𝟬𝟭 ➳ «𝗥𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗶.»

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Premessa: in questa storia come si evince dalla trama vengono trattati argomenti abbastanza delicati e rudi, purtroppo molto spesso presenti in questa triste realtà in cui viviamo. Se questi temi urtano in qualche modo la vostra sensibilità vi prego di non leggerla. Detto ciò, ora vi lascio alla storia!


Primo capitolo.
Ricordi.



Aprile, 2017

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Aprile, 2017.

Erano appena le undici del mattino quando tanti vigorosi, possenti, energici pugni prodotti sulla sua prestigiosa porta di legno bianco rimbombarono nel suo appartamento di Londra, nonché uno dei più vistosi data la vista mozzafiato che si avanzava all'esterno. Harry aprì un occhio guardando dritto dinanzi a lui, dove una grande finestra dorata adornata elegantemente faceva vedere le bellezze che presentava quel giorno di aprile: il sole era poderoso e splendente, erano nel bel mezzo della primavera, non faceva né caldo e né freddo, si stava bene. Tutto era magnifico, forse un po' meno il trambusto proveniente dalle auto che sfrecciavano sull'asfalto e il frastuono del traffico. Erano passati anni da quando si era trasferito lì, eppure quel particolare continuava ancora a dargli fastidio.

I colpi non cessarono, anzi, in poco tempo diventarono ancora più forti tanto da irritarlo. Bene, anche questa giornata è stata rovinata, pensò chiudendo l'unico occhio aperto che per via del sole aveva iniziato a bruciare facendolo lacrimare. Quei tonfi scaturiti dalle nocche di qualcuno, a lui ancora sconosciuto, gli avevano accentuato il forte mal di testa che già aveva per colpa della sbronza del giorno prima. Tutti quelli che gli stavano vicini sapevano quanto lui odiasse il caos, specialmente di prima mattina, quando si era svegliato da pochissimo tempo.

"Arrivo!" sbraitò Harry alzandosi flemmatico dal suo letto, scostando le sue soffici lenzuola di seta dal profumo rapente. Così, completamente nudo, come madre natura lo aveva fatto, si dirisse verso la causa dei suoi mali mattutini, mentre inciampava su ogni oggetto sparso per terra che gli intralciava il passaggio. Strano, non era da lui avere ogni cosa sparsa per terra. Lui odiava il disordine.

Quando finalmente aprì la porta tutta la stanchezza lasciò il suo corpo facendo prevalere la rabbia che in un attimo si impossessò di lui. Difatti, i suoi due amici Zayn e Amos entrarono furiosi nel suo appartamento, senza dargli neanche il tempo di realizzare.

"Siamo nei guai, amico." disse Zayn facendo sotto e sopra nel soggiorno, tirando di tanto in tanto dei calci agli oggetti poggiati a terra in disordine. Amos, un ragazzo italiano conosciuto anni prima nella loro vacanza per affari in Italia, diversamente dal moro, più che nervoso, sembrava adirato.

"Malik, che succede?" chiese in un sussurro. Questo alzò di scatto la testa mentre continuava a mangiucchiarsi l'unghia del pollice. Preso dalla irrequietezza non si era neanche accorto di essersi inoltrato senza preavviso nella dimora del suo compagno, per questo si maledisse. Sapeva bene che Harry odiava le soffiate così. Ben presto però il suo sguardo si posò su tutt'altro: il corpo completamente nudo del suo amico riccio era dinanzi al suo volto stupefatto; tanti tatuaggi coprivano quel fisico formoso dai lineamenti femminili, alcune cicatrici sparse sul torace rendevano il tutto più interessante e i suoi quattro capezzoli di cui lui tanto aveva parlato - senza mai farli vedere a nessuno - esistevano realmente, non erano una balla. In quel momento realizzò che erano amici da anni, e nonostante ciò non aveva mai visto Harry nudo. Sapeva quanto a questo il tutto mettesse a disagio, quindi per lui fu una specie di sorpresa.

Things I Can, Things I Can't.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora