-Pizza!- esclamò felice Morgana. A vederla gli brillavano gli occhi.
- Volevo fare bella figura con Evangeline, di solito escono sempre bene le mie pizze, anche se oggi ne ho bruciate una- disse sconsolata Jessica. - Ma non si preoccupi, mangio quasi tutto ciò che è commestibile purtroppo- e feci una smorfia. - Bene allora devo proprio dire che tu e Morgana vi siete ritrovate- rispose lei, mentre la mia amica mi dava il cinque e mi sorrise complice. -E tranquilla dammi del tu, così mi fai sentire meno vecchia- continuò Jessica.
Ad un tratto si aprì la porta di ingresso e ne apparì un Seth un pò cupo, non era una novità. -Mi sono perso qualcosa?- parlò con quella sua voce profonda. -No, apparte il fatto che sei in ritardo- lo sgridò la madre. -Come vuoi- rispose andando di sopra. -Dove credi di andare, vieni a mangiare- gli urlò dietro la madre. -Ma chi lo capisce quel ragazzo- ci sussurrò poi a noi. -Di certo non io- rispose Morgana.
-Non per dire, ma "come vuoi" lo usavo io quando ero arrabbiata con il mio fidanzato prima del liceo- constatai sorridendo e aiutai la mia amica ad apparecchiare. -In fin dei conti stiamo parlando di Seth, non ti aspetterai mica un vocabolario fornito- e insieme ridemmo.
-Siete due iene- ci rimbeccò Jessica sorridendo. -Guardate che vi sento- disse entrando in cucina il diretto interessato. Si era cambiato e ora indossava una semplice tuta nera e una maglietta a maniche corte grigia. - Sapete che è maleducazione parlare alle spalle di una persona - concluse Seth andando verso la sorella facendole il solletico. Lei non la finiva di ridere e tra le sue braccia cercava di scappare. Il primo aggettivo che le veniva in mente per descriverli era "carini".
Sarebbe stato belle avere un fratello con me. Di certo mi sono divertita un mondo da piccola con mio padre e con sua madre, anche se per poco tempo con quest'ultima. Erano molto spericolati, tutto il contrario mio che avevo paura di tutto, ma nonostante ciò amava il brivido della paura.
- Ragazzi per favore abbiamo un'ospite, per una volta facciamo bella figura - disse dolcemente jessica mentre sfornava tante varietà di pizza tutte diverse dal forno. Seth si fermò dietro il bancone che sporgeva nella cucina, mettendo il viso sui gomiti disse semplicemente - Eve - e la guardò. Ma non come si guarda un programma tv qualsiasi, ma come si guarda una lamborghini per i maschi o un vestito Gucci per le ragazze. E poi fece quello stupido sorrisetto carico di brutte intenzioni. Io presi letteralmente fuoco, non era la prima volta che mi chiamava e guardava così, eppure sentivo qualcosa nello stomaco nonostante l'avessi visto poche volte.
- Che vuoi? - okay, forse ero sembrata abbastanza acida.
Momento quasi-romantico rovinato. Mi diedi una pacca sulla spalla immaginaria da sola.
- Che scorbutica - rispose lui, girando gli occhi al cielo e iniziando ad apparecchiare. Morgana nel frattempo si godeva la scena, per un attimo quando Seth era girato mi parve di vederla mimare verso di me le parole "sei cotta" e successivamente fece un sorrisetto di che ne sa tante.
Io di rimando le mimai "Non è vero" e le lancia un tovagliolo di carta trovato sul tavolo. per fortuna ne Seth ne Jessica aveva guardato quel gesto involontario. Morgana sghignazzò.
Ci sedemmo ed io capitai vicina a Seth, mentre Morgana e la mamma erano davanti a noi. - Complimenti per la pizza, sembra quasi magica - le dissi sinceramente. Quella pizza sapeva di una delle tante pizze che aveva mangiato in Italia e lasciava un ottimo retrogusto dopo aver ingoiato un boccone. Jessica a primo impatto rimase attonita, poi guardando prima Seth poi Morgana fece un sorrisetto quasi forzato ringraziandomi. Forse avevo detto qualcosa di male, non capivo.
Morgana incominciò a spostarsi nervosamente sulla sedia e poi tossicchiando disse - Si è buonissima, questa volta ti sei superata mamma -. - Si mamma questa volta ti sei superata - ripeté Seth facendo il verso alla sorella. Da sotto il tavolo sentivo il piede di Morgana che dava un calcio alla gamba del diretto interessato. Ma lui continuava comunque a ridere. - Finitela voi due - li sgridò bonariamente Jessica.
Per spezzare il silenzio che si andava creandosi decisi di chiedere una domanda che avevo fatto più volte a Morgana senza ricevere mai risposta. - Quindi per quale motivo avete deciso di trasferirvi qui? - e nel frattempo mi misi a bere un bicchiere d'acqua. Tutti e tre si guardarono furtivamente e il primo a rispondere fu Seth - Volevamo cambiare aria tutto qui, poi per questi pochi giorni in cui siamo stati qui ci piace - nel mentre mise un braccio dietro la mia sedia e seppur quello era un gesto casuale mi agitai sulla sedia. - Quindi mi dispiace Evy ma dovrai sopportarmi per un bel pò - e mi prese una ciocca di capelli tra le mani. Io arrossì forse anche per il fatto che avesse detto quella frase proprio davanti a sua madre e sua sorella. Decisi di rispondere educatamente - Chi ti ha detto che non sono io quella che ti infastidirà? - e sorrisi. - Ben detto sorella - disse Morgana dandomi il cinque. - Attento a metterti contro noi due - lo minacciò lei. - Mi stanno venendo i brividi - ci prese in giro Seth.
Parlammo ancora un pò e notai che erano persone semplici, simpatiche e con la testa sulle spalle. - Morgana che ne dici di venire domani a una festicciola domani sera? - le chiesi ricordando che le mie amiche me ne avevano accennato a scuola. - Ma certo, sarebbe fantastico - rispose lei di getto sfoggiando un sorriso a trentadue denti. - Signorina devi prima chiedermi il permesso - la sgridò la madre. - Niente alcol e niente droghe, ci siamo capiti? -
- Certo mamma, sono una brava ragazza io - e le fece la faccia da angioletto. - Che leccacu... - fece Seth prima di essere interrotto dalla madre. - Seth ti ricordo che non sono ammesse parolacce in casa - e fece dondolare davanti a se i suoi capelli ricci. - Anzi potresti accompagnare tua sorella- le fece Jessica.
Io rimasi un pò terrorizzata all'idea che sarebbe potuto venire anche lui. Sarei stata tutto il tempo a cercare di non guardarlo. Volevo godermi quella serata senza pensare a niente e lui avrebbe rovinato i miei piani. Tenendo conto del fatto che mi avrebbe dato sicuramente fastidio.
- Per quanto sia allettante l'idea di andare ad una festa, domani ho alcune missioni da sbrigare - e diede uno sguardo d'intesa a sua madre. Qualunque cosa dovesse fare non ne era per niente felice. Ne era a conoscenza anche Jessica. - Dove si svolge la festa Evangeline? - mi chiese lei dubito dopo.
- A casa degli Andrews, non so se li conoscete - dissi io. Notai subito Morgana sbiancare e con lei anche sua madre. - Scordatelo Morgana, non andrai da nessuna parte domani. - e si alzò velocemente dalla tavola, iniziando a sparecchiare rapida. - Mi dispiace Evangeline, credo di avere un impegno domani. Ci vediamo a scuola - e se ne andò anche lei alla velocità della luce nella sua camera. - Cosa succede? Io non capisco. - dissi sconcertata. - Vieni ti accompagno a casa - rispose Seth anche lui irritato a sentire gli Andrews. - So camminare per qualche metro - lo rimbeccai arrabbiata mentre mi alzavo. Jessica ormai non ci dava nemmeno più retta.
Nonostante ciò, Seth prese la giacca e uscì fuori senza ascoltarmi. Spazientita gli andai dietro, dopo aver salutato la madre che rispose senza guardarmi, chiusi la porta più confusa che mai.
- Quando sei a casa nostra cerca di non nominare più gli Andrews - mi guardò sottecchi Seth. -Ma come mai? Vi hanno fatto qualcosa? - accelerai il passo. - Nulla che direi ad una sconosciuta - e si fermò sotto gli scalini di casa mia. Erano cambiati da un atteggiamento all'altro. - Voi mi avete invitata - gli risposi piccata difronte a lui. - Morgana vorrai dire, senti per il tuo bene stai lontana dagli Andrews e forse dovresti stare lontana anche da noi - e poi se ne andò in casa sua. Lasciandomi sempre più perplessa.

STAI LEGGENDO
The night we met
FantasíaEra una ragazza semplice Evangeline, veniva coccolata da suo padre e aveva due migliori amiche eccezionali. Odiava il mare, ed amava leggere, soprattutto libri d'avventura e passava le giornate guardando film horror. L'ultima cosa che si aspettava e...