Pov Patroclo
Stavo correndo nei boschi, con il vento che mi scompigliava la capigliatura scura e il sole che mi baciava la pelle abbronzata.
Avevo ormai il fiatone e mi dovetti fermare, ma caddi a terra sotto il peso di un corpo.
Alzai gli occhi e mi fu chiaro chi mi sovrastava con tutta la sua magnificenza, nonostante la giovane età di 16 anni appena compiuti.
Era lui, il mio migliore amico da sempre, il mio compagno di avventure, colui che chiamavo fratello, nonostante il nostro rapporto di fraterno non aveva proprio nulla.
Era lui: 𝗔𝗰𝗵𝗶𝗹𝗹𝗲
Lui, un bellissimo ragazzo dalla pelle nivea, riccioli biondi che gli ricadevano morbidi fino a sfiorargli le sue larghe e muscolose spalle. Occhi con sfumature verdi e azzurre, magnetici e profondi. Il suo viso era un misto di delicatezza e virilità. Il suo corpo muscoloso, formato dai suoi soliti allenamenti per realizzare il sogno di diventare un abilissimo guerriero. Una bellezza sconvolgente, una bellezza che amavo perché si, io lo amavo.
Lo amavo da sempre, ma ho sempre saputo che quello fosse un amore, oltre che a senso unico, totalmente impossibile. Lui un bellissimo ragazzo, bramato sia da fanciulle che da fanciulli, io il suo patetico migliore amico, mingherlino, timido e perdutamente innamorato di lui. Chiaramente il biondino non era assolutamente a conoscenza dei miei sentimenti.
Ma riprendiamo la nostra storia.... me lo trovai sopra a schiacciarmi leggermente il corpo, sostenendosi con i gomiti al suolo. Stava ridendo, un sorriso bellissimo e raggiante. Una cosa me la concessi però : quel bellissimo sorriso spuntava sul suo volto solo in mia presenza. Achille era il tipo che era acclamato da tutti, ma era estremamente freddo e distaccato con gli altri...con me no. Con me si liberava da tutte le maschere, tutte le enozioni finte e tutte le insicurezze, con me era se stesso.
Trovandomi quindi quello spettacolo davanti agli occhi divenni rosso dall'imbarazzo, ma ricambiai un sorriso, seppur molto timido.
Si alzò dal mio corpo e mi disse "Si ho vinto io Pat!! Ti ho preso!!" Disse questo molto orgoglioso e fiero di se stesso, lasciandosi scappare una risatina.
"Si te lo concedo Achille, ma sai che non sono veloce come te non c'è bisogno di umiliarmi ulteriormente" dissi io alzandomi a fatica dal prato.
Mi porse la mano e mi aiutò esclamando subito "Ma cosa dici Patroclo sei fantastico, io sarò anche quello forte, ma tu sei quello intelligente, sai più cose di tutti i ragazzi del villaggio a soli 15 anni, come potrei mai essere io a umiliarti piccolo" . Detto questo mi scompigliò i capelli e mi diede un bacio sulla fronte.
Io chiaramente arrossì fino alla punta delle orecchie e mi nascosi il viso tra le mani nell'imbarazzo più assoluto.
Faceva spesso così: mi faceva complimenti, mi accarezzava o scompigliava i capelli e mi baciava o le guance o la fronte... per non parlare dei nomignoli che mi affibiava, tra cui piccolo o cucciolo.
Eh no, rispondo subito alla vostra domanda... non penso proprio che sia perché si sia innamorato di me, ma semplicemente per affetto fraterno da parte sua...andiamo cosa ci potrebbe trovare uno ce lui in me?! Un esempio di virilità, forze e bellezza eterea non potrebbe mai innamorarsi di un ragazzetto timido, impacciato e gracilino come me. Me me ero fatto una ragione ormai.
Riprendemmo a camminare e ci diriggemmo verso un posto speciale... il nostro posto.
Era un piccolo specchio d'acqua cristallina in una grotta. Era meraviglioso, un posto magico, appena qualche metro nel bosco.
Ci sedemmo ai bordi del laghetto con le gambe a penzoloni che si muovevano svogliatamente nell'acqua cristallina del lago. Fu allora che Achille mi parlò.
"Senti Pat devo dirti una cosa" disse con un tono abbastanza strana. Dal suo tono capì una cosa: qualunque cosa mi avrebbe detto, avrebbe in qualche modo cambiato non solo il mio rapporto con lui, ma tutta la mia vita.
"Allora...mia madre mi ha detto che un allenatore di eroi mi ha visto combattere e ora vuole che sia lui ad allenarmi e vuole farmi diventare un grande eroe" disse tristemente tenendo lo sguardo a scrutare l'acqua.
"Ma è fantastico Achille! Questo è il tuo sogno da sempre... allora perché sembri così triste non capisco?" gli chiesi io confuso cercando i suoi occhi. Lui continuava a scrutare ininterrottamente un punto indefinito nell'acqua senza rivolgermi alcuno sguardo, come se avesse paura che guardandomi non sarebbe riuscito a parlare.
"Patroclo...il problema è che dovrei andare lì da lui ...a Sparta e da solo...dovrei fare 5 anni di allenamento continuo, ma dovrei continuare a stare lì perché subito partirà la mia carriera da guerriero.." mi disse grave, ma questa volta fui io a non guardarlo.
In quel momento capii tutto...mi pietrificai, iniziai a sentire le lacrime premere per sgorgare dai miei occhi, iniziai a tremare e sentì il cuore fermarsi nel petto...ecco cosa voleva dirmi.
Avevo capito tutto...il ragazzo di cui mi ero perdutamente innamorato, l'unica persona al mondo che consideravo più importante della mia stessa vita mi stava dicendo addio... per sempre.ANGOLO AUTRICE
Hey salve bella gente. Spero vi piaccia la mia ff♥️ comunque volevo avvisarvi del fatto che sarà molto breve buona lettura ♥️♥️
STAI LEGGENDO
𝐼𝑜 𝑒 𝓉𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒||𝑷𝒂𝒕𝒓𝒐𝒄𝒍𝒐&𝑨𝒄𝒉𝒊𝒍𝒍𝒆
FanfictionCOMPLETA L'amore adolescenziale di due giovani nell'antica Grecia. La storia d'amore nascosto di due degli eroi Achei più famosi di sempre. Come avranno fatto due amici a diventare due amanti? Come avrà fatto la loro amicizia a diventare uno dei sen...