capitolo 2

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Pulisco con cura uno dei tavolini per poi sospirare guardando l'intero bar deserto. Mi passo una mano sulla fronte asciugandomi una piccola gocciolina di sudore e mi incammino a passo svelto raggiungendo la porta d'ingresso. Afferro il cartellino pronta per votarlo verso la scritta "closed" ma mi blocco non appena noto dietro la porta una sagoma.

Corrugo le sopracciglia allontanandomi. Noto la porta venir lentamente aperta, rivelando una figura incappucciata.
《È l'ora di chiusura.》mi affretto a dire indicando la macchinetta del caffè ormai pulita. 《Avresti dovuto girare il cartellino, c'è scritto open》Risponde facendo spallucce fronteggiandomi.

《È un caso che tu sia qui o ti sei forse informato dove lavoro?》domando osservando lo stesso ragazzo corvino che frequenta parte dei miei corsi. 《Un caso, ovviamente. Pensi forse che potrei in qualche modo pedinarti?》

《lo escludo, non vedo per quale ragione dovresti farlo. Ad ogni modo ho già lavato la macchina del caffè, quindi...》《Non sono qui per del caffè, hai qualcosa di più forte?》domanda schietto e corrugo le sopracciglia. 《Hai intenzione di ubriacarti all'una di notte?》mi riserva uno sguardo infastidito.《sei solita porre così tante domande a tutti clienti che varcano la soglia?》

Sospiro per poi incamminarmi verso il bancone controllando le varie bottiglie di superalcolici esposte sul retro. Sento uno degli sgabelli strisciare sul pavimento e mi volto, trovandolo seduto con le braccia incrociate poste sopra il bancone.

Poso un bicchierino versandoci all'interno della vodka liscia e glielo avvicino osservando una delle sue mani afferrarlo rapidamente. Lo scola come fosse della semplice acqua e lo posa nuovamente sul bancone facendomi cenno di riempirlo di nuovo.

《Bevi anche tu?》domanda scolandosi il secondo shottino. 《Sto lavorando e in più devo tornare a casa con la mia macchina》annuisce posando il mento sulla sua mano libera.

《Come hai detto di chiamarti?》domanda osservandomi attentamente 《Non l'ho mai detto》rispondo facendo spallucce. Ritiro il bicchiere per poi passare un panno sulla parte libera del bancone. 《Beh, presentati ora.》

《Mi chiamo Sayuri》 annuisce per poi alzarsi lasciando dei soldi sul bancone. 《Ok Sayuri, grazie per la compagnia. Ci si vede.》si volta avviandosi verso la porta.《Non mi hai detto il tuo nome!》mi affretto a ribattere non appena afferra la maniglia 《mi chiamo Byun Baekhyun》esce sparendo dalla mia vista come risucchiato dalle tenebre che si celano al di fuori di questo locale.

Mi affretto a togliermi la divisa indossando i miei vestiti e, dopo aver perlustrato per l'ennesima volta accertandomi che tutto sia al proprio posto, esco dal locale notando spenti i pochi lampioni presenti.

Sbuffo afferrando il cellulare dalla tasca dei jeans e accendo la torcia per illuminare la strada, incamminandomi successivameme verso il parcheggio dov'è situata la mia auto. I pochi veicoli che passano, velocemente, illuminano parte della strada creando ombre e giochi di luce capaci di ingannare la mente. A grandi falcate raggiungo finalmente la destinazione e come una furia accendo la mia auto partendo successivamente.

....................

《Ti vedo pensierosa, è tutto apposto?》domanda Chen porgendomi un caffè. Annuisco posando la borsa sopra una delle ampie scalinate dell'università. 《Hai presente quello strano ragazzo con gli occhi di ghiaccio?》rispondo sedendomi stancamente accanto alla borsa.

《Stai forse parlando di un film?》domanda confuso, mi affretto a negare col capo deglutendo un sorso di caffè 《No, intendo quel ragazzo che si siede spesso nel posto accanto al mio, insomma, dubito ti sia passato inosservato. È un ragazzo abbastanza insolito.》

《Sei sicura di stare bene? Non ho mai visto nessun ragazzo seduto accanto a te》risponde posandomi una mano sulla fronte, mi allontano di scatto incrociando le braccia al petto. 《Non prendermi per pazza Chen! Se non fossi così distratto durante i corsi ti accorgeresti di cosa ti accade intorno!》dico alzando la voce e sbuffa sedendosi accanto a me.

《Conosci per lo meno il suo nome?》 Annuisco 《si chiama Byun Baekhyun》mi osserva attentamente e non troppo convinto annuisce 《dunque cos'è successo con questo fantomatico ragazzo?》

《È successo che ieri è apparso improvvisamente nel mio posto di lavoro proprio nell'ora di chiusura》rispondo abbassando leggermente il tono della mia voce 《Ti ha fatto qualcosa?》scuoto il capo negativamente.

《No, è solo che nessuno sa dove lavoro. Mi è soltanto sembrato strano che fosse una casualità.》mi guarda inarcando un sopracciglio ridacchiando 《Da quando sei diventata paranoica? Faresti bene a dormire di più e soprattutto dovresti accertarti che questo ragazzo esista davvero.》Si alza per poi porgermi una mano che in un primo momento afferro con riluttanza.《Dunque, pensi mi sia immaginata tutto?》

《Non ho mai sentito nominare alcun Byun Baekhyun, tutto qui. E poi, se davvero un ragazzo così strano frequentasse i nostri corsi, lo avrei notato.》afferro la borsa sbuffando e lo supero 《Fai come ti pare》dico infastidita incamminadomi verso il bagno per potermi lavare le mani.

Mi osservo allo specchio guardando il mio viso stanco e pallido. Sospiro passando una mano lungo i miei capelli sciatti e privi di vitalità. Il fatto che Chen dubiti della veridicità di ciò che gli racconto mi fa sentire ancora più esausta. Baekhyun esiste, non me lo sono immaginata. Ha parlato con me, ha bevuto davanti a me e si è presentato.
Non è tutto frutto della mia mente.

●the black crow●Byun Baekhyun Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora