VII

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A capofitto
gettarsi in un sogno
per non vedere più la superficie
od il cielo
se non al mattino
quando si estingue l'incendio ch'è delirio
e le stelle
e la luna
putrefatta
restano solo ceneri fumanti
di un rogo di desideri inespressi
e poi buttati via
tra dormire e svenire
un chiodo
infisso nel cranio
ed urla la cervicale scottata
ma non urli tu
slegata
tra istinto e visioni
scorre
non tempo ma sangue
sulla tua gamba rea
hai più voce lì
che altrove.



De somnio aeternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora