Ogni uscita con lui, era un sorriso in più, un massaggio rilassante fatto al cuore.
Tutte le volte mi chiedevo come avesse fatto a scegliere me, lui così organizzato e serio che sceglie me, impacciata e disordinata.
Passeggiavamo tanto ma parlavamo poco; è vero, le parole non contano, contano i fatti, ma spesso il non parlare porta all' innalzamento di muri, dei muri così alti da non poter scalare nemmeno con la scala più alta.
Passavano i mesi, e mi sentivo sempre più intrappolata.
Mi chiedeva di essere la vera me, ma io lo ero sempre; Passavo le giornate a provare ad essere me stessa, o almeno credevo. Avevo realizzato che ciò che stavo provando a fare, non era essere me, ma ad essere la persona che potesse piacere a lui.
Finche dopo 8 mesi, mi sono resa conto che io non ero ciò che sognava e purtroppo non era nemmeno ciò che sognavo io.
In pochi secondi il mio ideale di principe era svanito, ho tolto le bandane dagli occhi e l' ho guardato con occhi di una ragazza che oramai, al principe non ci credeva più; avevo sottratto la felicità momentanea, per cercare la felicità perenne, consapevole che prima avrei versato molte lacrime. Proprio come nella vita reale, questo sarà un capitolo breve e triste, un capitolo da dimenticare ma fondamentale per continuare la mia storia, la mia vita.
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NELLA VITA CI VUOLE CULO
RomansaLe favole iniziano con "c'era un volta" ma questa non sarà una favola. Non ho mai creduto alle favole, non esiste nessun principe ad aspettare la sua principessa. Non esiste nessun lupo pronto a mangiare una bambina, non esiste nessuna "bella" che...