva fatto?! Certo si era divertita ma aveva pensato solo a se stessa. Si addormentó ancora, dopo un ora si svegliò e si mise a preparare qualcosa da mettere sotto i denti.

Tom non c'era mai a pranzo, mangiava qualcosa di veloce al lavoro, anche se volendo aveva il tempo per tornare a casa, faceva così da anni. Il non vedersi mai aveva allontanato col tempo i due, ne erano consapevoli entrambi. Un cliente chiamó Melanie, chiese lei se era possibile vedersi. Si sarebbero incontrati a casa del signore, che avrebbe pagato anche lo spostamento di Melanie, per arrivare a destinazione la ragazza prese un taxi. Una volta sotto casa del cliente citofonó ma non rispose nessuno, dopo qualche minuto il portone si aprì, e il cliente disse "3°piano a sinistra".

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