Il non detto. pt.3

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Buongiorno a tutti, sono Vi💜come state? Spero bene, questi sono giorni strani per tutti, ma dobbiamo tenere duro e stare a casa come ci è stato detto. ANYWAYS, ho aggiornato, finalmente, spero con tutto il cuore che questo capitolo vi piaccia!

PS. Ho un sacco di bozze di storie da iniziare non avete idea (dei bts ho una Vmin ed una JinKook, poi ne ho un'altra che però riguarda una ship tra le blackpink e cioè una Chaennie [ Rosé x Jennie] ed altre che non si ispirano a nessuno e sono romamzi rosa che prima o poi porterò [i protagonisti sono tutti bad boy lol ].

Detto questo,

___Buona lettura___
___________

I

l carcere di Soul è conosciuto per essere uno dei più efficienti, avanzati e assolutamente più duri di tutta la Corea... ed ora io ci sono davanti, insieme ad Hoseok, Namjoon e Jin.

È una struttura di color grigio, dai soffitti bassi, ma estremamente estesa e a cui all'ingresso vi è un cancello blindato a sensore di riconoscimento. Da quel che ne so ha anche un grande giardino, dove i carcerati passano l'ora d'aria, e cioè il tempo limitato che hanno i detenuti per poter stare all'aperto durante un giorno intero.

«Sei sicuro che vuoi entrare qui dentro?»mi domanda Hobi appena nota la marea di telecamere all'ingresso, «Sì, ne sono più che sicuro.» dico, irremovibile, «Nam, tu... pensi che Taehyung vorrà vedermi?»

«Perchè mai dovrebbe non volerlo? Secondo me non sta spettando altro!», «Non so e che, ho una strana sensazione.» ammetto, «Quella sensazione è perché ti stai cagando in mano!» sputa Jin, «Tira fuori le palle Jungkook!» «Jin!» lo riprende Namjoon ,«No Nam, ha ragione. Devo farmi coraggio.»

Dopo un paio di respiri profondi, mi decido con mano leggermente tremante, a suonare il citofono del centralino.

«Questo è il carcere di Soul, chi parla?» domanda una voce autorevole maschile, «Em, noi– guardo gli altri, i quali mi fanno cenno con la mano di andare avanti– volevamo fare visita ad un detenuto se è possibile»

Silenzio.

«Ecco... il suo nome è Kim Taehyung.» aggiungo, non sapendo che fare, «Aspetti lì!» ordina poi la voce.

Dopo pochi minuti di attesa il cancello finalmente si apre, ed una volta aperto, ci ritroviamo davanti un uomo robusto in tuta militare ad accoglierci. Inutile dire che rimango a bocca aperta.

«Voi siete qui per il detenuto Kim Taehyung, giusto?» faccio cenno di sì con la testa, «Seguitemi.»

Entrati dentro la struttura il cancello dietro di noi si chiude di nuovo immediatamente, e con passo veloce il militare ci porta nella sala visite, la quale, è divisa in due da una specie di vetrina, dove da una parte vi sono i carcerati, mentre dall'altra le altre persone.

«Tra poco uscirà Kim Taehyung, solo uno di voi può parlare con lui ed il tempo a disposizione è di quindici minuti. Sono le regole, badate a rispettarle capito?!» avverte l'uomo, faccio ancora un timido cenno con la testa, per poi vederlo andare altrove.

« Ti ricordi cosa devi chiedergli?» mi domanda Hoseok,«Sì.» rispondo ansioso di vederlo, «Ad ogni modo Jungkook, noi ti aspetteremo qui dietro, seduti su queste panchine rosse. Non preoccuparti, andrà tutto per il meglio vedrai!» mi rassicura Namjoon, «Grazie Nam, sono felice che mi abbiate accompagnato» non so cosa farei senza di loro.

«Jungkook guarda!» urla ad un certo punto Jin dandomi dei colpetti sulla spalla. Dopo mesi rivedo Taehyung, coi suoi capelli rosso fuoco ed il suo inconfondibile sguardo magnetico, uscire ammanettato, con a fianco un poliziotto che lo mette a sedere davanti al vetro che ci separa.

SAVE ME FROM MYSELF 2 // VKOOK (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora