Capitolo 13: Corruzione

19 4 1
                                    

Paul spense il mozzicone e lo buttó dentro un bicchiere di plastica riempito d'acqua.
" Ragazzi sono le otto, volete qualcosa da mangiare o da bere?"
Chiese gentilmente con una pungente formalità da far rabbrividire in caso di risposta negativa.
Prendemmo tutti dei biscotti e un bicchiere di latte, mentre attentamente analizzavo le sue parole.
" Io entrai in distretto quattro anni fa, fui bocciato il primo anno allo scientifico e passai al linguistico... che terminai col massimo dei voti. Poi fui bocciato al linguistico l'anno successivo, ora sono passato al letterario, come ben sai, e sto prendendo il massimo dei voti."
" Per quale motivo decidi un corso, ti fai bocciare, per poi farne un'altro col massimo dei voti?..non capisco.."
Non capivo il perché delle sue scelte e sopratutto cosa potesse c'entrare con il fatto di guadagnare dei soldi in più. Forse era solo un preambolo per parlarmi delle sue avventure scolastiche.
Tutto si fece più contorto quanto Mattias prese parola:
" io son qua da quasi sei anni invece, il primo feci il socio/sanitario e fui bocciato passando allo scientifico. Lo conclusi con il massimo dei voti, poi fui bocciato... passai al linguistico che conclusi con il massimo dei voti. Dopo esser stato bocciato l'anno dopo al linguistico passai al letterario che conclusi con il massimo dei voti. Ora sono al socio/sanitario, perché vorrei rimediare al primo anno perso."*
Frank prese parola.
" Madonna e io che pensavo di avere una storia scolastica da far rabbrividire... ma scusa decidete un percorso e finitelo ragazzi!"
Luke con estrema calma rispose al mio amico
" Capirai tutto tra pochissimo.. Io sono qua da tre anni, il primo feci il socio sanitario e passai egregiamente, il secondo fui bocciato e ora sto facendo il linguistico.."
Procedendo di questo andamento ognuno dei presenti raccontò la sua storia scolastica, Facendo emergere il fatto di concludere un anno alla perfezione per poi essere bocciato il successivo.
" non capivo il nesso di tutto ciò, non ha assolutamente senso, per poi chissà quali torture avranno dovuto subire l'anno perso.. magari mesi nella 324 o lavori socialmente utili... perché han preso questa scelta? E poi perché prendere il massimo dei voti?.."
Le domande frastornavano la mia mente, che stava andando in subbuglio a causa del problema a cui non riuscivo a dar soluzione.
Mario, con precisione e rigore affermò
" Quindi.. fatemi capire.. l'anno in cui uno di voi viene bocciato l'altro ne fa un altro venendo a sua volta bocciato. Poi vi scambiate i corsi e prendete il massimo dei voti. Non so vi davate una mano nello studio?.."
A Lori emerse un enorme sorriso,mentre giocherellava con la calcolatrice.
" Ci sei vicino amico.. molto vicino. Io son qua da tre anni e sto procedendo normalmente con lo scientifico. Ma non mi hanno mai chiesto neanche un minimo aiuto..."
Melania, con la sua totale innocenza disse il proprio pensiero.
" Magari così potete ampliare e non so... avere più interessi.. capire cosa fare in futuro. Se non si sperimenta non ci si arriverà mai no?"
Maria le rispose con ironia e un tono da presa in giro.
" Sei tanto ingenua.."
Paul continuò.
" So che puoi arrivarci Jack... spremi le meningi.."
" Penso la stessa cosa di Mario, vi aiutate sapendo cosa ci sarà nelle verifiche e nelle interrogazioni. Come minimo saranno sempre uguali anni dopo anno... a rotazione passate tutti gli statuti in modo da sapere tutto di tutti...aiutandovi a vicenda.."
Luke si alzò in piedi con in mano un calice di vino rosso.
"E qua entro in gioco io!! Sono quattro anni che io faccio il segretario aiutando i vari statuti e schedando i moduli.. tra cui i compiti in classe. Appositamente accetto il ruolo di schedare i moduli delle classi in cui loro venivano bocciati."
Estrasse il piccolo Nokia* che teneva in tasca inserendo una password da una decina di numeri.
