5 capitolo.

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Ogni uscita con lui, era un sorriso in più, un massaggio rilassante fatto al cuore.
Tutte le volte mi chiedevo come avesse fatto a scegliere me, lui così organizzato e serio che sceglie me, impacciata e disordinata.
Passeggiavamo tanto ma parlavamo  poco; è vero, le parole non contano, contano i fatti, ma spesso il non parlare porta all' innalzamento di muri, dei muri così alti da non poter scalare nemmeno con la scala più alta.
Passavano i mesi, e mi sentivo sempre più intrappolata.
Mi chiedeva di essere la vera me, ma io lo ero sempre; Passavo le giornate a provare ad essere me stessa, o almeno credevo. Avevo realizzato che ciò che stavo provando a fare, non era essere me, ma ad essere la persona che potesse piacere a lui.
Finche dopo 8 mesi, mi sono resa conto che io non ero ciò che sognava e purtroppo non era nemmeno ciò che sognavo io.
In pochi secondi il mio ideale di principe era svanito, ho tolto le bandane dagli occhi e l' ho guardato con occhi di una ragazza che oramai, al principe non ci credeva più; avevo sottratto la felicità momentanea, per cercare la felicità perenne, consapevole che prima avrei versato molte lacrime. Proprio come nella vita reale, questo sarà un capitolo breve e triste, un capitolo da dimenticare ma fondamentale per continuare la mia storia, la mia vita.

NELLA VITA CI VUOLE CULODove le storie prendono vita. Scoprilo ora