Erano passati giorni, se non mesi o settimane, da quando ormai eri diventata Campionessa di Alola. Molte cose erano successe, il Team Skull che spaventava la popolazione di Alola si era sciolto definitivamente, Iridio era partito per Kanto, mentre Hau e Lilya avevano finalmente acquisito fiducia in loro stessi, andando avanti con la loro vita.
Insomma, tante cose belle e gioiose.
Essere Campionessa era magnifico, meraviglioso, un sogno si può dire, ma non tutto era rose e fiori... Capitava di avere sfidanti qua e là, inesperti, non all'altezza e che quindi risultavano troppo semplici da battere... insomma, la vita era bella, ma un po' monotona e noiosetta. Ti sembrava di aver portato a termine ormai ogni cosa alla tua giovane età, come se oramai non avessi più nulla da fare se non mantenere il tuo titolo di Campionessa. Tuttavia, forse c'era ancora qualcosa che non avevi portato a termine... qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato...Eri seduta sulla scalinata che portava alla porta d'entrata di casa tua, mentre fissavi l'orizzonte e accarezzavi il tuo (N/P) dormiente. Non avevi quasi nulla per la testa, ma qualcosa continuava a turbarti da un po', un sentimento strano che continuava ad angosciarti e a far battere incessantemente il tuo cuore...
<Cos'hai che non va (T/N)?? Perché continui a sentirti così?> Domandasti a te stessa, mettendoti una mano sul petto e chiudendo gli occhi in una smorfia di incomprensione e tristezza. Ti alzasti in piedi e richiamasti (T/P) all'interno della sua pokéball, rientrando in casa iniziasti subito a cercare qualcosa da mangiare per distrarti da quello strano sentimento che ti turbava.
Eri sola in casa, tua madre era tornata a Kanto per lavoro, ormai mancava già da alcuni giorni e ti eri già abituata alla tua tanto attesa vita da "adulta". Era bello avere un'intera casa per sé, ma sapevi che questa libertà non sarebbe durata a lungo e che prima o poi tua madre sarebbe sicuramente ritornata. Scuotesti la testa come per scacciare il pensiero ed evitare di demoralizzarti ancora di più, afferrasti zaino e malasada ed uscisti di casa.<Dove andrò non lo so, PERÒ sono certa che ascoltando il mio cuore arriverò da qualche parte! Ho bisogno di distrarmi un po'...>
E così, piena di entusiasmo e sicurezza ti avviasti verso "l'ignoto".
...
"Non ci posso credere..." Pensasti, fermandoti con le mani sui fianchi, fissando con aria affranta dritto davanti a te.
"Di nuovo qui... ma perché?!" Mordendoti il labbro e guardando nervosamente a destra e sinistra, cercasti di nasconderti dietro alle palme che attorniavano il piccolo stagnetto al centro della piazzola, come se stessi cercando di nasconderti da qualcuno.
Non eri sola, ma dall'altra sponda una donna con due Dugtrio ti fissava confusa, quasi insospettita dal tuo comportamento, ma appena ti riconobbe l'entusiasmo prese possesso di lei ed iniziò ad attirare l'attenzione di tutti i presenti, gesticolando e salurandoti come se fossi una sottospecie di star.
L'ultima cosa al mondo che in quel momento potevi desiderare era attenzione...
Eri tornata nuovamente nella zona in cui Guzma, l'ex boss del Team Skull, campeggiava con la roulotte dei suoi seguaci... Non sapevi perché continuavi a tornarci, ma ogni volta che lo vedevi era come se tutto diventasse sereno e pacifico, il tuo cuore si placava e l'angoscia spariva...
In ogni caso, ti eri già fatta vedere fin troppo per i tuoi gusti e non volevi che la cosa sembrasse ambigua, per questo motivo avevi cercato di nasconderti, fallendo poi a causa della donna lì presente.
Alzasti la mano e accennasti ad un sorriso, poi stringendo le spalline dello zaino con le mani, girasti i tacchi e cercasti di proseguire verso la via del ritorno, tenendo gli occhi chiusi e pregando fra te stessa che Guzma non si fosse accorto della tua presenza.
Tutto sembrava proseguire liscio come l'olio, ma appena tentasti di fare un passo in più percepisti qualcosa, o meglio, qualcuno afferrare il colletto della tua maglietta.<Ohi ohi... Dove pensi di andare, mocciosa?> Bisbigliò una voce profonda alle tue spalle. Era così vicino da poter percepire il suo respiro nell'orecchio.