" Grazie a questo apparecchio inutile, sono riuscito a fare la foto a tutti i compiti del primo anno dello scientifico, terzo del socio/sanitario, secondo del linguistico ecc... C'è ancora tanto da fare, ma essendoci solo un compito al mese di importanza rilevante, alla fine si tratta di fare una decina di foto..."
Tutto ciò stava risultando più chiaro, i ragazzi si facevano bocciare un anno per poi sapere esattamente cosa c'era nei compiti in classe che Luke attentamente fotografava. In questo modo a rotazione potevano sapere tutto di tutti i corsi e man mano che il tempo passava, anche di tutti gli anni!.
" Molto bella come cosa...affascinante... ma perché?"
Paul riprese le redini del discorso, rendendo totalmente chiare le motivazioni della loro collaborazione.
" sai ci sono molti ragazzi e ragazze nel distretto... non hanno tanta voglia di fare e pagherebbero per avere dei compiti già svolti. Che poi copierebbero o studierebbero... certo non si può scambiare il nostro compito col loro. Si noterebbe la scrittura diversa.. ma già avere il compito svolto li porterebbe a considerarsi salvi.
Ogni compito ha un prezzo di 15 teste, se qualcuno vuole il compito scritto a sua stessa calligrafia ne vale 25. È una cosa che ho fatto un paio di volte e ci è voluto tanto.. troppo tempo."
" tutto improvvisamente si fece chiaro e nitido, i ragazzi facevano rotazione di annualità con estrema attenzione facendosi bocciare appositamente. In questo modo Paul poteva sapere esattamente come erano strutturate le verifiche che faceva fotografare da Luke. Nello stesso momento gli altri tenevano altri corsi facendo lo stesso ragionamento, indicavano quali erano le verifiche  a Luke che poi cercava di fotografare al pomeriggio. In questo modo avevano già tutti i compiti svolti che avrebbero venduto illegalmente ai ragazzi del distretto.... ma se poi questi venivano scoperti..?"
" Paul!! Ma se poi qualcuno viene scoperto?"
" Ottima domanda! Io agisco sempre con le pinze valutando attentamente a chi dare il materiale. Se questo viene scoperto si prende tutta la colpa... se per caso viene detto il mio nome... beh non glielo auguro!"
Accese una sigaretta facendomi l'occhiolino, di certo la punizione sarebbe stata esemplare.
" Vorrei chiedere a te e Dave se potete aiutarmi...Dave potrebbe gestire le persone trovandole e valutandole attentamente mentre io e te ci occupiamo della consegna. Ci state?.."
Guardai Dave che sconvolto ragionava, fissando un punto fisso sulla parete grigiastra.
" Io Paul ci sto! Ma non ti garantisco che continuo... solo per avere qualche soldo in più e darti una mano.. penso sia abbastanza rischioso"
Dave rispose copiando la mia risposta.
" Va bene.. non c'è obbligo di continuare a vita! L'obiettivo alla fine è quello di avere più Teste e rendere migliore la nostra permanenza! Non bisogna essere in nessun modo scoperti, una volta finito.. amici come prima!".
Una marea di pensieri ed eventuali risvolti della situazione offuscavano la voglia di avere più monete e di sentirmi indipendente.
" il conteggio dei soldi come funziona?"
Lori prese parola.
" Qua entro in gioco io, tutto verrà spartito equamente tra i soldi fatti da voi e quelli degl'altri... Mario chiedo il tuo aiuto!! ..a volte le cifre divengono alte e ammetto di non riuscire a starci dietro.."
Mario, preso in causa accettó, ma volette chiarire alcuni punti.
" si certo... ma non ho capito.. ora Paul, jack Dave e Luke si occupano di questo e gli altri..? Che fanno...? Mattias..?"
Il ragazzo dai riccioli ribelli era l'unico rimasto sul divano a strimpellare qualche accordo con la chitarra.
" amico io vendo beni di prima necessità!" Disse con una risata poco sobria.
" diciamo che aiuto varie persone dando loro sostanze utopiche!"
Frank spezzò il discorso.
" Quindi spacci?...in poche parole!"
" si io mi occupo di dare sigarette e altro.. intendimi... a poco prezzo. Però anche a me servirebbe un aiuto per quanto riguarda gli alcolici..."
Lo guardò alla ricerca di conferma, continuando nei dettagli la spiegazione.
" Tutto mi arriva da un fornitore esterno, una volta a settimana esco nelle due ore concesse mi rifornisco . Gli alcolici li suddivido in piccole bottigliette tascabili che vendo per 7 teste... allora Frankie me la dai una mano?.."
Lui rimase immobile mentre un colorito rosso invadeva la carnagione scura delle sue guance.
" Si.. però bisogna agire con la massima cautela. Il motivo per cui sono entrato nel distretto è proprio questo, se vengo scoperto è..la fine!"
" Non ti preoccupare, il Martedì usciamo assieme e ti occuperai di travasare l'alcol in queste bottigliette... te non ti immagini la gente più disparata che puoi trovarti!"
Si alzò e aprì un piccolo scomparto nell'armadietto, mostrandogli una serie di piccole boccette vuote e ancora incartate.
" Mi raccomando nessuno deve sapere il tuo nome. Non dare niente a qualcuno che non sia un ragazzo o ragazza... non ti devi fidare di nessuno!!"
Frank concluse il discorso con una frase molto riflessiva.
" Non mi fido di me stesso... figurati degl'altri!"
Una risata amara prese posto finchè Melania, ancora rimasta in disparte, si rivolse alle ragazze con un tono sarcastico e invadente.
" E voi? Che ruolo avete.. sentiamo. Vendete compiti in classe ai ragazzini? O spacciate alcol scadente?..."
Agatha e Maria si guardarono e un velo di imbarazzo percosse le loro guanciotte, mugugnarono qualche parola, ma fu Viktoria a dir la terribilità verità.
" Si occupano di fornire compagnia a coloro che ne hanno bisogno, io individuo i clienti e loro agiscono a una certa ora prestabilita e organizzata precedentemente da me..."
Melania rimase sconvolta, con voce tremante pose la stessa domanda che si insinuava nella mia mente.
" Compagnia? Ehm.... in che... in che senso.. compagnia?"
Viktoria, con la sua razionalità e formalità quasi esageratemente composta,  le fornì a sua volta i dettagli.
" compagnia in tutti i sensi... morale, spirituale, lavorativa, sessuale...".
Alzai lo sguardo squadrando le ragazze che si erano messe a ridere tra loro provocando l'ingenuità di Melania.
" quindi... c'è il rischio che vi prostuite?.."
Agatha rispose " un rischio quotidiano amica... ovviamente tutto ha un prezzo diverso. Io mi ritrovo a dare compagnia anche a coloro che hanno solo voglia di parlare, oppure per essere aiutati nello studio. Spesso vengo portata a cena e mi vengono fatti regali anche costosi... solo a lei le chiedono di sc****** principalmente"
Indicò la compagna, lanciandole la frecciatina, lei si giró toccandosi i capelli rispondendo
" non è colpa mia se sono irresistibile... tanto guadagno il doppio di te!"
Viktoria ricompose l'ordine.
" Eddai ragazze un attimo!!... Comunque a me servirebbe un aiuto nel trovare i clienti.. non è semplice come cosa. Un passo sbagliato e se qualcuno parla... è finita! Quindi Melania.. ti do tempo per pensarci.. ovviamente tutto verrà ripartito anche con te."
Maria impulsivamente constatò.
" Boom!! Un'altra bocca da sfamare"
" Certo, ma grazie a questa " bocca da sfamare" troveresti altri clienti e magari non solo a scopo sessuale!!"
Melania rimase seduta immobile con gli occhi spalancati rivolgendosi al sottoscritto.
" Signorino! Lo sai che dobbiamo parlare vero??!"
Le presi la mano e la portai nel bagno chiudendo la porta a chiave.
" Melinda io ho scelto di farlo per arrotondare, è una cosa passeggera, una volta fatto un certo numero di Teste le potrò convertire in monete nazionali. In questo modo appena esco, so di avere già qualcosa con cui partire.."
" Giacomo tu sei totalmente impazzito! Questi sono criminali, spacciatori, prostitute!! Stai scherzando?"
" Lo so, lo so benissimo!! Ma durerà poco più di un mese, qualche Soldino in più, magari possiamo permetterci vestiti migliori e qualche cena..."
