Mi aggirai con un passo di elefante per i corridoi, volevo arrivare dritta alla mia meta, che in questo caso era la mensa. Avevo passato delle ore tra le formule di fisica e gli elementi di chimica. Mi meritavo un bel pranzo. Le porte erano già aperte e filai dritta a prendere il mio vassoio, poi mi recai al solito tavolo con le mie amiche e oggi anche Morgana. Erano già tutte lì ad aspettarmi.
- Pensavamo ti fossi persa - ridacchiò Beth. - Nel frattempo che sei venuta potevo fare il giro della scuola quattro volte - la accompagnò Katy. - Vieni puoi sederti qui affianco a me - disse gentilmente Morgana. - Grazie almeno qualcuno ti gentile c'è in questo tavolo - dissi io.
Le altre due incominciarono a fare le finte offese, quando ad un tratto arrivò anche un ragazzo che mise le braccia attorno a Beth sedendosi. - Ciao ragazze, ciao amore mio - e diede un piccolo bacio in bocca a Beth. - Per caso avete sentito una mosca bisbigliare? - replicò Katy. - Katy puoi almeno sforzarti di essere gentile - ridacchiai io mentre mi ingozzavo del budino. - Mai! Quando succederà sarò bella morta e sepolta - citò Kat, lanciando un'occhiataccia a Jason. D'altro canto lui la ignorò, forse ormai si era abituato a questo astio nei suoi confronti, che era scaturito dal nulla. Ogni giorno litigavano su qualcosa di inutile.
Nel frattempo si presentò alla nuova arrivata. Le facemmo alcune domande dettate dalla curiosità, lei ci fece sapere che, come mi aveva detto in precedenza, veniva da Denver e che si era trasferita qui da circa una settimana. Morgana era una ragazza molto vivace, allegra e gentile. Non si preoccupava di dire quello che pensava, per ora mi stava molto simpatica. - Ti sei trasferita da sola? - chiese incuriosita Beth ancora accoccolata a Jason. - No vivo con mia madre e mio fratello - rispose lei calma. Ci perdemmo in varie chiacchiere ed era arrivato il momento di tornare nelle rispettive classi. Quando suonò la campanella sbuffammo quasi tutti, aveva interrotto un momento molto rilassante. - Ancora devo capire perchè nessuno da fuoco alla scuola - disse ad alta voce Jason. - Ma perchè deve sempre parlare ? - replicò puntigliosa Katy.
- Io me ne vado non voglio assistere a un uccisione in diretta - dissi alzandomi dal tavolo. - Invece io non voglio essere quello ucciso, vengo con te Evangeline, tanto le nostre lezioni sono una affianco all'altra - e diede un rapido bacio a Beth, che rispose con meno enfasi. Lui non se ne accorse oppure non volle farci caso. Salutammo tutti e incominciammo a dirigerci fuori dalla porta. - Non capirò mai perchè mi odia così tanto - disse ridendo Jason riferendosi a Katy. Alla fine fece ridere un pò anche me, poichè la sua era veramente una situazione strana. - Non ti resta che sopportarla, piuttosto che mi dici di Beth - entrai nei miei vestiti da investigatrice. - La amo ogni giorno di più Geline, mi piace tutto di lei, dai suoi occhi, ai suoi capel...- - Frena frena, mi fa piacere che ti piaccia così tanto, ma non penso ti farà bene questo in futuro- gli dissi sincera. - Si Geline lo so, sono trenta volte che lo dici - sospirò lui. Allora lo presi per la manica, prima che potesse entrare nella sua classe -Sono maledettamente seria Jas, sono anche la tua migliore amica quindi ci tengo - gli risposi. - Lo so, ma tranquilla per ora va tutto bene - mi diede un rapido abbraccio e sparì nella sua classe. - Strano perchè a me non sembra - sospirai sottovoce al nulla.
Entrai nella mia classe di letteratura inglese, presi posto e prima ancora che il mio sedere toccasse la sedia passò Eric che mi buttò i miei quaderni per terra. - Simpatico quando un ago in occhio Erico - gli risposi velenosa a lui. Sapendo che odiava essere chiamato in quel nome. - Oh scusa, non noto la gente di basso livello e non chiamarmi più così che ti rendo la vita a scuola peggio di quella che hai adesso - mi rispose lui. Alzai gli occhi al cielo, non valeva la pena parlargli.
Era terribilmente offeso dal fatto che al ballo di fine anno gli avevo detto di no. Non è colpa mia se non mi piace per niente. Fisicamente è molto carino con quegli occhi marroncini e i capelli biondi, una specie di surfista. Ma aveva un carattere insopportabile, come la sua attuale fidanzata Elodie, capo delle cheerleader, abbastanza clichè. I due ragazzi più popolari della scuola che stanno insieme, un film. Entrò di colpo la professoressa e iniziò subito con la sua lezione. Non riuscivo a stare concentrata per più di cinque minuti. Sbuffai, sapendo che quell'ora sarebbe stata infinita.
Feci successivamente altre lezioni e dopo aver finito rigai dritto alla mia macchina quando nel sentiero per il parcheggio incontrai Katy. - Donzella va da qualche parte ? - mi apostrofò lei vedendomi. - Si sto prendendo la mia bellissima carrozza per andare al castello - e con fare teatrale indicai la mia macchina che era più un catorcio. Lei ridacchiò e mi chiese se potessi darle un passaggio. - Ma certo sali pure - le risposi. Mentre eravamo in viaggio diretti a casa sua, mi chiese - Geline cosa ne pensi della nuova arrivata ?Sai mi ha dato una strana impressione a me - - Si in effetti la sua bellezza sembra quasi inquietante, però mi sta molto simpatica, si vede che non ha paura di niente, ma toglimi una curiosità, come mai non ti ha riaccompagnato Beth, siete vicine di casa - dissi sincera. - Se n'è andata prima, aveva detto che aveva delle cose da fare - replicò Katy. Allora lascia perdere la conversazione visto che eravamo arrivate a casa sua. Mi ringraziò e ci salutammo.
Guidai per un altro quarto d'ora prima di intravedere casa mia. Ma appena aperta la porta, la prima persona che vidi nella casa del vicino era Morgana con due pacchi in mano. - Morgana? Ma che ci fai qui? - le chiesi stupita.
STAI LEGGENDO
The night we met
FantasyEra una ragazza semplice Evangeline, veniva coccolata da suo padre e aveva due migliori amiche eccezionali. Odiava il mare, ed amava leggere, soprattutto libri d'avventura e passava le giornate guardando film horror. L'ultima cosa che si aspettava e...