1. welcome

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Sadie

Come al solito non avevo dormito tutta la notte, ma ormai era una cosa abituale.
Ormai è da dieci anni che mi risveglio davanti a queste mura e dietro alle sbarre.
Sapevo che non stavo realmente in una prigione, ma per me è come se lo fosse.
In questo 'centro' si trovano ragazzi, con delle capacità paranormali, come me.
Mia madre mi ha portato in questo inferno, quando aveva scoperto l'esistenza dei miei poteri.
Ci sono più di mille ragazzi, qua dentro, e tutti dovranno restare qua a vita, o almeno finché il governo non trova quello che cerca.
Vivo insieme alla mia migliore amica Sophia, nonché mia compagna di stanza, siamo diventate amiche solo perché ci hanno portarti in questa merda insieme, e da lì non ci siamo mai più separate.
Poi ho conosciuto gli altri 'detenuti' e alcuni sono simpatici altri no.
Io mi posso definire una stronza di alta categoria, sono una che si fa rispettare e non si mettere i piedi in testa da nessuno.
Se devo fare una rissa la faccio, senza nessun problema.
Sono una persona molto allegra, scherzo molto con la gente, forse anche troppo ma questo è un dono
Io e Sophia avevamo una compagna di stanza, lei mi ha mancato di rispetto chiamandomi 'puttana' ed è andata in ospedale senza sensi.
Qua in 'prigione' c'è anche una specie di isolamento, io ci sono stata tre volte.
Ho provato a scappare, ma non è servito a niente, non posso usare neanche i miei poteri, per colpa di un bracciale che ti mettono alla caviglia, che ti impedisce di usare le tue capacità.
Qui si possono ricevere visite e telefonate, nessuno è venuto mai a trovarmi, tranne il mio migliore amico Noah.
Noah mi viene a trovare ogni settimana, e sono felice di vederlo.
Mi manca la mia vita, la mia vecchia vita.
Ma io ora sono qua, e credo che ci resterò per sempre.
Da qui si entra, ma non di esce mai.

"Hey Sadie tutto bene" mi chiese Sophia scuotendomi  leggermente.

"Si, si stavo solo pensando" dissi e lei annuì.

Ci incamminiamo verso la mensa.
Presi il vassoio ed andai a prendere il mio 'pranzo'.

"Buongiorno, Maria che cosa c'è oggi?" Chiesi alla signora.

"Polpettone" disse mettendo sul mio vassoio il cibo.

"Grazie Maria" dissi sorridente

Presi il pane nella cesta ed andai a sedermi nel tavolo dove c'erano già gli altri.

"Buongiorno" dissi sedendomi vicino al mio migliore amico Finn.

"Buongiorno" mi salutarono tutti.

"Giocate a carte anche di prima mattina?" Ridacchiai per poi addentare un pezzo di pane.

"Dobbiamo pur far qualcosa qui, no?" Disse Wyatt facendo spallucce.

"Comunque, ho sentito dire che oggi verrà una nuova ragazza" disse jack mischiando le carte.

"Davvero e chi è?" Chiese Sophia

"Non lo so di preciso, ma sarà una vostra compagna di stanza" disse ed io sbuffai.

"Che palle, se sarà come l'altra finirà anche lei in ospedale" dissi e Sophia rise.

"Tanto starà in questo inferno per sempre" disse jaeden ed io annuì, perché aveva ragione.

"Comunque, stamattina è venuta a trovarmi mia mamma" disse ad un certo punto Wyatt, buttando una carta sul tavolo.
So quanto lui tenga a sua mamma, ed è felice sapere che anche lei tiene a suo figlio.
Non è stata lei a mandarlo qui, ma il governo lo ha trovato ed ora è qui.

Alzai lo sguardo e vidi che stava sorridendo, sorrisi anche io spontaneamente.

"E che ti ha detto?" Chiese Finn.

"Mi ha detto che le manco, e che mi vuole bene" disse sorridendo.

"Almeno qualcuno ti viene a trovare" dissi abbassando lo sguardo sul vassoio.

"Ma non viene il tuo amico Noah, ogni settimana?" Mi chiese jack ed io annuì.

"Si certo, ma vorrei che qualcun'altro mi venisse a trovare"

"Beh io non ho nessuno quindi" disse Sophia come se fosse la cosa più tranquilla del mondo.
Ma in effetti lei era così, lei è menefreghista.
Non le importa tanto, del fatto che nessuno le va a trovare.

"Invece oggi mio fratello deve venire" disse Finn.

"Ma, ovviamente non lo posso vedere perché mi hanno detto che devo andare nella sala laboratorio" disse con uno sguardo arrabbiato.

"Mi dispiace" gli disse jack accarezzandogli dolcemente la spalla, cosa che fece calmare Finn.

"Stranamente a me non mi hanno chiesto di vedermi" dissi.

Finimmo di mangiare ed io e Sophia andammo a posare il vassoio, ed andammo nella nostra stanza.

Mi buttai a peso morto sul letto sbuffando.

"Noi voglio avere un'altra Compagna di stanza" dissi e Sophia si avvicinò e si sedette sul bordo del letto.

"Già nemmeno io, già o te" disse per poi ridere insieme a me.

"Comunque, non per fartelo notare ma sei ancora in 'pigiama'" mi fece nostre sophia.

Mi alzai dal letto ed andai a prendere la mia canottiera, dove mi lasciava la pancia scoperta.
Mi tolsi la maglia, che usavo come pigiama e misi la mia canottiera, per poi mettere la giacchetta colore giallo.
Mi guardai allo specchio e vidi che avevo i capelli sciolti, così presi un elastico e feci una coda di cavallo.

"Come sto?" Chiesi girandomi verso la mia amica.

"Una merda come sempre" disse ridacchiando, la guardai male per poi ridere insieme a lei.

Ad interopperci fu una guardia che bussò violentemente la porta.

Sbuffai ed mi sedetti nel letto.

La guarda entrò, sempre con la solita aria da 'comandante', ma dietro di lei c'era una ragazza, mentre teneva in mano la tuta che doveva indossare.

"Avete una nuova compagna di stanza, lei è Millie"


















~spazio autrice~
Hiiii guyss, spero che questo primo capitolo vi piaccia e mi raccomando lasciate una stellina

•ᵛⁱˢ ᵃ ᵛⁱˢ•𝕤𝕚𝕝𝕝𝕚𝕖/𝕗𝕒𝕔𝕜/𝕛𝕪𝕒𝕥𝕥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora