2) Problemi Di Cuore

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Bruno si risvegliò disturbato dal sole che penetrava dalla finestra con le imposte semiaperte. Guardò l'orologio e vide che erano le otto e venti, presto, ma nemmeno così tanto. Leone era ancora profondamente addormentato e russava con la bocca semiaperte, i capelli bianchi spettinati sparsi sul cuscino. Con un sorriso, staccò la sveglia, uscì dal letto cercando di non svegliarlo e andò a vestirsi in bagno. Certo era ancora presto, probabilmente era l'unico ad essere già in piedi, ma non aveva più sonno. Il suo metabolismo necessitava otto ore di sonno, dopodiché era perfettamente funzionante.
Pensò che avrebbe potuto approfittarne per preparare la colazione ai ragazzi, per stemperare un po' gli animi che la sera prima erano rimasti particolarmente accesi. Con un po' di fortuna, avrebbe potuto preparare i pancake per tutti.
Immaginò le facce felici di Narancia e Trish, che adoravano i suoi dolci, e si convinse della sua idea.
Si vestì silenziosamente e si diresse spedito verso la cucina, rischiando di perdersi tra i corridoi della enorme villa. Si chiese come mai Giorno si ostinasse a continuare a vivere lì. Lui si sarebbe sentito solo, perseguitato dal rumore dei propri passi.
Meglio il loro piccolo appartamento in città, caldo e accogliente.
Avvicinandosi, sentì delle voci provenienti dalla sua meta farsi sempre più chiare e distinte, segno che qualcun altro era già alzato e stava litigando. Quando arrivò e schiuse la porta lasciata accostata trovò Mista, ancora con indosso la canottiera che usava come pigiama, che stava litigando con il suo stand e con una caffettiera. "Mista è un incapace. Non sa nemmeno fare il caffè!" sghignazzò la Numero Due
"Sta zitta e renditi utile, grassona! Hai già mangiato due biscotti, non credere che non ti abbia visto!" la Numero Uno inciampò su un tappo, spargendo polvere di caffè ovunque sul ripiano in pietra della cucina.
Mista le urlò contro, poi con la coda dell'occhio si accorse della porta che si stava aprendo "Scusa, il caffè non è ancora pronto... Ah, ma sei tu Bucciarati. Buongiorno" il corvino si stiracchiò, osservando il disordine "Credevi che fossi Giorno?" Mista, intento a svitando la parte superiore della caffettiera con forza, sbuffò colpevole "Questione di abitudine. Come mai già sveglio?"
"Potrei farti la stessa domanda. Ieri sera hai anche aspettato Trish, devi essere andata a letto molto tardi" Bruno allungò le mani verso di lui, invitandolo a dargli la moka Guido alzò gli occhi al cielo, poi si arrese e cercò di ripulire il ripiano.
Il ragazzo arrossì. La sera prima si era addormentato sul divano, abbracciato a Giorno. Si era risvegliato quella mattina, da solo, e non aveva la più pallida idea di come Trish fosse riuscita a entrare.
Per risparmiarsi l'interrogatorio, decise di mentire "Lo so, mi ero dimenticato di staccare la sveglia ieri sera. Ha suonato e non avevo più sonno" disse soffocando uno sbadiglio.
"Mista si sveglia sempre presto e prepara il caffè a Giorno!" esclamò allegra la Numero Tre volando sopra un biscotto. Il suo portatore l'acchiappo al volo nel pugno e la fulminò con lo sguardo. "Non gli preparo il caffè. Lo preparo per me, poi avanza e lo lascio a Giorno" tentò di giustificarsi.
Bruno ridacchiò sommessamente "È un gesto carino da parte tua, sono sicuro che Giorno lo apprezzi"
La determinazione e la velocità con cui si era difeso gli ricordò Abbacchio, anni prima, quando ancora non stavano insieme.
Lo riempiva sempre di piccoli gesti come quello, ponendo la massima attenzione affinché nessuno scoprisse i suoi reali intenti.

Bruno aveva capito le reali intenzioni di Mista qualche mese prima. Per un grande osservatore come lui, non era difficile vedere come Mista non scollasse mai un attimo lo sguardo dal capo, ma per motivi che andavano ben oltre il suo lavoro come guardia del corpo. C'era brama nel suo sguardo, una devozione assoluta e ardente.
A sprazzi, manifestava una gelosia peggiore di quella di Leone ai tempi d'oro. E poi quei piccoli gesti di gentilezza, il caffè la mattina, aspettare Trish con lui per non lasciarlo solo...

Certo, era strano pensare che quello fosse lo stesso Mista che anni prima si era follemente innamorato di Trish e che dopo il suo rifiuto era quasi finito in depressione, ma nella vita tutto era possibile. E Mista, così come Giorno, sicuramente si sarebbero meritati un po' di felicità.

Quarantena Alla Villa di Passione (post Vento Aureo) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora