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Manuel si trova nell'aula di matematica, ancora scosso.
Cosa era successo? Ancora non se lo spiegava, dopo lo strano incontro i tre erano volatizzati via, cosa strana visto che di solito rimanevano almeno mezz'ora a insultarlo , facendogli ricordare di essere inutile. I brividi che avevano attraversato il suo corpo , dopo che mark lo aveva toccato , lo avevano destabilizzato.  Come se non bastasse Manuel era sempre più agitato , visto che pochi giorni dopo avrebbe compiuto 16 anni , quindi l'età in cui si sarebbe trasformato per la prima volta in un lupo, scoprendo così la sua natura, sarebbe stato un omega , un beta o un alpha? Non ne sapeva il motivo ma Manuel aveva la strana sensazione di essere un omega. Pochi giorni dopo quindi , Manuel avrebbe scoperto chi fosse il suo mate e la cosa gli trametteva un'ansia assurda.

<<Mendosa! Stia attento. Tanto che ci sei vada nell'aula insegnanti e prenda dal mio scompartimento le verifiche della vostra classe corrette>>
La prof mi sveglia dai miei pensieri

<<c-certo professoressa>>
mi alzo dal mio posto è mi dirigo verso l'aula desiderata.
Entro dentro e trovo alcuni prof , "probabilmente hanno un'ora di buco" pensó Manuel.
Spostó lo sguardo verso la parte destra dell'aula e li, appoggiati a una parete, ci sono i tre gemelli.
Le mie gote si fanno improvvisamente rosse e le mie gambe si fanno molle. Mi faccio coraggio e vado verso lo scompartimento della professoressa smith sentendomi la schiena bruciare a causa degli sguardi dei tre.
Prendo il fascicolo contenenti le verifiche da noi studente svolte la scorsa settimana, mi rigiro e mi trovo tre grandi petti davanti che mi coprono la visuale , mi guardi intorno e non vedo i prof che prima occupavano l'aula, probabilmente sono andati in caffetteria.
Inizio a immaginare il peggio, non hanno mai usato le mani contro di me ma ho paura che questa volta ci arrivino.
<<v-vi prego i-io n-non...>>
Gli occhi mi si fanno lucidi , abbasso la testa timidamente, perché devo essere così debole?
Sento due dita toccarmi il mento , forzandomi ad alzare lo sguardo.
Nathan è lì, davanti a me, con gli occhi piena di una espressione che non avevo mai visto da lui: dolcezza.
Le due dita che erano prima sotto il mio mento ora erano sul viso , ad asciugarmi le lacrime.
<<shhhh, calmati piccolo>>
Il mio corpo ormai sobbalzava , grazie ai singhiozzi, allora nathan mi chiude fra le sue braccia, ed è li che mi accorgo che il suo odore è la cosa più bella che avesse mai sentito, era un miscuglio di mascolinità e menta.
Mi rendo conto solo ora però di quello che mi sta succedendo e mi stacco all'improvviso , impaurito.
Torno in classe velocemente e , per fortuna , loro non mi seguono

SPAZIO AUTORE
Ehiiii, non mi aspettavo di continuare questa storia ma ha fatto 21 visualizzazioni , che per molti sono pochissime , per me invece , che non me ne aspettavo neanche una , non sono poche. Detto questo , se la storia vista interessando , lasciate una stellina , commentate e aggiungete la storia nella vostra bibblioteca per non perdervi nessun aggiornamento

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