Capitolo 6: Non scordarti i volti

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" una melodia confusa circondava la stanza.. " Devi tenere legate entrambe le note!! Ma che diteggiatura stai usando?! Basta usare il pedale!!! Se continui a suonare così non arriverai a niente nella vita... non arriverai a niente nella vita!!.
Mi sveglio dopo l'ennesimo incubo che sono per terra, mi alzo e mi dirigo barcollante verso il bagno. Le parole del mio vecchio professore di pianoforte mi rimbombavano in testa, ogni insulto, ogni urlo scivolavano sotto forma di sudore e i brividi continuando a scorrermi sulla schiena. Feci una doccia veloce, semi-vestito per poi mettermi i soliti abiti. Era il 31 ottobre, il tempo stava scorrendo in fretta e la vita nel distretto continuava a farsi sempre più noiosa e monotona. Frank e Mario erano ancora nella 324, secondo Melania ci sarebbero stati ancora un bel pó...
Con lei stava procedendo bene, ci vedevamo spesso ed uscivamo assieme comportandoci da classica "coppietta"; Sempre mano nella mano e baci a non finire. Non ho mai capito a cosa sia dovuta l'attrazione che aveva per me e nemmeno l'attrazione/ repulsione che provavo in sua presenza. Non mi sentivo a mio agio quando ero con lei , una sensazione che mi è impossibile spiegare a parole.
Uscii dalla stanza disordinata e maleodorante per andare a fare colazione, ogni volta che aprivo la porta della mensa guardavo ogni tavolo cercando di ritrovare Eleonora. Non la ho più vista, non me ne capacito, ho passato sere e mattinate a cercare la sua stanza senza successo. Penso di avere una cotta..
Dopo l'ennesima ricerca fallita mi siedo su uno sgabello sorseggiando un caffè acquoso, mentre prendo fuori il giornale...
" Nel distretto non esiste Halloween... La festa di halloween è severamente vietata dal distretto, non sarà possibile girare in maschera o passare per le stanze secondo l'usanza " Dolcetto o Scherzetto?". Chi sarà colto in festeggiamenti o simili fandonie sarà rimproverato e verranno presi provvedimenti. La Festa di Halloween non è tollerata in quanto incita al..."
" Jacky amore mio!!!" la vocina stridula di Melania mi interrompe dalla lettura dell'articolo..
" Ma ciao Melinda del mio Corazon!"
" Lo sai che giorno è oggi?!" Ribattè intendendosi  ovviamente ad Halloween.
" oggi è martedì... no giovedì.." rispondo ironicamente.
" No stupidone oggi è Halloween... e lo sai che usciamo?.. ci sono anche un paio di miei amici sono simpatici gente apposto.."
" Ma stavo leggendo che.."
Mi Interruppe " si solite lagne, noi usciamo mica stiamo qua a girarci i pollici no?".
Neanche il tempo di rispondere che mi sferra un bacio a stampo e corre verso la porta .." Ci vediamo alle sei non tardare..".
Si... lei è la prima ragazza che dice al ragazzo di non tardare.
La lezione mattutina è stata noiosa come al solito, non c'era il prof. Roomie , ma un supplente dal nome sconosciuto, un uomo bassino, magrolino e silenzioso. Ci diede da leggere " Il Ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, alla fine di ogni capitolo avremo dovuto fare un riassunto con osservazioni personali,per poi a fine lavoro consegnarlo al prof. Roomie. Il pomeriggio fu più noioso della mattinata, non c'era neanche Markus e fui sorvegliato dalla signorina Fedora* , che non distolse lo sguardo dalle mie attività neanche per un micro-secondo. Mi chiedetti perché nessun professore fosse presente. Forse Halloween non poteva essere festeggiato solo dai i ragazzi...
Finito di lavorare corsi in stanza e mi preparai velocemente, per poi scendere nell'atrio dove un vecchio televisore trasmetteva le notizie sportive del distretto.
" Per fortuna ti ho detto di non tardare lumacone sono le sei e un quarto!"
mi giravi notando Melania conciata come non mai, anfibi neri borchiati nel retro, pantacalze aderenti, maglietta strappata nera con guantini di pelle e un trucco nero pesante in faccia.
" Hai deciso di diventare Darkettona per un giorno?"
" almeno al contrario tuo ho stile", mi bacia e continua a parlare indicandomi un ragazzo accanto a lei " Lui è Dave passerà la giornata con noi..".
Mi girai e gli sorrisi porgendogli la mano " Piacere io sono Giack..". Mi guardò accennando un piccolo sorriso per poi abbassare nuovamente lo sguardo.
Era un ragazzo strano a dire poco, colorito cadaverico probabilmente albino, capelli rossi tagliati a caschetto e occhi azzurri. Era alto come minimo 10 centimetri meno di me, non mi stette simpatico a pelle.
Uscimmo dal distretto, dopo aver preso sigarette e birre Melania fece una chiamata rispondendo " Arriviamo, Arriviamo dacci 10 minuti".*
" Melinda dove stiamo andando?", mi prese il braccio " andiamo nella cantina di un mio amico, li ci si diverte si sta tranquilli, si festeggia fidati c'è da divertirsi musone!.."
Effettivamente dopo una decina di minuti arrivammo, il posto stava vicino al distretto. Mi sentii abbastanza a disagio ad entrare nella cantina di uno sconosciuto, con Melania sottobraccio e un tizio inquietante dietro, che da quando lo ho visto non proferiva parola.
Aperta la porta rimasi stupito della bellezza di quel posto, una cantina spaziosa tappezzata di quadri stile impressionista, un grammofono e un giradischi emanavano musica classica e un enorme tavolo adibito di bicchieri, posaceneri e tovaglia ricamata a pizzo stava al centro della stanza. Ogni volta che mi giravo notavo particolari diversi, oltre ai mobili e alle scaffalature, il lampadario di vetro e souvenir di città lontane... mi sono sentito per la prima volta  fuori dalla bolla che circondava il distretto.
Erano in tre persone, dopo il giro di presentazione parlai al proprietario
" Complimenti per il posto bellissimo!"
Lui sorrise, si accese una canna e rispose
" ti ringrazio, qua teniamo tutto ciò che non serve in casa, quindi per qualunque cosa chiedi e ti sarà dato!"
Era un ragazzo simpatico, biondi capelli lunghi e mossi, si vestiva Dandy* probabilmente veniva da una buona famiglia, sulla ventina d'anni. Anche i suoi amici sembravano gente per bene, vestiti firmati e mocassini. Mi sentii a mio agio e gli chiesi " Quindi tu non sei del distretto?"
Prima di rispondere passó la canna al suo amico, fece un tiro rispondendomi col fumo che usciva dalla bocca.
" io ci sono stato 3 anni e sono stato dimesso.. per fortuna.. hanno detto che sono " pronto" per affrontare il mondo nella sua normalità".
Sbeffeggió e rise coi suoi amici, io continuai
" Beh perché prima non eri pronto?"
" Sono stato mandato quando i miei genitori hanno scoperto che spacciavo, non ho mai pensato di uccidere nessuno, fatto male neanche a una mosca, nè tanto meno del vandalismo. Il rispetto per me è il valore fondante di qualsiasi cosa nella vita.. però sai ho preferito spacciare cocaina, a fare la carriera di avvocato e questo ha dato parecchio fastidio.."
Rise un ulteriore volta guardando i suoi amici, quasi come ricercasse conferma.
" E te il tuo amico che avete fatto?" Poi si rivolse al silenzioso " ah non ci siamo presentati!"
  Dave si presentó allo stesso modo che con me, il mio imbarazzo salì notevolmente.
" Guarda neanche io ho problemi mentali o cose del genere, sono stato mandato in quanto dopo il terribile lutto di mio padre, mia madre decise di non riuscire più a mantenermi, perché non sosteneva economicamente tutte le spese, la scuola, ecc.."
Un suo amico si giró " M**** stai scherzando? Ti ritrovi con degli psicopatici senza esserlo...solo per questo? Mi dispiace fra.."
Alzai le spalle e Melania abbassó lo sguardo. Intanto la canna arrivó a me, non fumavo da veramente tantissimo e l'idea mi attizzava ma allo stesso tempo intimoriva.
"ho sempre fumato tanto in vita mia, ma mai prima di entrare in un "carcere", spero non succeda niente"
L'altro amico si gira verso Dave " E te invece?.."
Si prese un secondo di pausa, se non avesse risposto mi sarei alzato e gli avrei urlato quanto non mai. Sarei stato in grado di mettergli le mani addosso, fino a fargli vomitare quel motivo inutile per cui lui sarebbe nel distretto.
" io.. io non ho mai parlato con nessuno... a scuola stavo in silenzio e anche in casa.. non ho mai voluto sprecare parole.. non passai gli anni scolastici perché non parlavo alle interrogazioni.... ma prendevo tutti i voti massimi negli scritti. Amo la cultura ma, non ho bisogno di dimostrare a nessuno le mie capacità.. basta che ne sia cosciente io no?.. i miei genitori pensarono avessi dei problemi di apprendimento pensate un po' ( sorrise) e mi mandarono qua..".
Furono le uniche parole che pronunciò, ma cambiai totalmente immagine di lui, si vedeva che era un ragazzo intelligentissimo e anche solare,  anche se non parlava.. era solo silenzioso, ascoltava e pensava....come se tutto avvenisse solo nella sua testa.
Melania continuava a tenermi la mano e giocare coi miei capelli e io sentivo i primi giramenti di testa e pensieri tipici di quando si fuma*. Lei aveva gli occhi rossissimi e a volte sorseggiava la birra ridendo per qualsiasi cosa.. non la sopportavo quando faceva così.
Dopo aver riso senza motivo per una barzelletta stupida , si giró e chiese al biondo " te mi stavi accennando per telefono* qualcosa inerente al distretto.."..
" si che scompaiano le persone, quando ero in distretto avevo tanti amici e molti di loro non ci sono più, eravamo arrivati ad ipotizzare che nella 324 succedessero cose davvero inquietanti..."
" madonna stiamo in tema Halloween!" Risponde l'amico accendendo un'altra canna.
" Cioè?" Rispondo curioso.
" Cioè non è possibile che le persone scompaiano, che quando escono da quella stanza siano totalmente diverse... se ci escono ovviamente. Persi la fiducia nel rivedere due miei amici quando passarono 5 mesi e non li vidi più.. mi arrivó la voce che furono trasferiti.. non ci credo..non ci ho mai creduto!"
In quel momento pensai A Mario e Frank... guardai Melania ma lei stava fumando,si avvicinò e mi passó il fumo in bocca mentre mi sferrò il solito bacio a tradimento.
Il biondo mi guardò e disse " Non scordarti i volti, di nessuno, ricordati qualsiasi persona tu incontri,perché puoi non rivederla più e può essere colpa tua...non scordarti i volti".
Non ebbi il tempo di ribattere che Dave si alzò e mi indicò l'orario... avevamo 5 minuti per tornare, finiti i saluti corremmo verso il distretto. Appena entrati realizzai la situazione , i miei occhi erano lucidi, quelli di Melania erano Rosso fuoco e non era vestita di certa in maniera idonea alla situazione, mentre Dave non spostava lo sguardo da terra. Classici comportamenti di nascondeva qualcosa o aveva fatto qualcosa di male, presi le chiavi velocemente e tornai su. Salutammo Dave in ascensore mentre Melania rimase con me, spinse il tasto rosso di blocco delle porte e del ascensore.
" Ma che c**** fai?" Dissi scocciato.
Lei avvolse le sue braccia sudate alle mie spalle e mi inizió a baciare, ci baciammo per 10 minuti senza tregua.. mi piaceva, era davvero una bella ragazza e mi trattava benissimo.. ma continuavo a sentirmi tremendamente a disagio.
Non andai in mensa ma mangiai due pacchetti di crakers con del prosciutto che tenevo in camera, mentre continuavo a pensare alle parole del biondo
" non scordarti i volti.. non scordarti i volti.. ma ho già sentito questa frase...non ci credo alla storia che scompaiano persone..".
Continuavo a scervellarmi sempre di più fino a che non sento bussare alla mia porta. Il cuore inizia a battere velocemente, nessuno era mai venuto a trovarmi in quell'orario della sera.
"se fosse stato un controllore del distretto? O qualcuno di indesiderato? Magari un Black Serpens arrivato a darmi il colpo finale!"
Stetti immobile e sentii bussare un altra volta, mi avvicinai lentamente alla porta aprendo piano senza fare il minimo rumore.....

Note:
Sign. Fedora: aiutante collaboratrice di Markus, donna alta con atteggiamenti militati e spartani, stazza da valchiria puzzava tremendamente di tabacco marcito.
Stile Dandy: movimento letterario che si riflette nell'abbigliamento curato e spesso formale, atteggiamento distaccato e pacato in qualsiasi situazione.
"Pensieri di quando si fuma": ragionamenti riguardanti concetti astratti e classici "trip" e visioni tipici di una situazione mentale poco lucida.
Numero di Telefono: secondo il regolamento non si potevano tenere numeri di telefono al di fuori dei servizi del distretto, Melania possedeva quello del suo amico e altri, fattori che la rendevano una "fuorilegge" per il regolamento. Insistette nel avere il mio senza successo,anche se ipotizzo che sia riuscita a scoprirlo lo stesso.

I ragazzi del secondo distrettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora