CAPITOLO TRE

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Sbaglio o mi aveva appena chiamata bambola davanti alla sua fidanzata.
"Ancora tu?"
"Sappi che nemmeno per me è un piacere rivederti"
Tutti ci guardavano sorpresi, così decisi di spiegare prima che potessero farsi idee strane " Stamattina mentre venivo in spiaggia, questo esemplare di ritardato mi è venuto addosso" dissi con tono di sfida "oh io certo, se la bimbetta piagnucolosa qua presente, guardasse mentre cammina, di sicuro non sarebbe successo niente" rispose beffardo lui, ma stavolta non gliel'avrei data vinta "vedo che sei il solito stronzo di stamattina"
"Ok, ok basta" intervenne francy "abbiamo capito che non vi state simpatici, ma purtroppo siccome quel mongolo del mio fratellone fa parte del gruppo e Emma pure da adesso, dovrete andare d'accordo"
"Come fratellone?" Chiesi incredula
"Si, Edoardo è mi fratello maggiore" spiegò lei. Oddio non avevo parole.
Fu solo a quel punto che intervenne Chiara, riguardo al discorso di prima "Massi tanto edo una così non la caga, e non la cagherá mai, quindi se lei non si avvicina non c'è nessun problema"
Oh ma che cazzo vuole questa, ok magari non sarò il suo tipo ma non c'era bisogno di spiattellarmelo in faccia, non è carino, tutto qua...
"Chiara, smettila non è una cosa bella da dire. Tutti in questo gruppo sono amici.." disse Elisa, era davvero una ragazza dolce, non so come potesse essere la sorella di Chiara...
Davvero lì dentro c'erano coppie di fratelli stranissimi e non eravamo di certo io e Toby.
Per fortuna il discorso si chiuse li, e dopo aver mangiato un trancio di pizza al volo in un posto molto pittoresco, tornammo in spiaggia e trascorremmo li il resto del pomeriggio tra bagni, partite a calcio per i maschi mentre noi femmine facevamo il tifo e soprattutto tante risate, erano quasi tutti super simpatici.
Vidi mio fratello avvicinarsi molte volte a Francesca, l'avevo notato subito che gli piaceva, ma lei stava con Jacopo quindi avrei fatto un bel discorsetto a Tobi al più presto, sul fatto che le ragazze fidanzate non si toccano, e ovviamente anche i ragazzi...qualcuno avrebbe dovuto fare un discorsetto del genere anche a quella Troia di Hanna pensai...
Io invece mi avvicinai a Luca, tutti i maschi erano molto simpatici, tranne Edoardo ovvio, ma lui aveva qualcosa in più era così gentile, mentre gli altri si divertivano ad affogarsi tra loro, lui faceva fare i tuffi dalle spalle a noi ragazze, in particolare a me, e quando decisi che volevo andare al largo lui mi accompagnò, mi disse non si sa mai, una giovane donzella ha sempre bisogno di un accompagnatore e si mise a ridere e cazzo che risata favolosa...
Quando io e Toby tornammo a casa erano circa le otto, ma il sole non era ancora tramontato, si sa che in estate a volte tramonta anche alle nove e mezzo/dieci...meglio così, la notte portava solo buio e incubi.
Appena entrammo la nonna ci accolse a braccia aperte e mi arrivò un profumino delizioso
"Ho preparato una mia specialità, la parmigiana, spero vi piaccia...vostro padre la adorava" Che palle, stava andando tutto bene, non capisco il perché di tirare in ballo il suo nome faceva solo male...
"Si grazie nonna" le sorrise mio fratello
"Ci laviamo e arriviamo"
Appena mio fratello finì di lavarsi toccó a me, mi fiondai dentro e girai l'acqua al più caldo possibile, lo so che non è normale, ma io la doccia la faccio sempre bollente anche in estate.
Dopo essermi asciugata i capelli e messa una maglietta e dei pantaloncini a caso, scesi a cena dove mia nonna e mio fratello parlavano tranquillamente
"Oh eccoti qua cara" e mi servì il cibo
"Tobias mi stava raccontando che stasera va a una festa in paese, vai anche tu vero?"
"Ehm si credo di sì, dipende se trovo qualcosa di carino da mettermi"
"Oh capisco, nel caso non so se hai visto ma nell'armadio ci sono dei vestiti...com'è il cibo?" Volevo chiedergli di chi fossero quei vestiti ma lei cambió argomento più veloce di un fulmine...chissà cosa nascondeva. "Ottimo grazie" rispondemmo sia io che mio fratello.
Finito di mangiare andai in camera, dovevo assolutamente trovare qualcosa di carino da mettere, la mia prima serata con i miei nuovi amici, dovevo essere bella, anche se non sarò mai alla loro altezza...
Provai un mucchio di vestiti quando i miei occhi caddero su un vestitino bellissimo, uno di quelli che era già nell'armadio al mio arrivo: era bianco, leggere con le maniche svolazzanti, perfetto per una serata estiva, poi era semplice, proprio nel mio stile. Come scarpe indossai delle converse bianche, perfette per camminare e ballare, insomma ero proprio una gran fan della comodità. Decisi di abbinarci anche una semplice collanina con delle stelline, tanto per completare un po' il tutto. Poi mi piastrai i capelli, cavolo mi erano cresciuti un sacco, non li tagliavo da quando era morto mio papà, perché sapevo che gli piacevano così.
E per finire un filo di mascara, un po' di illuminate e il lucidalabbra. Mi guardai allo specchio per l'ultima volta e devo dire che ero abbastanza soddisfatta del mio lavoro. Appena uscì di casa, trovai Luca e Tobias intenti a parlare "ciao ragazzi"
"Eccoti qui" disse mio fratello
"Emma ciao, stai davvero bene" si complimento Luca, e bastarono quelle semplici parole per farmi arrossire.
"Stiamo aspettando Jacopo e Francesca, andiamo con la macchina di lui"
E infatti dopo qualche minuto, apparve una decappottabile azzurra dal fondo della via. Adoro le decappottabili, in più quella era anche una macchina d'epoca
"Che bella macchina Jacopo" gli dissi appena arrivo da noi
"Ti piace? L'ho fatta verniciare da poco"
Non feci in tempo a finire di rispondere che Francesca era già scesa dalla macchina e mi venne ad abbracciare
"Emma, sei splendida davvero, il bianco ti dona"
"Grazie Francy, anche tu" e lei lo era davvero, altro che me. Indossava un vestitino rosso, aderente e con la schiena scoperta, molto bello ma sicuramente a me non sarebbe stato bene, mentre a lei metteva in risalto tutte le curve.
Notai subito mio fratello che la fissava, quasi con gli occhi a cuoricino, cavolo mi ero dimenticata di fargli il discorso, va bhe glielo avrei detto al più presto.
"Allora si va, credo che gli altri siano già la" domando impaziente jaco.
Così salimmo velocemente in macchina, francy di fianco a lui, mentre io, Luca e Toby dietro...si la macchina era bella ma davvero stretta, sentivo moltissimo la vicinanza con Luca, non che la cosa mi dispiacesse.
Dopo un breve tragitto arrivammo nel centro della città, era un paesino davvero carino, sembrava un posto quasi magico, quasi di tornare indietro nel tempo, e anche se io amo le grandi città, come Seattle, dove vivo, questa piccola realtà non mi dispiaceva per nulla.
Dopo aver camminato qualche metro arrivammo davanti a una piccola discoteca stracolma di ragazzi più o meno davanti alla mia età.
Vidi subito Edoardo e Chiara, che si baciavano, anzi più che altro si mangiavano, che schifo....
Dopo aver salutato anche tutti gli altri decidemmo di entrare, e noi ragazze ci fiondammo subito al bar, tranne chiara che era ancora troppo impegnata..
"Allora io prendo un sex, mia sorelle mi ha detto che vuole un monte, voi cosa volete invece?" Chiede Elisa urlando, dato che la musica era a palla. "Io una vodka Lemon" disse Marta, era davvero una ragazza di poche parole o forse non le stavo simpatica io, ma di certo avrei voluto conoscerla meglio.
"Anche io un sex" disse fra
"Io un coca malibu grazie, è il mio drink preferito"
"Ottimo allora chiedo al barista le ordinazioni"
Capii subito che il barista appena Eli gli disse le ordinazioni iniziò a provarci con lei, ma lei zero, cavolo era davvero innocente quella ragazza, tutto il contrario di sua sorella...
Dopo avere bevuto il mio drink, io Marta e francy, decidemmo di fare dei giri di chupiti, mentre Eli tornò al tavolo con il vassoio pieno di drink per i ragazzi.
Dopo circa tre chupiti e un altro drink, iniziavo a non capire più nulla, ma le altre fecerò altri giri di alcool, e altri e altri...stavo perdendo il conto.
Ma era un sacco divertente, avevamo iniziato a ridere tutte e tre come delle matte e così ci fiondammo in pista, dove ci raggiunserò anche tutti gli altri, o quasi...mancavano sempre loro.
Dopo un po' che ballavo, iniziò a girami la testa, e mi sentivo sempre più pesante, oh cazzo missa che mi stavo per sentire male, corsi fuori dalla discoteca al più presto e mi misi su un muretto.
Dopo un po' riuscii a tirare su la testa e notai una scena strana, Jacopo con una ragazza che non era Francesca, ma cosa stava succedendo..oddio anche lui le stava facendo le corna, come Spencer a me, oddio cosa dovevo fare, ci pensai su un po' e decisi che dovevo fermarlo queste cose non si fanno. Ma appena mi alzai dal muretto stavo per volare per terra, per fortuna due braccia muscolose mi afferrarono di colpo.
"Stamattina mi vieni addosso, stasera mi cadi addosso, insomma ma cosa faccio io alle ragazze come te.."
Edoardo, proprio l'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento.
"Tornartene a pomiciare con quella la, grazie"
"Che c'è? Volevi essere al suo posto?"
"Ma mai nella vita, brutto stronzo, e ora se permetti devi fare una cosa" e cercai di alzarmi per andare a parlare con Jacopo, che nel frattempo però ora stava parlando con un ragazzo,bho che strano.
"Stai ferma qua, tu non vai da nessuna parte, sei ubriachissima" mi fermò edo.
"Ioooo?" E iniziai a ridere come una cretina, ok forse lo ero.
"Vieni ti accompagno a casa"
Questo suo gesto mi sorprendeva davvero molto "a cosa devo tutta questa gentilezza?"
"Non sono uno stronzo come credi, più o meno" e detto questo mi aiutò ad alzarmi e mi fece appoggiare a lui per camminare fino alla macchina.
Una volta in macchina non ricordo bene cosa successe, perché mi addormentai.
"Emma siamo arrivati, Emma svegliati"...stavo sognando, che voce...
Poi capii, e aprii gli occhi di colpo. Edoardo era vicino a me, troppo vicino.
"Oh ehm, è meglio che vada" dissi balbettando
"Tuo fratello tornerà tra poco credo, ce la fai ad entrare?"
"Si grazie, buonanotte"
" buonanotte, e ah Emma" mi girai di scatto "stasera eri bellissima" e detto questo sfrecciò via come un razzo lasciandomi senza parole.

Ecco qua il vestito indossato dalla nostra Emma

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Ecco qua il vestito indossato dalla nostra Emma.

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