IV

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Non un letto di spilli
stanotte
la tua bara
né braccia calde a stringere respiri
che attraversano le costole
scariche elettriche
la notte vuoi dormire
con l'unica compagnia che desideri
dal petto freddo
il pulsare di un crimine commesso nel silenzio
la violazione della pelle
sgorga carne
sangue vivo
tra le coperte nere
di luci spente
lampadine bruciate assieme ai sogni
che poi getti tra i fondi di caffè
che lucidano le notti annebbiano i giorni
esaurite le stelle
inghiottito il sole
l'acciaio che naviga perso
su rotte che non portano mai alla meta che vorresti
rotte le metà
dei singhiozzi scavati in gola
più affondo della tua voce stanca
che non chiede più
aiuto.

De somnio aeternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora