In "Campeggio" Coi Soldati pt1

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«Perché devi avere sempre delle idee così idiote!?» borbottò seccato Paulo seduto a terra con le braccia incrociate al petto e le gambe coperte da un telo dai colori vivaci. Aveva il volto rosso a causa del forte imbarazzo che provava in quel momento.

«Se davvero sono così idiote, allora perché alla fine ci sei dentro anche te?» ribatté con noncuranza Gabriele intento a fare avanti e indietro sopra un ramo dell'albero dove si trovavano al momento i ragazzini del Blocco C22.

L'argentino fece una smorfia irritato aggrottando le sopracciglia «È perché sei un Folletto veramente irritante!» dichiarò socchiudendo gli occhi con aria testarda.

In quel momento, un lampo azzurro gli sfrecciò accanto togliendogli di colpo il telo che Paulo si teneva sulle gambe mostrando così la lunga gonna color kaki che il ragazzino indossava.

Davanti a lui comparì l'esile figura di Nick che sorrideva allegro, in mano teneva la coperta che aveva appena rubato al suo amico e al posto dei pantaloncini anche lui portava una gonna di un bel azzurro celeste che gli arrivava fino alle ginocchia. «Niente teli o coperte. Erano questi gli accordi della sfida, ricordi?» gli disse con espressione divertita «Dobbiamo portare tutti le gonne fino al tramonto. Il primo che si arrende offre il gelato a tutti.»

Gabriele si sedette sopra il ramo su cui ancora si trovava lasciando poi scivolare il busto all'indietro fino a che non si trovò completamente a penzoloni con le gambe che lo sorreggevano restando agganciate al tralcio.

«Che c'è Paulo? Ti vergogni perché indossi una gonna?» stuzzicò l'argentino sorridendogli malandrino.

«E non è l'unico!» aggiunse Nick lanciando un'occhiata alla sua sinistra «Guarda Fahed.»

Nella direzione dove l'australiano stava guardando si potevano vedere solo una camicia bianca leggera e una lunga gonna rosso fuoco che in apparenza sembravano galleggiare nell'aria.

Gab sorrise divertito. «Non è consentito usare la propria abilità per nascondersi!» gli gridò restando ancora appeso a testa in giù ridacchiando.

Adri, che si trovava a pochi centimetri sotto di lui con un libro appoggiato sulle sue gambe, sollevò il viso lanciando un'occhiata di disapprovazione all'amico. «Non stare appeso così a lungo altrimenti ti va troppo sangue alla testa. E poi così rischi di strappare il vestito che ti ha dato Vivian.»

«E va bene...» mormorò l'orfano fingendosi non del tutto convinto di seguire l'ordine della sua migliore amica.

Allungò le braccia per afferrare il ramo per poi far stavolta finire le gambe a penzoloni, invertendo così la sua posizione precedente.

A quel punto, mollò definitivamente le presa lasciandosi cadere a terra atterrando senza troppe difficoltà.

«Il solito sbruffone» commentò Paulo imbronciato.

Gab sollevò un sopracciglio perplesso «Perché? Sono soltanto sceso» fece confuso dall'affermazione dell'argentino. «Cos'è? Preferivi che cadessi con la faccia a terra?»

«Non sarebbe stato male» rispose l'altro ghignando divertito al solo pensiero di un Gabriele che atterrava con la faccia, facendo sì che l'orfano gli lanciasse un'occhiataccia.

A differenza dei propri compagni, Gabri era l'unico a non indossare una gonna ma, bensì, un vestito morbido e senza maniche che gli arrivava appena sotto il ginocchio di una bella sfumatura di ocra, su insistenza di Vivian (l'aveva prestato lei quell'abito) affermando che il colore si intonava con quello delle iridi del ragazzino.

Questa assurda sfida era nata quando Nguyen si era completamente rifiutata di partecipare al gioco proposto da Gabri, alias la cavallina, e quando quest'ultimo le aveva chiesto il motivo per il quale lei non volesse giocare con loro, la vietnamita aveva risposto che indossando in quel giorno una gonna non poteva fare quel tipo di salti richiesti dal gioco proposto.

The Child - Compagni d'InfanziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora