pure| omegaverse

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first of all , ci tengo veramente tanto a ringraziare @Lukas197 per gli ottimi consigli che mi ha dato. ti dedico questo capitolo un pò movimentato <3

le strade di Seattle si distendono lentamente mentre osservo il finestrino .

dopo esser stato da starbucks con i gemelli , ho chiamato mia madre per farmi venire a prendere , visto che di tornare a scuola , dopo aver saltato tre ore , non se ne parlava.

la cosa che però lo stupiva era il fatto che sua madre non si fosse arrabbiata per il suo mancato giorno di scuola ma che , anzi , era entusiasta della mia uscita.

"quindi racconta , come è andata?" pronuncia la donna

"bene ? , non so. Sono stati gentili e mi hanno chiesto di parlargli un po' di me e poi abbiamo chiacchierato del più e del meno , sinceramente mi sono divertito" pronunciò , con un sorriso spontaneo in viso , lo stesso che si formò nella faccia della madre quando sentì la voce gioiosa del figlio.
Essa infatti non era più abituata allo smagliante sorriso del minore , o almeno non più da quando suo marito , nonché padre di manuel, li aveva abbandonati.

"quei ragazzi sono proprio quello che serve a te"

"p–perchè dici questo?"

"guardati manu , ci hai passato solo tre ore e hai un sorriso che brilla più del sole"

E manuel , con le gote arrossate e il cuore più leggero , questo lo sapeva bene. La sensazione di calore che si possessava del suo cuore ogni volta che era solo vicino ai tre lo faceva impazzire. Odiava questa cosa , la trovava ingiusta e stupida , insomma , i gemelli erano i ragazzi più stronzi , ingiusti , menefreghisti e sleali del suo istituto scolastico , o meglio , del mondo e non voleva provare certe cose per certi tipi di persone. Si sentiva semplicemente in colpa con se stesso.

delle calde lacrime , sfiorano , quindi , la soffice pelle del minore , che si lascia andare fra le , confortanti , braccia della forte donna che l'ha cresciuto con tanta forza , nonostante i mille ostacoli che la vita gli aveva messo davanti.

pov Manuel
sono in mensa in un tavolo , da solo , quando i suoi capelli vengono improvvisamente bagnati con dell'acqua gelida

"Ommioddio scusami , veramente , non ho fatto apposta. ero distrat..."

espone un ragazzo dai capelli rossicci prima di essere aggredito da ethan

"Brutto stronzo , prova a farlo di nuovo" urla ethan , mentre da un pugno al povero ragazzo

"Santo dio ethan! cazzo , lascia subito quel povero , non l'ha fatto apposta!" urlo allora io.

ethan , allora , alza lo sguardo , creando con i suoi occhi , già diventati rossi , un collegamento visivo con me. I miei  rispondono subito al richiamo , diventando blu.

"Ti ha buttato un bicchiere d'acqua addoso" ringhia ethan

"E allora!? ripeto , non ha fatto apposta, non è morto nessuno"

" Io sono un tuo fottuto alpha , chi ti tocca , anche senza farlo apposta , è morto , cazzo!"

"ah si!? e allora dov'eri un mese fa quando mi hanno chiuso dentro gli spogliatoi per quattro ore , al freddo? oppure due settimane fa , quando sono dovuto andare all'ospedale , dopo essere stato picchiato nei bagni , senza dire niente a mia mamma per non farla preocuppare!?" sposto lo sguardo verso Nathan e Mark , disposti accanto a ethan

"dove cazzo eravate!" urlo , finendo il discorso per poi prendere con me il povero ragazzo , ancora per terra , avviandomi verso il bagno.

arrivati nel a dir poco disgustoso bagno dell'istituto prendo dal mio zaino bordeau una bottiglia di disinfettante e del cotone , iniziando a disinfettare un pò tutta la faccia dello sconosciuto ragazzo

"Io non so che dire... non sai quanto mi dispiace , ho fatto un casino" si scusa il ragazzo

"Non di devi dispiacere di niente , sono loro dei deficienti" parlo , stanco di questa situazione

"Mi sembra di capire che sei l'omega dei gemelli smith, è così?"

"purtroppo si , e l'ho scoperto pure da poco"

"perchè purtroppo? non sono così male"

"come non sono così male!? uno di loro ti ha appena aggredito!"

"i-io ero il loro migliore amico."