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Onestamente non credevo alla storia di Brad, ma non potevo dirlo a Nicole, insomma non credo le avrebbe fatto piacere sapere che la sua migliore amica dubitava del suo ragazzo. Poi dopo tutto ciò che ha passato probabilmente non era davvero il caso. Ma io sinceramente non mi arrendo, scoprirò da sola questa situazione perché Nicole è bella, ma probabilmente poco intelligente da capire che se Melissa avesse voluto semplicemente scoparsi il suo ragazzo (come dice lei) avrebbe evitato di mettere la voce in giro, in più Brad poteva affrontare la situazione in modo diverso invece di lasciare Nicole e fare in modo che lei soffrisse così tanto.
In più Melissa aveva detto che era stato lui a provarci.

In tutto ciò la festa di Aurora si avvicinava e mia madre continuava a propormi vestiti abbastanza indecenti, io il vestito lo volevo bello ovviamente, ma non mi sembrava il caso di essere più elegante della festeggiata.

"Amore guarda questo rosa! Provalo, sembrerai una principessa" - disse mia madre in preda all'euforia

Non era brutto per carità, ma io non volevo essere una principessa, ma una semplice invitata ad un diciottesimo, va bene che il party è una cosa esagerata, ma fare la principessina credo sia un pochino too much.

"Mamma ma se invece ne provassi uno un po' più sobrio e tranquillo? Tipo..." - mi guardai intorno, non vedevo cose del mio genere sinceramente, era tutto TROPPO per una come me.
Però ad un certo punto guardai a destra. Era lui. Un vestito corto rosa con uno scollo fantastico, stringeva in vita e scendeva con dei tulle delicati.
"Mamma, tipo questo, è meraviglioso" - urlai praticamente

"Sinceramente da te mi aspettavo anche peggio" - e si mise a ridere, in fondo mia madre lo sapeva che i suoi vestiti esagerati non li
avrei mai messi, e in più sono sicura che amava quel vestito.

"Posso provarlo?"-chiesi gentilmente alla commessa che mi diede la mia taglia e andai in camerino.

Provai il vestito ed era perfetto, sembravo una principessa per davvero.
E questo in realtà mi fece anche riflettere sul mio essere bipolare sull'argomento principesse, ma tralasciamo.

Scattai una foto e la mandai a Nicole che mi rispose in un secondo con le emoji con gli occhi a cuoricino.
Le emoji non le sopporto, ma lei poteva permetterselo.

Mi feci vedere da mia madre che approvò, pagammo e tornammo a casa.

Ero pronta per uscire la sera.
Indossai una t-shirt rosa semplice con degli shorts neri a vita alta e uscii.
Raggiunsi tranquillamente gli altri e come sempre la serata proseguiva regolarmente.
Andammo al parco e io corsi verso la mia giostra preferita, già ho 17 anni.
Mentre correvo mi resi conto che in realtà era già occupata da alcuni bambini accompagnati dai genitori e allora tornai indietro perché magari le figure di merda le evitiamo.
Mi sedetti affranta per non aver compiuto la mia magica missione e accanto a me si sedette Alex.
"Hai fallito eh?"
"Cosa?" - feci finta di non capire, si riferiva alla giostra, ma non volevo subito dargliela vinta.
"La tua giostra questa sera è occupata" -scoppiò a ridere.
"A quanto pare si, adesso mi tocca restare seduta accanto a te, guarda un po' la vita"
"Vabbè se vuoi mi alzo e lascio te e la tua tristezza su questa cara panchina"-fece per andarsene ma lo fermai.
Insomma, avevo davvero Alex seduto vicino e lo stavo facendo alzare? E sono stupida forte.

"Resta, non fare il cretino"
"Sarei rimasto comunque"

La situazione era già troppo imbarazzante e allora nel mio sicuro rossore cercai di cambiare discorso.

"Oh lo sai che oggi ho preso il vestito per la festa di mia cugina? Sabato dove dobbiamo andare io e te, insomma ti ricordi dai" - non so bene che cosa stavo dicendo, probabilmente penserà che io sia tarda.

"Tranquilla, non sono il solito caso umano che ti seduce e abbandona"

Questa frase un po' mi aveva destabilizzato.
Ma in che senso sedurre, in che senso abbandonare?!
Ma a proposito di caso umano fu in quel momento che mi arrivò un messaggio e io ovviamente ho il telefono sempre in silenzioso ma non in quel momento.

"Chi è?" -mi chiese curioso.
"Nessuno che ti riguarda" -sorrisi, stava cercando di vedere se qualcuno mi avesse scritto, era semplicemente premuroso nei miei confronti come un fratello maggiore, ma io ero innamorata persa.
Era questa lieve differenza che mi fece tornare sulla terra.

"Vabbè rispondi almeno no?"

Continuava a guardare sullo schermo del mio telefono, era curioso, ma lo ero anche io dato che ancora non avevo visto.
Lessi il messaggio e chiaramente mi ricordai che io ero in missione.
E non per la giostra.
Ma per sapere se davvero la mia migliore amica era stata ingannata da Brad.

Jonathan:
Ti passo a prendere con la macchina se vuoi!
Mandami la posizione e sono lì, ci facciamo un giro tranquillo.

Alzai lo sguardo e vidi Alex girarsi di scatto, come per non far vedere che stesse palesemente leggendo.
Non sapevo cosa rispondere sinceramente. Jonathan era amico stretto di Brad e magari potevo indagare un po' per questa cosa, non voglio che la mia migliore amica stia assieme ad un deficiente.
Però nello stesso tempo io ero lì, con Alex, l'unico ragazzo che mi è davvero piaciuto da sempre, stavamo parlando e la situazione mi stava anche piacendo.
Come cazzo si fa in queste situazioni?

"Esci con qualcuno?" -mi chiese distogliendomi dai miei pensieri

Eccomi qui, esattamente nella merda.

"Non proprio, è solo un amico"

Non sapevo cosa dire, cosa fare, era una situazione davvero imbarazzante e lui lo aveva notato, eccome se lo aveva fatto.

"Senti Greta, nessun problema, io ti accompagno da amico alla festa di Aurora perché ti voglio bene, se stai conoscendo qualcuno a me non può far altro che piacere" - mi disse tranquillo

Tranquillo come se in quel momento mi avesse detto la cosa più naturale del mondo.
Volevo morire, la mia eterna crush che mi dice che mi vuole bene e che gli fa piacere se esco con qualcuno.
NO.
Non doveva andare così.
E io in tutto ciò dovevo inventare una scusa decente, non potevo dirgli di Nicole in ogni caso perché sarei passata per una stalker decerebrata.
Anche se forse lo sono per davvero.
E ahimè questa situazione poteva sembrare divertente ma non lo era.

"Sto conoscendo un ragazzo, si chiama Jonathan, ma nulla di serio visto che non mi interessa, sto semplicemente perdendo del tempo" -mentii

"Quindi sei tu quella che seduce e abbandona, complimenti" -si mise a ridere e mi fece un piccolo applauso ironico.

Complimenti a me Greta, mi lamento tanto degli altri, ma qua quella problematica sono io.

Saturday night.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora