Capitolo 13

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"Elsa, ti presento Kristoff. Kristoff, ti presento Elsa." Disse Anna più tardi, al castello di Arendelle, dove tutti gioivano per il ritorno della loro regina.

Il giovane alto, robusto e dai capelli biondi fece un piccolo inchino, che Elsa ricambiò.

"Elsa...Ti prego ti prego ti prego!" Anna aveva fatto gli occhi dolci alla sorella, nel tentativo di intenerirla.

"Posso parlarti un momento, in privato?" Aveva risposto lei. Anna non sapeva cosa pensare, non sarebbe riuscita a sopportare un nuovo rifiuto da parte di Elsa.

"Anna, ricordi ciò che ti ho detto riguardo al fatto che non puoi sposare un uomo che conosci appena?" Le disse in tono serio.

"Ti prego, per favore, lui è..."

"Ricordi oppure no?" La interruppe severa.

"Sì, ma..."

"Bene. Dimentica tutto."

"Elsa? Dici sul serio?" Anna non poteva credere alle sue orecchie.

"Mi sono sbagliata. Chi sono io per vietarti di amare qualcuno?" Elsa le sorrise.

"Vuoi dire che potrò sposare Kristoff?" Anna era sull'orlo di scoppiare in un pianto di gioia.

"Hai la mia completa benedizione." Anna non potè più resistere dall'abbracciarla, a quella frase.

"Grazie." Le sussurrò all'orecchio. Poi corse saltellante da Kristoff.

"Hey. Gran bella festa, non è vero?"

Elsa si voltò, sentendo quella voce alle sue spalle.

"Jack! Che fai qui, potrebbero..."

"Vedermi? Nah." Rispose facendo spallucce.

"Cosa ci fai qui?"

"Sappi che non ti libererai di me così facilmente, adesso." Sorrise. Elsa lo fissò per un istante, dritto negli occhi, e poi ricambiò il suo sorriso: "Non ne ho intenzione." Poi si voltò verso gli invitati: "Attenzione, cari amici e sudditi, attenzione. Vorrei rubare un minuto del vostro tempo per invitarvi ad esprimere la vostra gioia e il vostro calore verso la nuova coppia formatasi di recente, signore e signori a voi, la principessa Anna di Arendelle e...Kristoff!" Subito partirono applausi scroscianti ed ovazioni: " È con immenso piacere e onore che vorrei annunciarvi che lascio la mia Corona, il mio Trono e tutti i miei beni, alla novella coppia. Saranno i successori nel governo del Regno!" A quel punto si udirono alcuni versi di assenso, ma subito dopo ripartirono anche gli applausi e le esclamazioni.

"Aspetta, che? Elsa, ma..." Di certo Anna non si aspettava quell'incarico improvviso.

"Sarete dei sovrani giusti, molto più di me." Affermò Elsa.

"Ma tu..."

"Il mio posto non è qui. Io sarò felice, Anna, e questa volta per davvero. Sarò sempre con te, e tu potrai vedermi!"

"Come?"

"Ogni volta che nevicherà! Saprai che siamo solo io e Jack." Elsa sorrise.

"Jack...Jack Frost..." Sussurrò Anna tra sè e sè.

"Che cosa hai detto?"

"Ma certo, Jack Frost! " E a quella frase, Anna vide materializzarsi accanto ad Elsa il ragazzo dai capelli argentei e gli occhi color ghiaccio di prima.

"È lui, Jack Frost, ne parlavi così tanto quando eravamo piccole!"

Elsa stava per dire che non lo ricordava, quando alla mente le tornò un episodio che la riportò indietro. Erano molto piccole, molto prima che accadesse l'incidente con l'attacco di ghiaccio. Molto prima che Elsa si rinchiudesse nella sua camera per sempre.

"Jack Frost è il mio migliore amico! " Aveva raccontato alla sorella.

"Chi è Jack Frost? " Le aveva chiesto questa.

"Te l'ho già detto, è il mio migliore amico! "

"Volevo dire, com'è fatto? "

"Oh, ehm, è alto più o meno così... " La piccola Elsa aveva allungato un braccio verso l'alto e aveva fatto un saltello: "Poi...È simpatico, carino, ha i capelli argentati e due grandi occhi color..." La bimba ci stava riflettendo un po' su, indecisa su che colore avessero gli occhi di Jack.

"Color? " Aveva chiesto Anna impaziente.

"Color ghiaccio! " Aveva esclamato ridente.

"Già...È vero, è proprio lui!" Affermò Elsa, tornata alla realtà.

"È proprio come me lo immaginavo!" Esclamò Anna entusiasta, poi riprese: "Okay, Elsa. Ciò che importa è che tu sia felice. Mi mancherai, certo, ma...Chi sono io per impedirti di amare qualcuno?" Sfoderò un dolce sorriso, e abbracciò di nuovo la sorella, questa volta più a lungo, più intensamente.

Ci furono balli e divertimento per tutta la serata, Anna non era mai stata così felice, e anche Elsa finalmente non aveva più paura del suo potere. Mentre Jack...Beh, lui sbadigliava e basta. Giusto per non tradire le sue abitudini, congelò anche i fuochi d'artificio, ma l'effettò finale fu davvero qualcosa di stupefacente, più che fuochi d'artificio furono...Ghiacci d'artificio.

Alla fine dei festeggiamenti, Elsa sbattè un piede nel cortile fuori il castello, e con un gesto della mano diede vita ad una stupenda pista di ghiaccio. Era felice nel vedere Anna e Kristoff pattinare insieme, così vicini.

"Ma guardali, come sono carini." Aveva mormorato Jack, senza far capire se nella sua voce si fosse del sarcasmo o no.

"Penso che dovremmo togliere il disturbo, ora che nessuno vede." Sussurrò invece Elsa.

"Aspetta, manca ancora un pizzico di divertimento!" Detto ciò, Jack formò sul palmo della mano una palla di neve perfettamente sferica, e la scagliò contro un gruppetto di bambini che pattinavano in disparte, dando così vita a un vero e proprio 'tutti contro tutti' di battaglie di palle di neve.

"Sembra così divertente..." Aggiunse Jack guardandoli giocare.

"Elsa, ti preeeego!" Aveva supplicato. Elsa non poteva certo resistere a quegli occhioni.

"E va bene! Ma non perdere troppo tempo." Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, che Jack era già schizzato a giocare con i bambini, come aveva sempre fatto. Anche se non potevano vederlo, lo rendeva ugualmente felice. Elsa era divertita da quella visione: "Per oggi ti sei divertito fin troppo, Jack Frost."

"Okay, okay, hai ragione." Ammise, mentre ancora i bambini giocavano.

"Pronta?" Le sussurrò, prendendola per mano.

"Pronta." Affermò lei, dopo una breve esitazione.

Jack spiccò il volo, e si alzarono in alto, in alto, sopra i tetti della città. Una leggera folata invernale gli soffiò incontro, mentre volavano sopra Arendelle.

"Hey, vento!" Esclamò Jack:"Riportaci a casa!"

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