Capitolo 4

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Quello stronzo narcisista del cavolo! Entro nel mio appartamento in affitto sbattendo la porta con talmente tanta forza che le pareti laterali vibrano.

<< Oddio il terremoto!>> La voce terrorizzata di Cristian riempie la casa con un urlo degno di una isterica pazza.

Alzo gli occhi al cielo. << Non è un terremoto Cri, sono solo io!>>Io, incazzata come una iena!

Il mio coinquilino sbuca dalla cucina con il viso pallido.<< Sami? Sei impazzita? Mi hai fatto prendere un colpo! Guardami!>> Cristian ha la maglietta completamente zuppa di quello che dall'odore sembra dell'orzo...e dal vapore che ne esce presumo bollente.

Mentre lascio cadere la mia borsetta a terra mi porto entrambi le mani alla bocca. << Oddio scusami, non...non volevo. Scusami Cri, ti sei bruciato? Stai bene?>>

Stavolta è lui ad alzare gli occhi al cielo. << Si certo che sto bene e l'orzo era tiepido, lo sai che  odio le cose bollenti.>>

Con un sospiro incurvo le spalle mortificata. << Davvero scusa, sono talmente arrabbiata che vorrei distruggere qualcosa! E' tutta colpa sua!>>

<<Colpa di chi?>> Cristian senza la minima vergogna si sfila la maglietta dirigendosi al bagno.

<< Di Leonardo.>> Piagnucolo come una bambina esausta.

Cristian mentre apre l'acqua del lavello per lavare via il mio danno dalla pelle si volta a guardami.

<< Quel gran pezzo di fico del tuo capo?>>

Annuisco sedendomi sul bordo della minuscola vasca da bagno. Cristian da gay convinto vede solo la parte più visibile e più sexy di Leonardo, ma nessuno sa, a parte pochi poveri eletti, com'è veramente quel gran pezzo di fico!

Cristian una volta asciutto si piega posando le mani sulle mie ginocchia. << Che ti ha fatto?>> Chiede preoccupato.

Al solo pensiero i miei occhi si riempiono di nuovo. << Mi ha chiaramente accusato di non effettuare bene il mio lavoro.>>

<< E perchè ti ha detto una cosa del genere?>>

<<Perchè ha scoperto qualcosa che avrei dovuto scoprire io. Porca paletta!>> Cristian mi guarda con accondiscendenza.<< Ma uffa tu da che parte stai?>>

Cristian ride scuotendo la testa. Ha già capito che mi sto inalberando per niente e lui ne conosce bene anche il motivo. << Io sono sempre dalla tua parte Sami, ma ti ho detto già un milione di volte che hai solo due strade da percorrere. Scopartelo a sangue o licenziarti.>>

<< Io non voglio licenziarmi per un maniaco, stronzo,narcisista!>>

Cristian si alza sbuffando. << Allora scopatelo e falla finita!>>

Lo seguo in cucina mentre mi sfilo in giaccone lanciandolo nel percorso nella mia stanza.

<< E se non volessi nemmeno quello?>>

Cristian mentre mette a bollire altra acqua mi fissa poco convinto. << Sei cotta di quel tipo da sei anni, non ti è bastato nemmeno quel gran ficone di suo cugino e ora vuoi dirmi che non sogni in continuazione di fartelo?>>

<< Io non sono come te! Non baso le mie scelte lavorative su chi mi piace!>>

<< Allora fregatene! Classifica ogni discussione come lavorativa, cerca di risolverla e quando esci da li fregatene e sopra tutto vivi Sami!>>

Ha ragione! Certo che ha ragione! Non posso mettermi a piangere per una sgridata. E' lavoro, può succedere! L'unica cosa che devo chiarire con lui e la questione Manuel...L'insinuazione che ha fatto non mi è piaciuta proprio e domani al lavoro gliene dico quattro!

AFFANNO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora