Capitolo 2

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La giornata era stata tremendamente lunga e faticosa e non vedevo l'ora di tornare a casa.

Sto percorrendo, come ad ogni chiusura, l'intero edificio controllando che tutti i macchinari e le luci delle varie sale siano spenti. L'ultima tappa sono gli spogliatoi. Prima quello delle donne, non c'è nessuno. Mi assicuro che le luci dei bagni siano spente ed esco. Busso a quello degli uomini. Non risponde nessuno. Ma lo fanno spesso questo giochetto! << Ragazzi se c'è qualcuno sappiate che vedervi nudi non accenderà nessuna fantasia erotica. Quindi vi prego evitiamoci questo imbarazzo!>>

Apro la porta con tranquillità sapendo che lo spogliatoio è protetto da un pannello che non permette la vista all'interno.

<< C'è nessuno?>> Chiedo nuovamente.

<< Samantha, non chiudermi dentro sto uscendo!>> Riconosco al volo la voce di Alex il nostro fisioterapista.

<<Alex! Che ci fai ancora qui?>> Ha staccato più di due ore fa.

Appoggiata alla porta aperta sento chiaramente mentre chiude l'armadietto e dopo qualche secondo appare. Occhi scuri, zero capelli e un bel pizzetto perfettamente delineato. Indossa la tuta con il logo della palestra e porta la sacca abbinata sulla spalla.

<< Carina la battuta dell'imbarazzo!>> Esclama divertito.

<<Non è una battuta, è la verità! E' già successo e l'unica cosa che ci si guadagna trovandosi davanti un cliente nudo, è solo un enorme imbarazzo!>> Ci avviamo alla segreteria.

Alex mi da una leggera spallata. << E dimmi chi hai avuto la sfortuna o fortuna d'incontrare?>>

Mentre camminiamo, mi volto a guardarlo assottigliando gl'occhi. << Te lo dico solo se mi dici a chi hai provocato un orgasmo questa settimana.>>Si era sparsa la voce che Alex avesse delle mani d'oro e non solo per i dolori muscolari o reumatici. La leggenda narrava che riusciva nelle donne a provocare un orgasmo esercitando un semplice massaggio linfatico.

Alex sorride sornione. << Lo sai che sono molto discreto...c'è il segreto professionale tra operatore e paziente mia cara Samantha!>>

<< Ecco. Appunto sono cose private...>> Rispondo saccente entrando nel box della segreteria.

<< Ma ovviamente sai bene che le mie mani sono sempre disponibili a nuove esperienze, devi solo chiederlo!>>

<< Alex, per favore ci conosciamo da troppo tempo. La sola ipotesi di avere un rapporto intimo con te...>>

<< Si effettivamente credo che non mi si drizzerebbe nemmeno!>>Sbuffa ironico.

Mentre chiudo il programma i miei occhi si allargano con finta indignazione. << Alex!>>

Scoppiamo a ridere entrambi e Alex si guarda intorno. << Stai tranquillo sei l'ultimo...Siamo solo io e te...>> Alzo vistosamente le sopraciglia un paio di volte ammiccante.

Alex riprende a ridere. << Sei una provocatrice e per di più scema! Ti serve un passaggio?>>

Mentre rido dando ragione alle sue parole scuoto la testa. << No grazie, ho la macchina.>>

<< Allora ti aspetto così ti faccio compagnia mentre chiudi.>>

Alzo il viso con gratitudine. Ho trovato grandi amici in questi sei anni e tutti mi vogliono un mondo di bene e Alex è uno di loro.

Fa parte del nostro staff da quattro anni. Ricordo che è stato il primo ad inviare il suo curriculum ed è stato il primo ad essere assunto. La fisioterapia inizialmente era sotto la gestione di un medico ortopedico che oltre ad essere un maiale che ci provava con tutte, a patto che avessero meno di vent'anni, non riusciva ad organizzare il reparto al meglio. Dopo appena sei mesi Alex aveva dimostrato una grande serietà nel lavoro e nell'organizzazione e in una delle nostre riunioni mensili, con l'appoggio di Miriam, l'avevamo proposto per la direzione dello studio. Ci avevano concesso solo due mesi. Ma furono sufficienti per dimostrare il forte incremento che la sua professionalità aveva portato.

AFFANNO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora