capitolo 4

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Quando alzo lo sguardo, Harry mi fissa, ma non come prima, ora é più serio, quasi arrabbiato. -va tutto bene?- dico un po' terrorizzata, cerco di staccarmi da lui ma mi tiene ferma. -si, tranquilla, vai a farti una doccia ora- annuisco e vado verso il bagno. Ho veramente un po' di paura, per lo sguardo, non sembrava felice. Che é successo? Mi sfilo la felpa e i leggings, rimanendo in intimo. Mi avvicino alla doccia e accendo l'acqua per farla riscaldare, poi mi svesto del tutto ed entro. L'acqua calda mi rilassa i muscoli. Passano qualcosa come 3 minuti e sento la porta aprirsi silenziosa, come se qualcuno volesse entrare, ma senza farsi sentire. -Harry?-. -si?- lo sento urlare, ma non é in bagno, é di la. Ma allora qui chi c'é? Vedo un'ombra attraverso il vetro opacizzato della doccia, lo so, c'é. -HARRY VIENI QUI- urlo con tutta la forza che ho nei polmoni. L'ombra si avvicina alla doccia, rendendo più chiara la figura di un'ragazzo. -un attimo piccola- -NO HARRY VIENI SUBITO!! TI PREGO!- mi metto a piangere e il ragazzo apre di scatto la porta della doccia. Zayn. Lui, lui era complice di Harry, il quale entra nella stanza aprendo la porta furioso. Io corro verso di lui, mettendomici dietro.

-Però Styles, bella questa ragazza- sento dire da Zayn. Harry va verso di lui e io mi metto dietro la porta. -BRUTTO BASTARDO CHE CI FAI IN CASA MIA?- urla Harry, spaventando Zayn a morte. -Ehi calmati, sono solo venuto a riprendermi i soldi. Poi ho sentito che c'era qualcuno nella doccia, e siccome tu eri di la ho pensato fosse una delle ragazze che ti porti a letto, e pensavo di poterne approfittare- Cosa? Harry ha fatto questo per tutti i due anni? Lo sapevo che non avrei dovuto fidarmi di lui. Mi allungo per prendere un asciugamano e me lo avvolgo addosso. Prendo i miei vestiti e mi avvio verso la camera in cui ho dormito. Mi rivesto e torno in bagno. Stanno ancora litigando. -vattene da casa mia, subito. Lei non é una di quelle ragazze e tu sei sempre il pezzo di merda di sempre. I soldi non te li ridó. Non ne hai bisogno. E ora vattene prima che ti faccia il culo- Zayn viene verso di me e mi sussurra -ci rivedremo io e te-. Noto un ghigno nelle sue parole, un ghigno malvagio e sporco. Io guardo Harry, cercando di trovare le parole da urlargli contro. -Di che ragazze parlava?- il mio non é neanche lontanamente un urlo, ma un sussurro strozzato dalle lacrime. Devo smetterla di piangere. Non devo sembrare così debole. Ma in presenza di Harry é impossibile. -rispondi?- Harry abbassa lo sguardo. -credevi che non sarei venuta a saperlo?- Resta in silenzio. Io odio il silenzio. Ma non tutti i silenzi. Solo quelli dove non ci sono parole, ma nell'aria, non in bocca. Ora le parole non sono ne in aria ne in bocca. -Io te l'avrei detto...- -No, non l'avresti fatto- -Invece si, credimi. Te l'avrei detto quando sarei stato sicuro che non ti fossi arrabbiata-. Mi sta prendendo in giro. É logico. -C'é qualcos'altro che dovrei sapere?- annuisce. Viene verso di me e mi fa cenno di seguirlo. Mi porta in una stanza di cui non conoscevo l'esistenza. La porta é nera. Per un momento penso che sia il suo armadio e mi scappa un sorriso, ma quando apre la porta la mia bocca si spalanca di nuovo. Un'altra stanza in tema me. Solo che questa ha solo un muro con foto, e sono di due anni fa, di noi. Entro piano e sfioro una foto. In cui avevamo i capelli rosa. Era quando io andai dal parrucchiere e questo sbagliò tubetto e mi tinse i capelli di un rosa scolorito. Arrivai a casa in lacrime e lui per solidarietà si tinse i capelli dello stesso colore. Fu un gesto dolcissimo.

Oltre alle foto, la stanza ha un letto matrimoniale e a me salgono i brividi. -Questa é la stanza che ho fatto un mese fa. Ero sul punto di suicidarmi, ma invece comprai un letto da mettere qua dentro, nel caso tu fossi tornata. Ho preparato un sacco di cose per te, era come se tu vivessi qua.- mi siedo sul letto e lui con me. -e le ragazze?- chiedo, con lo sguardo sul pavimento. -Una volta, l'anno scorso, mi sono arreso, e ho provato a voltare pagina. Così mi sono messo con una, ci ho fatto sesso e l'ho scaricata. É andata avanti così per un paio di mesi. Ma non riuscivo a dimenticarti. Ora a tutti dico che sta continuando questa storia ma non é così. Al posto delle ragazze, io pensavo a come farti tornare. Mi dispiace che Zayn sia entrato. Io non avevo capito che stava succedendo qualcosa di la...mi dispiace- mi prende il viso e mi bacia. Mi trascina su di lui e mi fa sedere a cavalcioni. Appena apro le labbra per prendere fiato, mi entra con la lingua in bocca. Io sono pietrificata. Lui mi sorregge tenendomi per il sedere. Il suo sapore penetra come una freccia. Mi sento più leggera, più rilassata. Non sentivo quel sapore da ben due anni. Ho bramato segretamente questa emozione, e ora finalmente posso goderne dei benfici. Avvolgo le braccia attorno al suo collo e lui mi lascia dei piccoli baci sulla mascella. A rovinare il momento, mi suona il cellulare. Mi alzo per prenderlo dalla tasca. Cazzo. Mio padre. -pronto papà?- -DOVE CAZZO SEI FINITA?- -papà non serve che urli, ti sento benissimo- -NON USARE QUEL TONO CON ME, E ORA TORNA A CASA, SE NON VUOI CHE CHIAMI LA POLIZIA- Harry deve aver sentito quello che dice e mi strappa il cellulare di mano. -Pronto signor Lambert? Sono Harry Styles. Sua figlia non tornerà a casa. É stato un piacere.- e chiude la chiamata. -MA SEI IMPAZZITO?- gli urlo. -Ora sa dove sono e verrà a prendermi!- ho gli occhi spalancati e il cuore che batte troppo forte. -non sa dove abito-  -questo non serve a calmarmi. Harry io devo tornare a casa...- mi avvio verso la porta ma lui mi si mette davanti. -Per farti picchiare a sangue? No grazie. Tu resti qui, quando tuo padre uscirà per andare al lavoro andremo a casa tua a prendere i tuoi vestiti, altrimenti ce ne andiamo e li compreremo dove stiamo andando- -Harry dove stiamo andando?- -Cheshire, dove sono nato. Lì ho una casa migliore di questa merda. Non puoi più restare qua, questo posto ha troppi ricordi-.

love that moment~ silvia zappaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora