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«Senti t/n, io e te siamo troppo diversi, non possiamo continuare questa relazione...» non posso crederci che lo sta dicendo veramente. «Non puoi farmi questo, N/c, io ti amo!» «I-io invece non più ormai...è meglio...è meglio se non mi cerchi più...» «Ti prego, non andare via...NOO»

Mi sveglio tutta sudata e con le lacrime agli occhi. Sto facendo lo stesso sogno da più di una settimana ormai, e continuo sempre a svegliarmi in questo stato. La cosa strana, per giunta, è che non ho la minima idea di chi sia quel ragazzo. Non ricordo di averlo mai visto nella vita reale, eppure si dice che nei sogni vediamo solo persone già viste...

POV'S N/C

Sempre lo stesso sogno...non capisco veramente che significato abbia. Spero solo che da oggi cambi qualcosa. Questa è stata la mia prima notte nella nuova città, lo psicologo ha consigliato ai miei genitori di trasferirci per "dimenticare l'ambiente che probabilmente mi causa questi dRaMmI pSiCoLoGiCi". Ma come suol dire: "Tentar non nuoce", e quindi tentiamo. Da una parte però sono felice, ho la possibilità di fare nuove amicizie e magari trovare una ragazza. Ho deciso che voglio farmi una nuova vita, non voglio più essere identificato come lo spezza cuori che usa le ragazze solo per portarle a letto. Ho intenzione di trovare una ragazza con cui avere una storia seria!
Ma ora basta perdere tempo, oggi inizio la scuola! Che poi, tra parentesi, non si può proprio definire "iniziare" poiché siamo alla metà del primo quadrimestre. L'unica pecca probabilmente è che la mia insegnante di diritto sarà mia madre...

POV'S T/N

Sparatemi vi prego! Siamo sicuri siano legali due ore di diritto ad inizio giornata? Non voglio essere scocciante, sia chiaro, solo che il mio professore è così vecchio che potrebbe morirci in classe da un momento all'altro. Ovviamente facciamo il segno della croce, ma forse per la preside è arrivato il momento di trovare un sostituto.
Entro a scuola, e come ogni mattina, arrivo in anticipo. Mi dirigo verso la mia classe e senza guardare do il buongiorno al professore. Io posso essere una persona molto anticipataria, ma il professore non scherza mica, secondo me dorme nella scuola. «Buongiorno!» il professore ha cambiato voce? È diventato femmina? Ahahah. Mi giro lentamente verso la cattedra e con mia sorpresa trovo una signora sulla quarantina che mi sorride calorosamente.
«Salve, il professore dov'è?»
«Oh beh, è-»
«È morto?! O santo cielo, io lo sapevo!»
«No ahahah, è solo andato in pensione. Io sono la nuova professoressa di diritto.»
«Ah per fortuna, io sono t/c (tuo cognome)»
«Non hai un nome? Ahah»
«Beh si certo,-»
«Ma, mamma, i bidelli sono veramente simpatici qui! Non come quello del-» entra dalla porta un ragazzo che appena mi vede si ferma ed inizia a squadrarmi.
«Oh n/c, lei è una tua compagna di classe. Si chiama...?» n/c...è così simile...no, non può essere!
«T/n?» come fa a sapere il mio nome?! Non è possibile che sia lo stesso ragazzo dei miei sogni, no!
«Ah che bello, già vi conoscete! Allora posso lasciarvi un attimo da soli per prendere il mio caffè rigenerante. Torno subito.»
Nell'aula cala un silenzio fastidiosissimo, ma non ci biasimo, cosa dovrei dire ad un ragazzo che ho sognato per una settimana intera!? La cosa credo valga anche per lui dato che sa come mi chiamo senza nemmeno avermi mai visto di persona.
È proprio come nel sogno: *descrizione di lui*.
Il primo a parlare è lui.
«Wow...sei proprio tu...»
«...già...»
«I-io-»
«Ti prego, non iniziare le frasi così...»
Dico ricordandomi del sogno.

«Non puoi farmi questo, N/c, io ti amo!» «I-io invece non più ormai...è meglio...è meglio se non mi cerchi più...»

«Scusami,è solo che...sei tu! Sei qui davanti a me veramente, e non sto sognando!» dice avvicinandosi a me è toccandomi una guancia. A quel tocco arrossisco impercettibilmente, ma evidentemente lui se ne accorge.
«Ti prego, non arrossire...mi sembra di conoscerti da una vita...ogni sera non vedevo l'ora di addormentarmi per poterti sognare.»
«Per me non è lo stesso invece...ogni volta che faccio quel sogno mi si spezza il cuore. Mi sveglio ogni mattina piangendo, e non posso farci nulla. Ovviamente non posso dare la colpa a te, ma...»
I miei occhi si fanno lucidi, mentre lui non ha più quel bel sorriso in faccia.
«Non pensare solo a quel sogno, ce ne sono molti altri belli da ricordare...per esempio quel sogno in cui eravamo in un parco a fare un picnic...oppure di quando ci siamo baciati sotto la pioggia!»
«...io non so di cosa tu stia parlando n/c. L'unico sogno in cui ci sei tu è...quello...»
«È impossibile! È da anni che tu sei nei miei sogni, e me li ricordo tutti per filo e per segno.»
«...io non sarà nemmeno un mese...»
«No, io non l'accetto! È da così tanto tempo che desidero vederti...» abbassa lo sguardo e vedo che gli scende una lacrima.
«Ma io sono qui! Proprio adesso!»
«Si, ma cosa ti ricordi di me!? Solo di come ti ho lasciata lì, da sola, con le lacrime agli occhi ed il cuore spezzato...» lo avvicino a me e lo abbraccio più forte che mai, lui ricambia iniziando ad accarezzarmi la testa. Ci stacchiamo solo quando sentiamo la campanella suonare.
«Ehi ragazzi! Tutto bene?» entra la professoressa.

Continua...

Immagina tu e la tua cottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora