<<"Ci sono amori che devono attraversare
universi per incontrarsi. Ci sono amori che
devono superare ostacoli, difficoltà,
avversari, enigmi...">>Londra, 5 giugno 2005
Quel dì, la mattina del venticinquesimo compleanno di Draco, Harry James Potter stava leggendo quella frase tratta da un libro di Haruki Murakami, uno scrittore giapponese.
L'uomo appunto, aveva inciso un pezzo davvero molto bello che, inevitabilmente lo aveva riportato indietro di tanti anni prima, più precisamente all'anno in cui Sirius Black, il suo amato padrino ritornò e grazie a Merlino scoperta la realtà su di lui, non lo abbandonò più.
L'anno in cui Draco divenne suo amico, l'anno in cui ad Hogwarts successe di tutto, ma specialmente, l'anno in cui Cho Chang venne uccisa per mano del criminale Lord Voldemort che, con la complicità di Rodulphus Lestrange per una vendetta nei confronti dello stesso, lo aveva incastrato e per colpa di tutta quella dannata storia sua madre Cissy era morta e per poco non ci rimetteva le penne anche Lucius stesso che però grazie al tempestivo intervento del Capitano Auror Timothy Smith, fu fortunatamente salvato.
Ora, a distanza di ben dodici anni tutto si era concluso, ma i due protagonisti non si parlavano più e alla fine dei conti, i due non si erano mai messi insieme perché Draco ed Harry erano sempre stati amici.
<<"Che cosa significa che te ne vai?
E poi dove vorresti andare?">>Harry senza volere, si era completamente abbandonato ai ricordi dolorosi del giorno in cui il biondo dopo poco dalla morte della madre se ne era andato.
In quel momento Potter aveva gli occhi completamente sgranati ed altrettanto lucidi.
Draco, il suo amico ritrovato voleva andarsene.
Perché?!
"Lontano da qui!"
Una lacrima scese giù veloce dai suoi occhi grigi come il ghiaccio fino a che Malfoy stesso non se la tolse con la manica della sua tunica nera.
"Non ce la faccio. Tutto mi ricorda di mia madre ed io... se non voglio impazzire sul serio, devo scappare da questo posto del cavolo!"
"Sì, ma... insomma devi ancora finire la scuola, non abbiamo il diploma! Non puoi..."
"Non devi preoccuparti di questo. Io e mio padre troveremo una soluzione."
"Troveremo..." Disse con voce priva di speranza, esattamente come se in quel momento il suo cuore avesse smesso di battere. "Mi stai dicendo che hai deciso? E che io non sono più un tuo amico, vero?"
"No, Harry. Io me ne andrò e tu non potrai più seguirmi." Gli occhi verdi del moro erano diventate delle pure fontane. "È finita la nostra amicizia, che tra qualche anno avrebbe potuto sbocciare in amore, mi dispiace."
"Ti dispiace?!" Urlò.
Harry era un ragazzo davvero impulsivo.
Certo. Ma come hai fatto a cambiare così tanto in poche settimane? Ti ricordi quando dicevi che Cho tramava contro di me? Affermavi di volermi bene! E adesso?! Dov'è finito tutto la tua benevolenza?"
"Basta Harry io devo andare e tu... tu non puoi seguirmi, non sarebbe giusto." Disse piangendo in maniera disperata, quasi singhiozzante.
"Draco non mi mandare via proprio ora." Disse con voce bassa, nel mentre lo stringeva. "Non farlo. Tu hai bisogno di me, della mia amicizia."Il biondo respirò a fondo, cercando di calmarsi il più possibile. Era vero, Draco aveva un estremo bisogno di lui, del suo appoggio, della loro amicizia, ma sapeva anche che quello non era più il suo posto.
"No!" Disse staccandoselo con fretta di dosso, come se si fosse scottato. "Mi dispiace amico mio, io...">>
"Harry! HARRY! Dove sei?"
Una voce maschile lo chiamò con fretta, distogliendolo dai ricordi, fino a che il famoso Potter non si ritrovò difronte al padrino Sirius che, quel giorno era in compagnia del suo amato compagno, Remus.
"Ah, sei qui! Senti Harry, noi..."
In quel momento l'uomo dai capelli lunghi, corvini ed ondulati, vide attentamente l'espressione sconvolta del figlioccio e quindi la sua mimica facciale cambiò totalmente.
"Harry! Ma... che succede? Perché stai piangendo?!"
Potter tirò su col naso per poi asciugarsi gli occhi verde smeraldo. "Io..."
"Pensi ancora a lui, vero?"
Questa volta fu Remus a parlare per poi sedersi su di una sedia della cucina di Grimmauld Place, la casa di Black.
"Dopo ben dodici anni tu hai ancora in mente Malfoy?!"
La sua non era affatto una domanda di rimprovero, come poteva sembrare. In quel momento però Lupin era comunque molto sorpreso.
"Non siamo mai stati insieme veramente, ma adesso io mi sono innamorato di lui: con tutto me stesso e non doveva finire così fra di noi!" Urlò in preda alla rabbia.
"Ok, ma che cosa pensi di fare adesso? Non puoi più..."
"Farò delle ricerche, io lo troverò! Ho bisogno di parlarci e al più presto. Sono stato chiaro?!"
Detto questo Potter uscì con estrema velocità da quella stanza e Remus a quel punto si ritrovò a fissare Sirius con uno sguardo del tutto preoccupato.
Ma che cosa aveva davvero in testa Harry?
E dove si era rifugiato?
Nel frattempo, al Ministero della Magia, il Nuovo Ministro Hermione Jean Granger era appena andata in pausa dopo una lunga riunione con i suoi colleghi, tra cui Lucius Abraxas Malfoy che da poco tempo era ritornato in città dopo una serie di anni vissuti lontani da Londra.
"Signor Malfoy."
In quel momento la bella Hermione lo stava salutando, senza prestargli molta attenzione, in quanto stava sistemando dei fascicoli davvero importanti dentro la sua ventiquattro ore, ma l'uomo la fermò ugualmente.
"Signorina Granger, posso parlarle?"
"Mi dica!" Rispose con un tono piuttosto professionale e molto distaccato.
La Granger infatti non sopportava Lucius e il rancore era reciproco, ma riguardo al lavoro, forse quell'antico disprezzo poteva essere messo da parte.
"Senta, voglio scusarmi intanto per questa lunga assenza di dodici anni, ma non avevo altra scelta."
"C'è sempre un'altra scelta, soprattutto per quanto riguarda suo figlio!"
Adesso il suo tono era davvero arrabbiato.
Hermione infatti sapeva bene quanto Harry, il suo migliore amico avesse sofferto in tutti quegli anni a causa del biondino e questo l'aveva fatta davvero sclerare. Non era ammissibile tutto ciò!
"Prego?" Lucius adesso era parecchio spiazzato dalla sua incredibile reazione.
"Non c'è bisogno che continui a parlare, lei ha capito benissimo a che cosa mi riferisco! Le dico solo una cosa: dica a suo figlio che Harry gli vuole ancora bene e che non si arrenderà mai, nonostante siano passati così tanti anni. Intesi?!"
Detto questo, la bella donna dai capelli marroni, lunghi e ricci, uscì dal corridoio, nel mentre l'uomo dai capelli legati da una piccola coda bionda, quasi bianca, rimase lì impalato per del tempo indefinito senza proferire parola fino a che non se ne andò per davvero verso casa, che però non era più il Malfoy Manor.
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Drarry ~ La scommessa - Alcuni anni dopo...
Fiksi PenggemarSono passati dodici anni dalla storia precedente e Draco ed Harry ormai hanno venticinque anni. 2017.