Capitolo 18
La speranza è
una cosa pericolosa.
-Brenda
"Piccioncini, sveglia! È il momento di alzasi!"Sussultai a quelle parole, cadendo giù dal letto.
Bello come risveglio, insomma!
"Mihno" sbuffò Newt, con la voce ancora assonnata.
Aprì gli occhi, facendo leva sulle braccia per alzarmi.
Guardai Mihno, con una mano sugli occhi."Non volevo interrompere le vostre effusioni, ma è tardi!" disse lui, allargando due dita per guardare.
"E se fossi stata nuda?" alzai un sopracciglio
Passare tempo con lui iniziava a farmi male
"Nessun problema principessina" mi fece l'occhiolino, facendomi ridacchiare
"Deficiente smamma da qui!" gli dissi Newt, portandosi il cuscino sul volto per soffocare un lamento.
Io mi alzai definitivamente da terra, massaggiandomi la schiena
"Muovetevi!" urlò, prima di andarsene definitivamente dalla stanza
"Inizio a odiarlo" sussurrai, appoggiando la faccia sul petto di Newt.
Sentì il suo petto tremare, segno che avesse riso.
"Proprio un bel risveglio" disse lui, spostando il cuscino sul materasso.
Io annuì, socchiudendo le palpebre quando iniziò ad accarezzarmi i capelli.
"Sempre meglio di Tommy" disse poi
"Ci avrebbe sgozzati" sussurrai, passando una mano sulla piccola cicatrice che aveva sul fianco.
"Dici che dovremmo alzarci?" domandò
"Ancora cinque minuti possono aspettare" sistemai meglio le gambe fra le sue, beandomi di quella pace.
"Siete diventate amiche per la pelle e neanche me ne sono accorto?"
Mihno aveva ricominciato con la solita simpatia, molto spesso anche fuori luogo.
Quella mattina Harriet si era svegliata, e dopo aver protestato per alzarsi, Thomas l'aveva convinta a riposare.
Io e Sonya avevamo preparato la colazione, parlando un po' fra noi.
Era piacevole tutto sommato e non litigare sicuramente non mi dispiaceva, proprio per niente.
"Buongiorno hermani!"
Jorge aveva attirato l'attenzione di tutti, quella mattina.
A quanto pare, dovevamo andare alla ricerca di una ragazza.
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Dead of night.// Newt
FanfictionNon so se è mai esistito un mondo prima della Spiaggia di Porto Sicuro. Non ricordavo niente, non sapevo se avevo una famiglia o una casa. Ma di una cosa ero sicura, che fosse stato il destino o qualsiasi altra cosa, quella era la mia casa, la mia f...