Il suono inconfondibile di una chiamata interna a cui sono costretta a rispondere mi fa storcere la bocca. << I piani alti?>>
Annuisco appena. <<Perchè non lo mandi al diavolo!>>
Forzo un sorriso all'istruttore di fitness che ho davanti passando il suo bedg sul lettore. Joele P. Questo è il suo nick name. Anche se in realta si chiama Gabriele Prato. Quando gli ho preparatato la prima busta paga non smettevo più di ridere. Occhi scuri, capelli rasati ai lati in un taglio da modello, fisico spettacolare e ben proporzionato un sorriso tremendamente sexy che fa venire nelle mutande ogni essere femminile e non...Un fascino e un carisma indiscutibile a cui solo pochi sono immuni, me compresa.
<< E' lavoro. Devo rispondere.>>
<< Sarà anche lavoro, ma il fatto che sia un arrogante testa di cazzo a chiamarti, non cambia.>>
Alzo le spalle con indifferenza. << Sono pagata da quella testa di cazzo...e anche tu. La tua lezione inizia tra cinque minuti io mi darei una mossa.>>
<< Sami, è solo perchè tu sei una santa che lo sopporti!>> Urla mentre corre negli spogliatoi.
"Anche tu sei una testa di cazzo e sono costretta a sopportarti anche se non mi paghi!" Penso acida.
Faccio un sorriso alla vetrata di fronte a me dove ci sono una ventina di soci in attesa del cretino che inizierà la lezione in ritardo.
Afferro il cordless. << Dimmi.>> Non c'è bisogno di aggiungere altro.
<< Mi porti i dati dell'ultimo trimeste?>>
<<Non posso salire. Sono sola in segreteria.>>
<< Sono le quattro e mezza dov'è Valeria?>>
"Valeria l'hai fatta scappare con il carattere di merda che ti ritrovi!" << Ha dato le dimissioni ieri. Te l'ho scritto nel memo che ho lasciato attaccato alla sua lettera di dimissioni, sulla tua scrivania.>>
Un attimo di silezio in cui certamente si starà degnando quanto meno di leggerle. << Ah, si eccole. Quindi, sei qui dall'apertura...>> Non è una domanda.
<< Esatto.>>
<< E Miriam?>>
<< Oggi aveva la recita di Samuel...>>
<< Quindi resti tutta la giornata...>> Un'altra non domanda.
<< Esatto.>> Rispondo salutando con un cenno un altro socio che varca l'entrata.
<<Ok. Segna le ore che fai in più.>>
<< Oh, lo farò, non preoccuparti.>>
Lo sento sorridere << Non ti darò lo straordinario, dello straordinario come l'ultima volta.>>
<< Ohh, lo farai non preoccuparti.>>Rimbecco seria. Tra l'altro è stato lui ad aggiungerli in più sullo stipendio e da allora non fa che ricordarmelo.
<< E' arrivato il cretino?>>
Ecco in che manicomio devo lavorare. << Si, sta entrando ora in sala...>> Non è ovviamente vero, visto che è appena entrato in palesta. Sono sei anni che lavoro qui dentro e ho imparato che il mio lavoro di segretaria non è rivolto solo alla contabilità, ai soci, e al personale...Ma sopratutto nel tenere a bada il testosterone che veleggia a volte fuori controllo in questi ambienti.
<< Ok. Preparami quei fogli, scendo io.>> E come al solito senza nessuna aggiunta riattacchiamo.
Il cretino, nel frattempo è tornato velocemente e mi fa l'occhiolino mentre entra in sala. E porca miseriaccia! Oggi indossa dei leggings a pinocchietto neri che gli fasciano alla perfezione le gambe muscolose, mettendo in risalto un culo spettacolare. E ovviamente se non bastasse quello a far venire la bava. La parte sopra è anche meglio. Una canotta attillata è la ciliegina sulla torta per mettere in bella mostra i bicipidi sodi e le spalle toniche. Dopo aver dato spettacolo con il suo passaggio e salutato le sue fan, la musica parte a bomba. Alzo gli occhi al cielo una seconda volta. La musica tecno invade la sala e l'intero piano. Poi mi chiedono."Perché non vuoi mai venire in discoteca?"
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AFFANNO D'AMORE
ChickLitSamantha Riva ha ventinove anni, una laurea in giurisprudenza mai abilitata e da sei, per causa di forza maggiore, lavora come segretaria in un mega centro fitness alle porte di Milano. Leonardo Gregori ha trentacique anni, un quoziente intellettivo...