Capitolo 1

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Durante l'intervallo ripensai alla strada fatta fin lì e capii che non potevo darmi per vinto, dovevo fare qualcosa per cambiare il risultato. John fece un grande discorso, da vero capitano e riuscì a motivare tutti. Eravamo a un passo dalla vittoria, non potevamo arrenderci proprio ora. Rientrati in campo iniziammo ad attaccare sempre più insistentemente e in maniera organizzata, cercando di perdere meno palloni possibili per non dare agli avversari la possibilità di contrastarci. Riuscimmo a realizzare due touchdown in pochi minuti portandoci a meno tre dagli avversari. I minuti sembravano passare sempre più rapidamente, dovevamo segnare ancora una meta per vincere e dovevo essere io a realizzarla. Ultimi 20 secondi sul cronometro, iniziai a correre verso la meta avversaria; John incrociò il mio sguardo e fece partire il lancio, afferrai la palla continuando a correre, saltai un paio di avversari che mi venivano incontro, 5 yard al touchdown, ero sfinito dopo una corsa che mi sembrò infinita. Cercai di raccogliere le ultime energie rimaste ma mi accorsi che il safety avversario mi stava raggiungendo velocemente, venni placcato finendo a terra...
Avevo iniziato con il football alla Ben Davies, una delle migliori High School dell'Indiana. Non ero un appassionato e nemmeno un grande sportivo, tuttavia quando lessi in bacheca che il mese successivo si sarebbero tenuti i provini per entrare nella squadra della scuola, i famosi Giants, decisi di iscrivermi. Iniziò tutto un po' per gioco, un po' perché se non facevi parte della squadra di basket o di football non eri nessuno nella scuola. Passai i giorni seguenti guardando partite di NFL, cercando di memorizzare alcune delle migliori giocate, iniziai a correre tutte le sere e ad allenarmi. Insomma finì che avevo preso la cosa sul serio come succedeva ogni volta che iniziavo a fare qualcosa per caso.

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