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Pov.Peter

Quattro giorni, quattro giorni che non si sveglia, quattro giorni dove dalla sua bocca esce solo il nome di Logan. Quattro giorni che sono chiuso qui con lei, quattro giorni che la sento chiamare un nome che non è il mio. Sembra che chiunque abbia scritto il mio destino mi stia facendo capire che lei non ne fa parte.

<<Ehi.. scusa..>> Mi volto lentamente incontrando due occhi da cerbiatta scuri e profondi.

Corrugo la fronte guardando il suo viso, i lunghi capelli castani, le labbra piene, il viso tondo.

<<Giuliet?>> domando incredulo
<<Amy.. sono l'infermiera di turno..>> si presenta
<<Oh.. Mi.. mi dispiace somigli molto ad una ragazza che conoscevo.>> Mi scuso

Nell'esatto momento in cui i nostri occhi si scontrano e si incontrano entra Drogo che come me ha preso residenza dentro quest'ospedale.

<<Ehi Peter ti ho..  Giuliet?>> si paralizza
<<Io.. Io sono Amy.. sono>>
<<L'infermiera>> Mi appresto a dire scoccando un'occhiata con drogo che rimane immobile davanti la porta guardando la ragazza al mio fianco.
Pov.Peter

Quattro giorni, quattro giorni che non si sveglia, quattro giorni dove dalla sua bocca esce solo il nome di Logan. Quattro giorni che sono chiuso qui con lei, quattro giorni che la sento chiamare un nome che non è il mio. Sembra che chiunque abbia scritto il mio destino mi stia facendo capire che lei non ne fa parte.

<<Ehi.. scusa..>> Mi volto lentamente incontrando due occhi da cerbiatta scuri e profondi.

Corrugo la fronte guardando il suo viso, i lunghi capelli castani, le labbra piene, il viso tondo.

<<Giuliet?>> domando incredulo
<<Amy.. sono l'infermiera di turno..>> si presenta
<<Oh.. Mi.. mi dispiace somigli molto ad una ragazza che conoscevo.>> Mi scuso

Nell'esatto momento in cui i nostri occhi si scontrano e si incontrano entra Drogo che come me ha preso residenza dentro quest'ospedale.

<<Ehi Peter ti ho..  Giuliet?>> si paralizza
<<Io.. Io sono Amy.. sono>>
<<L'infermiera>> Mi appresto a dire scoccando un'occhiata con drogo che rimane immobile davanti la porta guardando la ragazza al mio fianco.

La ragazza va via lasciandoci soli, si avvicina a Sam e le da un leggero bacio in fronte dopodiché si gira verso di me scoccandomi un'occhiata indecifrabile.

<<Che?>> chiedo confuso
<<Per quanto ancora continuerai?>> mi chiede nervoso
<<Che vuoi dire?>>
<<È l'Alpha Peter, lui e pericoloso e potente non potrai tenerlo lontano sopratutto dopo che lei continua a dire solo il suo nome!>> Mi rimprovera
<<Che cosa dovrei fare? Congratularmi con lui e poi inginocchiarmi da bravo cagnolino quale sono!? Spero tu stia scherzando!?>> ribatto duro
<<Non potrai stare qui sempre, hai scuola domani!>> continua
<<Non mi importa della scuola se lei è qui>> dico in un sussurro guardando il suo corpo inerme.
<<Ci starà Nicolae con lei>> Mi rassicura

Si avvicina verso di me per poi posare una mano sulla mia spalla <<Ha fatto la sua scelta Peter, lasciala andare>> sussurra al mio orecchio lasciandomi pontificato.

********

Controvoglia mi dirigo verso l'università, che mi sembra improvvisamente troppo piccola per contenere così tanti ragazzi, i miei occhi saettano da una parte all'altra per poter vedere i suoi lunghi capelli muoversi portati dal vento,la sua bocca sorridere mostrando i denti bianchi, il suo viso pulito che le da l'aria di una bambina. Una chioma nera passa sotto il mio naso distogliendomi dai miei pensieri, la riconosco e le corro dietro non so perché

<<Amy ehi amy aspetta!>> dico d'un fiato

Si gira verso di me corrugando la fronte

<<Ci.. ci conosciamo?>> chiede
<<Certo.. ci.. ci siamo presentati in ospedale!>> le ricordo
<<Io.. io non so di cosa parli >> dice appena
<<Sono Peter Amy.. ci siamo visti in ospedale durante il tuo turno>> le spiego corrugando la fronte
<<Ospedale? Turno? Forse mi hai confusa con un'altra>> fa per andarsene ma la blocco puntando i miei occhi nei suoi
<<Tu lavori come infermiera in ospedale>> dico
<<No.. io.. io non faccio questo lavoro, io lavoro nel bar dietro l'angolo>> mi dice

La lascio andare, e i miei piedi rimangono incollati al pavimento, mi sento confuso, ma poi un lampo...

<<No.. Non è possibile>> ringhio prendendo il cellulare e andando verso l'auto

<<Pronto?>>
<<Nicolae sei in ospedale?>>
<<Ci sto andando, che succede?>>
<<Abbiamo un problema>>

È amore Peter ( Mistery Spell )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora