Capitolo 8

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Pov. Jonathan

Guardai dalla finestra e notai un mucchio di persone intorno a una moto che stava per terra e un ambulanza vicino, dalla curiosità presi in ombrello e uscii pure io appena arrivai lì

NO NON PUÒ ESSERE.... VIDI SARA STESA PER TERRA E TANTO SANGUE uscire dalla sua testa.

Lasciai cadere per terra l'ombrello e gli andai vicino e urlai:

"NON MI LASCIARE, TI PREGOO,IO TI AMOoo" e mi misi a piangere,lei aprì gli occhi e mi guardo poi mi disse:

"PURE IO TI AMO,SO TUTTO..." sussurò e dopo chiuse gli occhi.

Sapevo a cosa si riferiva e so chi glielo ha detto.

"Non mi lasciare apri gli occhi,ti pregoo non mi lasciare"

L'ambulanza la portò via e io ritornai a casa e dissi tutto a mamma e lei mi accompagnò all'ospedale e dopo lei chiamò la mamma di Sara e io chiamai Francesca.

Arrivarono subito e entrambe stavano piangendo.

Aspettammo 2 ore e dopo il dottore uscì da noi e ci disse:

"La ragazza è stata fortunata,gli abbiamo fatto 4 punti sulla testa,avrebbe potuto perdere la memoria e pure restare in coma ma come o già detto è stata fortunata,mentre le facevamo i punti lei disse più di una volta "JONATHAN" se il ragazzo è presente può entrare da lei.

"Sono ioo!" urlai e subito dopo mi recai nella sua stanza. La vidi stesa su quel maledetto letto,nel vederla così mi uscirono delle piccole lacrime dai miei occhi.

Andai vicino a lei e la chiamai

"Sara,amore sono quì con te"
Pov. Sara

Non vedevo niente ma riuscivo a sentire,non ce la facevo ad aprire gli occhi ma mi sforzai e li aprii.

"Dove sono? "

"All'ospedale"

"Chi sei?"

"Non ti ricordi di me"

"Certo che mi ricordo come posso dimenticarmi della persona che amo" abbassai lo sguardo per la vergogna e lui se ne accorse,mi prese il mento con una mano r mi fece alzare lo sguardo su di lui e poi mi disse:

"Non c'è bisogno che ti vergogni perché anch'io ti amo..."

Ci baciammo dolcemente e le nostre lingue danzarono insieme,mi staccai per prendere fiato e gli dissi:

"Mamma?"

"Sta fuori con Francesca e mia madre te li chiamo subito"

"Ok grazia"

"Di niente piccola"

Uscì e dopo ritornò con tutti gli altri.
*************

Passò una settimana e finalmente potevo uscire da quell'ospedale.

Mi vennero a prendere Jonathan e mamma con Francesca.

Vi starete chiedendo:

'Ma questa lo ha un padre?"

No non lo ho mi ha lasciato da quando avevo 7 anni

'Perché?'

Perché era uno stronzo e mi voleve pure togliere a mia madre dicendo al giudice che mamma è una prostituta ma intervenni io dicendo che è lui che gli urla e si comporta male con lei ma ora lasciamo stare...

Arrivammo a casa e Jonathan mi accompagno in camera mia con Francesca tenendomi in braccio,mi posò sul letto delicatamente e mi diede un bacio a stampo.

Mi girava un pò la testa ma non dissi nulla perché mamma si sarebbe preuccupata.

***

Jonathan e Francesca erano appena usciti e io rimasi sola cn mamma.

"Mamma,ti posso fare una domanda?" domandai a mia madre.

"Dimmi tesoro"

"P-papà ti manca?"

Vidi mia madre diventare pallida allora decisi di scusarmi.

"Mamma non volevo scusa"

"N-non devi scusarti ma comunque quando stavi in ospedale è successa una cosa.."

"Cosa?"

"Tuo padre si è trasferito qui in Italia"

"Ma perché non è restato a Londra con la sua adorata moglie"

"Lei lo ha lasciato"

"Bene sono felice per lui,mi piace vederlo soffrire"

"Saraa! Lui è sempre tuo padre!" mi rimproverò mamma.

"HAI DETTO MIO PADRE?? UN PADRE CHE ABBANDONA SUA FIGLIA CHE HA 7 ANNI E LA LASCIA SOFFRIREm..m" dissi urlando e scoppiando a piangere subito dopo.

Mamma vedendomi in quello stato mi abbracciò io ricambiai,ad interrompere quel momento fù il suono del campanello........

LO AMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora