La prima mattina della loro nuova vita alla Villa iniziò molto più presto di quanto Gab avesse immaginato.
A causa del jet lag, lui e Dri si erano addormentati l'uno accanto all'altra in biblioteca con un libro sulle gambe e un Nick intento a leggere dei fumetti trovati per caso.
Quella biblioteca era veramente enorme, la più grande che avesse mai visto. Anche se in realtà, di biblioteche, Gabriele aveva visto soltanto quella del dormitorio; una stanza grande quanto la loro camera attuale con maggioranza di libri per bambini.
Quella invece era persino provvista di alcuni libri di scienze e chimica, argomento che negli ultimi tempi aveva cominciato ad interessarlo parecchio. Per la prima volta si era messo leggere qualcosa senza essere obbligato da nessuno restando quasi completamente tranquillo, cosa che sorprese non poco Adriana, seppur in maniera piacevole.
Come se si fossero scambiati i ruoli, per una volta fu Adri tra i due ad essere quella a faticare a stare ferma. Alla vista di tutti quegli scaffali pieni zeppi di libri la bimba era andata in visibilio, aveva passato almeno tre minuti buoni a girare su sè stessa intanto che avanzava ammirando quello spettacolo prima che Gabri la trascinasse verso il primo scaffale che aveva trovato simpatico.
Nonostante lo stupore iniziale e l'interessamento delle proprie letture, verso le sei erano già impegnati a dormire beatamente; Dri con la testa sulla spalla di Gab mentre quest'ultimo tenne appoggiato il capo su quello dell'amica. Nick se n'era approfittato dell'occasione per recuperare la sua macchina fotografica in quattro e quattr'otto e fare una foto ai due.
Fu grazie a Khadeer se non si persero la cena. Se avessero dovuto aspettare Nick avrebbero mangiato il giorno seguente.
Andrea diede poi ai propri allievi, oltre che a dei vestiti nuovi, una sveglia a testa con l'ora già fissata per l'allenamento dell'indomani. Peccato però che entrambi si erano svegliati verso le tre di notte a causa del jet lag senza più riuscire a riaddormentarsi e mancavano ancora due ore prima che sveglia suonasse.
La cosa buffa era che tra tutti, colei che doveva risentire maggiormente del jet lag (e quindi essere sveglia da ore) era Nguyen che però al momento era piuttosto impegnata a ronfare tranquilla nel suo lettino.
Aspettarono pazientemente che alle loro sveglie scoccasse l'ora fatidica, annunciata da un trillo assordante e fin troppo fastidiosa da svegliare di soprassalto tutti coloro che condividevano la stessa stanza compreso Paulo, l'unico a non sentire problemi con il fuso orario, per alzarsi definitivamente e prepararsi.
Si vestirono velocemente, con dei semplici pantaloncini corti e canottiera visto il caldo del posto, per poi uscire dirigendosi verso la mensa.
Il sole stava cominciando a spuntare sull'orizzonte perciò non ebbero bisogno di molte luci aggiuntive per muoversi lungo i corridoi tenendo d'occhio la mappa.
Una volta arrivati trovarono il loro Tutore seduto al loro tavolo che li aspettava mentre addentava un grosso bombolone alla crema con accanto una fumosa tazza di caffè.
«Buongiorno.» li salutò sorridente lui guardandoli con i suoi occhi color mogano. «Dormito bene?»
«Sì non c'è male...» rispose Dri sbadigliando.
«Lasciando perdere il fatto che ci siamo svegliati due ore prima che la sveglia suonasse. A proposito» disse Gab voltandosi a guardare storto il loro insegnante con gli occhi ancora assonnati. «La sveglia. Dev'essere così fastidiosa? Ha un volume troppo alto.»
«È per essere certi che riesca a svegliarvi del tutto. E per quanto riguarda sul jet lag... vi abituerete. Col tempo riuscirete a superarlo.» rispose Andrea continuando a leggere il giornale soffocando una risatina «Su fate colazione. Dovete avere energia a sufficienza per affrontare la giornata.»
STAI LEGGENDO
The Child - Compagni d'Infanzia
FantasySiamo abituati a leggere o ad ascoltare storie dal punto di vista dei buoni, di come questi abbiano sofferto a causa della malvagità delle persone corrotte dal potere, qualunque esso sia. Pochi però sono i racconti che ti spiegano perchè si siano l...