Ciò fece scendere dei brividi lungo la tua schiena e ti pietrificasti seduta stante.
Non avevi nemmeno il coraggio di voltarti e ritrovarti faccia a faccia con lui, sapevi che se lo avresti fatto qualcosa sarebbe cambiato in te.
Forse ti eri resa conto di cosa fosse effettivamente quel senso di angoscia...<Ohi! Sto parlando con te mocciosetta! Hai intenzione di aprir bocca o..?> Percepisti Guzma lasciare la presa e il suo sguardo perforante dritto addosso, così, rassegnata, facesti per voltarti, ma qualcosa te lo impedì. Stringendo i pugni e le labbra iniziasti a correre di punto in bianco, tutto pur di non perderti nuovamente nei suoi magnifici occhi grigi.
Lo sentisti urlarti dietro, ma non te ne importava, così continuasti con la tua improvvisata corsa sfrenata.
Ti fermasti poco piú avanti sotto l'ombra di un albero per riprendere fiato. Tutto sembrava calmo e tranquillo, ma in una frazione di secondi ti accorgesti che in realtà Guzma ti aveva corso dietro...
Sgranasti gli occhi e ti portasti le mani alla bocca, fissando la sua sagoma avvicinarsi sempre di più... Ormai era finita... Eri spacciata.
Appena ti raggiunse la stanchezza fisica dovuta dalla corsa scomparve, ti imprigiono fra il suo corpo e l'albero lanciandoti un'occhiataccia brutale.<...Non.Osare.Fare.Mai.Più.Una.Cosa.Simile...> Esclamò furioso, guardandoti come un lupo guarda la sua cena.
Improvvisamente sentisti come se il tuo cuore volesse uscire dal tuo petto, lo sentivi battere ad una velocità spaventosa, facendoti portare automaticamente le mani sul tuo petto, come in un tentativo di trattenerlo.
I tuoi occhi erano fissi su quelli di Guzma, ma la tua bocca e il tuo cervello non si degnavano di dare segni di vita, facendoti restare zitta ed immobile per almeno un minuto.<Sei diventata stupida per caso? O hai perso la voce? Sei capace di aprire quella boccuccia di ros->
<SÌ! Dio sì ce la faccio a parlare!> Esclamasti d'impulso, riacquistando buon senso e coscienza in una frazione di secondo.
Guzma ridacchiò alla tua reazione, allontanandosi da te e incrociando le braccia al petto, osservandoti con un leggero velo di gioia negli occhi.
Cercasti di nascondere il sorrisetto che ti si formò in viso dopo averlo rivisto dopo così tanto tempo, coprendoti leggermente e con nonchalance con i capelli. Ti sedesti a terra, ai piedi dell'albero, e abbracciasti le tue gambe, appoggiando la testa su di esse e osservando Guzma sedersi al tuo fianco.<Che t'è preso prima?> Domandò mettendosi comodo, guardandoti con la coda dell'occhio mentre attendeva una tua risposta.
Sorridesti e inventasti una frottola.<Nah nulla, passavo di lì e mi andava di correre> Mormorasti allegramente, ammirando il paesaggio pronta ad ignorare e schivare qualsiasi altra domanda ti avrebbe fatto.
Eri carica e piena di iniziativa, pronta a reprimere il tuo sentimento nei suoi confronti.
Guzma alzò gli occhi al cielo mormorando un "Seh, come se ti credessi", portando le mani sulla nuca e chiudendo poi gli occhi con l'intento di riposarsi.<Guzma> Dicesti poi dal nulla, incrociando le gambe e giocando timidamente con le tue mani, aspettando un suo mugugno di risposta per assicurarti che ti stesse ascoltando.
<Che vuoi?>
<...Cosa pensi di me?> Chiedesti, incrociando i tuoi grandi occhi con i suoi improvvisamente spalancati, arrossendo e dentro di te sperando di sentire qualcosa che ti potesse almeno illudere...
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Guzma X Reader - Fly High!
FanfictionUna giovane Campionessa si ritrova a lottare con i suoi piccoli problemi di cuore, inesperta, in quanto abituata ad affrontare solamente un altro tipo di lotta nella sua vita, ovvero quella con i Pokemon...