" Jacky a me non interessano i tuoi vestiti o mangiare al Gallo D'oro*, io lo faccio solo perché lo fai te!... e perché una volta fuori avrò qualcosa con cui partire, non voglio per nessun motivo rivedere mio padre!"
" No non hai capito niente! Non puoi farlo solo perché lo..."
Non mi lasciò finire, aprì la porta e accettò chiedendo ulteriori spiegazioni a Viktoria.
Il compito di Melania sarebbe stato quello di parlare con la gente individuata da lei, conoscerli e analizzare se affidabili. Una volta idonei, stabilire un appuntamento con una delle due ragazze ( Agatha e Maria) per poi avvisarle.
" non so quanto Melania possa sostenere una cosa del genere, non so neanche quanto riesca io. Bisogna davvero agire con le "pinze"... l'unica cosa che so è che non durerà tanto. Arriverò a 100 teste.. compreso i soldi che posso vincere al concorso... e poi basta..".
Passammo un altra mezz'oretta a parlare chiedendo alcuni dubbi, finendo di fumare l'enorme  sigaro rimasto spento sul tavolino.
Paul mi consegnò il primo compito da vendere, io avrei provveduto a fare tutte le fotocopie, sempre con la massima cautela. L'unica fotocopiatrice che non teneva una cronologia delle fotocopie effettuate si trovava all quarto ampliamento, vicino alla famigerata 324.
Mi sarebbe tanto piaciuto continuare a parlare con loro, ma il tempo non era dalla mia parte. Le 22:00 erano appena scoccate sul piccolo orologio al di sopra della porta. Mi sarebbe piaciuto conoscerli a fondo, sapere il loro passato e cosa avevano vissuto l'anno in cui furono bocciati. Ero tremendamente sicuro che tutto ciò sarebbe stato l'inizio di un amicizia duratura, non una semplice serata con persone che non avrei più visto.
Ci salutammo velocemente, Mario e Dave raggiunsero la loro stanza già presente nel ampliamento ,mentre Frank decise di farsi un piano a piedi.
Io e Melania chiamammo l'ascensore, già stanziato nel nostro piano.
" Lo sai che non abbiamo finito di parlare vero?" Affermai la mia domanda , con tono scocciato.
" Si jack... non c'è nient'altro da dire. Sono stanca.. a domani"
Le porte si aprirono, mi guardò sbuffando, per poi baciarmi dolcemente il labbro inferiore. Chiusi gli occhi per assaporare l'attimo di quel dolce momento.
L'ascensore non si fermò, scesa Melania, continuò a salire, aprendo le porte cigolanti solo all'ultimo ampliamento*.
Capii di essere nel piano sbagliato solo una volta uscito dal ascensore, quando mi ritrovai di fronte ad una camera, con un numero non corrispondente al mio ampliamento. Il corridoio era freddo e un silenzio inquietante copriva l'atmosfera, soltanto dei rumori in sottofondo facevano da eco a quello scenario spettrale.
Nonostante l'orario sbagliato e fuori dal coprifuoco, decisi di cercare la fotocopiatrice, ma i rumori si facevano più intensi.
Tutto iniziava ad assumere connotati inquietanti finché non mi trovai a pochi passi dalla 324.
Posi l'orecchio sulla porta della stanza da cui proveniva tutto, cercando di capire cosa stesse succedendo.

Promemoria:
Teste: monete ufficiali del distretto
Statuti scolastici: gli unici  indirizzi presenti erano quello scientifico, linguistico, socio/sanitario e letterario.
Nokia: Telefonino di bassa marca e molto sensibile, distribuito a tutti con i numeri essenziali. Solo in alcuni è presente una fotocamera dalla bassissima qualità.
Quarto ampliamento:ultimo piano del distretto, si trovavano le stanze di tutti i collaboratori e la 324. Non vi era il divieto di poterci passare, ma nessun ragazzo avrebbe avuto motivo per essere lì.
Note:
Gallo d'oro: Ristorante conosciuto per l' ottima qualità e gentilezza dei dipendenti. Frequentato da gente benestante e dai prezzi esagerati.

I ragazzi del secondo distrettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora