Capitolo 10

257 16 8
                                    

"Harry fermati!"

In quel momento Potter aveva i nervi a fior di pelle: Blaise come al solito nonostante gli anni, i tanti anni passati aveva una faccia da schiaffi e Draco che non capiva il perché di quella sua strana e in apparenza assurda reazione, lo bloccò e lo strinse da dietro, accarezzandogli il ventre piatto.

"Che succede piccolo mio? Perché sei scappato?"

"Non lo sopporto, d'accordo?! E non sono ancora riuscito a dimenticare la sua grande scortesia avvenuta tanti anni fa!"

In quel momento Malfoy se ne restò in assoluto silenzio, tanto che Harry alla fine lo guardò con un'aria davvero dispiaciuta.

"Scusami. Non volevo risponderti male, tu non c'entri: è solo colpa mia."

"Andiamo a casa amore. Davanti ad una tazza di tè e dei pasticcini di tutti i tipi sono sicuro che ci rilasseremo, mh? E poi mi racconti tutto quanto!"

A quella proposta Potter sorrise con aria felice ed occhi lucidissimi.

Draco sapeva sempre capirlo e questo era fantastico.

"Ok, andiamo tesoro!"

Dopo pochi secondi i due ragazzi si smaterializzarono a Villa Malfoy, che in quel momento era abitata solo dai tanti domestici del padrone Lucius che in quel momento non era in casa in quanto era stato invitato ad una festa piuttosto mondana assieme a Severus, il compagno.

"Che pace in questa casa e che bella soprattutto! La amo, te l'ho mai detto?"

"Ogni volta che ci metti piede!" Disse Draco per poi scoppiare a ridere di gusto seguito a ruota dal moro che mano a mano che passavano i secondi, si stava sempre più rilassando e doveva dire grazie a Draco che sapeva sempre cosa fare con lui, conoscendolo alla perfezione e amandolo finalmente come mai gli era capitato di fare in vita sua, ma soprattutto negli ultimi dodici anni.

"Dobby?"

All'improvviso il dolce e buono elfo domestico che, lavorava lì, in onore della famiglia Malfoy e che nella realtà dei fatti era libero, quindi poteva andarsene quando voleva, apparve all'improvviso.

"Dobby è stato chiamato signor Malfoy?" Domandò per poi fare un profondo inchino e guardando infine Harry con occhi lucidi e felicissimi in quanto l'elfo lo adorava e lo stimava davvero.

"Sì, Dobby. Vorremmo due tazze di tè, se possibile e dei pasticcini al cioccolato."

"Ciao, Dobby è un piacere rivederti!" Disse Harry felicissimo di vederlo. "Come stai?!"

In quel momento dunque l'elfo si emozionò ancor di più, dato che nutriva per Potter molto affetto e respirò a fondo per cercare di calmare la sua grande gioia.

"Benissimo signore. Dobby è felicissimo di vederla, finalmente!" Disse per poi rivolgersi di nuovo a Draco. "Dobby arriva subito con tutto ciò che desidera."

Dopo un breve pop, l'elfo sparì subito, andando in cucina, nel mentre i due protagonisti arrivarono nella camera da letto di Draco nel mentre il padre Lucius quella notte novantanove su cento sarebbe rimasto a dormire da Piton e si distesero con un sospiro sul grande letto matrimoniale.

"È bellissima la tua stanza!"

In quell'istante Draco lo guardò. "Grazie!"

Il ragazzo moro nel frattempo si avvicinò alla grande finestra che prendeva quasi tutto il muro e si mise a guardare attentamente il panorama fuori che quel giorno faceva vedere una vista da mozzare il fiato.

"Solo che mi sorprendo, tutto qua. Comunque... non avevo mai visto in vita mia una vista così meravigliosa!"

Draco allora lo afferrò da dietro e lo strinse, per poi respirare a pieno il suo bellissimo profumo di cocco nei capelli. "Ti amo Harry. Sei tutta la mia vita."

A quel punto Potter si voltò verso di lui e disse: "Anche io, tanto."

Nel mentre tra di loro c'era questo magnifico idillio e tra l'altro i loro occhi, o meglio le loro iridi, un mix di verde con grigio non riuscivano a sganciarsi l'una dall'altra, Dobby fece il suo ingresso con un breve pop che quindi li fece staccare, nell'immediato e voltare verso di lui.

"Dobby vi ha portato quanto desiderate. Ve lo deve versare nelle tazze, o..."

Il grande vassoio che l'elfo teneva fra le mani era davvero ricco di ogni dolce possibile ed immaginabile e i due ragazzi ne erano davvero felici.

"No, Dobby non preoccuparti." Disse Draco con un bel sorriso. "Puoi andare, facciamo noi. Grazie mille."

In quel momento quindi il loro piccolo amico fece un altro inchino profondo e si smaterializzò subito dopo lasciandoli soli a godersi una serata ed una notte senza esclusioni di sorprese e colpi di scena.

Dopo aver bevuto il tè, mangiato i tanti pasticcini ed essersi rilassati con le chiacchiere e poi infine aver raccontato tutto al biondo, circa Blaise Zabini e la sua grande scortesia avvenuta anni prima, per il fatto che quando Hermione e Ron volevano parlare con Draco per chiarire che Harry non avrebbe mai e poi mai creduto a quello che Cho affermava di sua spontanea volontà, i due protagonisti si sdraiarono sul letto del padre e si coccolarono vicendevolmente.

Dopo poco tempo però, Draco decise di montare sopra il bacino muscoloso grazie al Quidditch di Harry e in pochi istanti i due si baciarono a fondo, invadendo così la bocca calorosa di ognuno e gemendo nel bacio nel momento in cui Potter cercò la sua lingua intensa e morbida di Draco.

In pochi minuti i due fidanzati poi si abbracciarono stretti e con molta gioia iniziarono a rispondere ad un amore grande, intenso e pieno di passione consumatosi per la loro assoluta prima volta esattamente all'età di venticinque anni.

I loro occhi erano lucidi come non mai ed Harry dunque in quegli istanti sentendosi profondamente amato, rise baciando appassionatamente Draco che ricambiò

Ma, nel mentre i due ragazzi stavano dolcemente limonando, dichiarandosi eterno amore, all'improvviso la porta della stanza di Draco si aprì e in pochi secondi Lucius Malfoy e Severus Piton li videro, restando così immobili e a bocca aperta.

Drarry ~ La scommessa - Alcuni anni dopo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora