Capitolo 14

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La mia vita stava tornando alla normalità, ero riuscito a liberarmi dal brutto periodo che avevo passato. John riusciva sempre a trovare il modo di farmi capire quanto valessi e ciò che di buono potevo realizzare. Anche in allenamento tornai ad esprimermi al meglio e la stagione si stava ormai avviando alla conclusione. La qualificazione ai play off sembrava assicurata e le mie buone prestazioni mi fruttarono varie presenze da titolare. Nel frattempo John riuscì a dire a tutti il suo segreto e molti dei suoi amici si allontanarono da lui. Questa situazione gli fece capire che molte persone lo apprezzavano solo per la sua fama e popolarità, ma erano pochi coloro che tenevano veramente a lui. In quei giorni legammo molto e insieme a Philip creammo un trio fantastico. Ogni cosa che facevamo, anche la più banale o stupida, ci sembrava divertente, e non ci importava nulla del giudizio delle altre persone. Per molti potevamo sembrare un trio strano e imbarazzante, in fondo non eravamo altro che un secchione, un gay e uno sfigato, ma eravamo dei veri amici e questo ci faceva sentire bene. Ero finalmente felice, credevo in me stesso e l'episodio che aveva messo in crisi tutto ciò che stavo realizzando in quei mesi, sembrava ormai solo un lontano ricordo. Una mattina, a scuola, mi aggiravo senza meta per i corridoi quando vidi Joey. Non mi vergognavo più a vederla, né a farmi vedere, avevo capito che non sempre si viene ricambiati in amore, ma la vita va avanti. Ovviamente quella splendida ragazza mi piaceva ancora e speravo che un giorno cambiasse idea e iniziasse ad amarmi. <Ehi Ethan> mi stava chiamando, "che vuole da me" pensai. <Ciao Joey> risposi, prima che lei mi chiedesse <è ancora valido l'invito per quella passeggiata?> non capivo perché me lo chiedesse, pensai che mi stesse prendendo in giro ma comunque risposi <si, certo>. <Bene allora ci vediamo al parco, sabato alle 16> mi disse <va bene, a sabato> replicai. Tornai in classe cercando di capire perché avesse cambiato idea, ma non riuscivo a capire. Sabato l'avrei scoperto.

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