Un Passo Avanti, Mille Indietro

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Cos’altro volesse dirle, proprio non riusciva ad immaginarlo.

Forse aveva riflettuto su quello che si erano detti il giorno precedente o, forse, era solo per riprendere la lezione terminata.

Per saperlo avrebbero dovuto parlare, perciò quando vide la figura del ragazzo di fronte a lei, cominciò a tremare, per la paura e per l’emozione.

-Mi hai voluto incontrare di nuovo. E’ successo qualcosa?

-No.

-E allora perché mi hai fatto venire qui?

-Dobbiamo parlare.

-Ne abbiamo già parlato ieri e non ne abbiamo tratto niente. Credi che sia necessario farlo ancora?

-Cosa ti ho detto ieri?

-Che non è vero quello che si dice di te.

Aveva spalancato gli occhi, come se fosse stato sorpreso, ma Hermione non diede peso a quel gesto.

-Che sono un bastardo?

-Anche.

-Ieri ti ho mentito. Sono bravo a farlo, sai?

-Questo dialogo mi ricorda qualcosa.

-Sì?

-Sì. Quella notte, nei corridoi.

-Ah.

-Tu non lo ricordi?

-Io non ricordo quasi niente.

-Come?- si arrabbiò. Si sentì ferita: non capiva come lui avesse potuto dirle determinate cose e poi dimenticarle.

-E’ così.

-Quindi non ricordi il dormitorio, la Nutella, obbligo e verità, i baci?

-No.

-Non ricordi nemmeno gli unicorni?

-No.

Si sentì morire: ricordava tutto quello che si erano detti la sera precedente, come poteva rinnegare tutto da un momento all'altro? Come poteva tornare così in fretta ad essere quello che aveva finto di essere per tanti anni? 

Maledetta serpe ingannatrice.

Maledetta la sua bocca!

O forse era vero: aveva dimenticato tutto. –Mi manchi.

E lui aveva di nuovo sgranato gli occhi, ma questa volta sembrava averlo fatto per lo stupore di una brutta sorpresa.

-Devo andare.

-Dove vai? Aspetta un secondo, Draco…

-E non chiamarmi così…

-Ti piaceva quando ti chiamavo per nome.

-Mi dà fastidio quando lo fai tu.

E l’aveva lasciata lì.

Hermione avrebbe voluto piangere, disperarsi, ma non lo fece. Era successo: aveva avuto il coraggio di guardarsi allo specchio e dare ragione ai suoi pensieri e, di conseguenza, aveva trovato il coraggio di dirgli che era innamorata di lui.

Sarebbe stato da stupidi negare ancora quel pensiero che era diventato certezza, sarebbe stato da stupidi far passare altro tempo prima di dire la verità anche a lui.

Lui che non voleva sentire quella verità, lui che non voleva nemmeno che lei lo chiamasse per nome. Dov’era finito il Draco che aveva conosciuto in quell’esilio.

Since I kissed you. {In Revisione} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora