|| ZoRobin ||

Un altro giorno.

Genere: fluff, romantico

Rating: giallo

Capitolo: flashfic [460 parole]

Avvertimenti: nessuno.

***

Un altro giorno, altro caos, pensò Zoro. Funziona così nella Sunny.

Li guardava assonnato, chiedendosi per cosa avessero litigato quella volta. Erano sempre troppo esaltati, quei ragazzi. Cercò di capire cosa stesse succedendo quando sentii dei passi leggeri, udibili solo per un orecchio allenato, che si avvicinavano. Si voltò verso l'unica persona che sapeva essere così silenziosa e leggiadra dentro quella ciurma. Lo raggiunse, appoggiandosi con la schiena al bordo della nave, imitando la posizione del verde.

"Per cosa stanno litigando?" Chiese, con voce roca, mentre spostava il suo sguardo da lei verso i suoi amici. L'archeologa scosse la testa leggermente, invadendo l'aria della sua risata. "Di solito ci sono motivi, Zoro?" Lui non si sforzò nemmeno di reprimere quel sorriso, appena accennato, che lei gli aveva provocato. Amava sentir dire da Robin il suo nome, gli dava un che di candido, puro e innocente, che gli faceva andare in tilt il cervello.

"Come stai?" Zoro, per l'ennesima volta in quei mesi, pose a Robin sempre la stessa domanda, parandosi davanti a lei. Lei portò gli occhi al cielo, stufa ma allo stesso tempo felice della premura di lui nei suoi confronti.

Diamine, non era la prima volta che andavano a letto insieme. Eppure lui ogni qual volta che facevano sesso, le chiedeva sempre il giorno dopo come stesse. "Non capisco proprio cosa intendi, signor spadaccino..." Lui le vietò qualsiasi possibilità di fuga con le sue braccia muscolose, bloccandola contro la parete della Sunny. "Smettila.." Lui la guardò con quel singolo occhio, scrutandola nel profondo, avvicinandosi sempre di più. "Dico sul serio, di cosa parli?" Sentivano il respiro dell'altro sulla loro pelle, i battiti dei cuori sincronizzati, leggermente più veloci del normale. "Robin, non scherzare.." I loro visi, ora, si trovavano ad una distanza impossibile. "Roronoa, se puoi aiutarmi a comprendere.. te ne sarei davvero grata."

Lui, ghignando, poggiò le labbra screpolate su quelle curate di Robin, sentendo per l'ennesima volta come si incastrassero bene tra loro. Sentiva che le insenature che si completavano, colmando così anche i vuoti che i loro passati gli avevano lasciato. Un bacio lungo e casto, pieno di desiderio e amore. Quando si staccarono, scontrarono dolcemente le loro fronti, respirando affannosamente, in una disperata ricerca d'aria per i loro polmoni. "Sai perfettamente di cosa parlo, archeologa." Esordì, poco dopo, guardandola.

Si sorrisero come due stupidi, come due innamorati.

Un pensiero attanagliò la mente di Zoro, che si maledisse, girandosi di scatto, facendo preoccupare la povera Robin. Quando il verde s'accorse che nessuno aveva fatto caso a loro, troppo occupati dal loro litigio, in quel loro momento intimo e abbastanza fraintendibile, scoppiò in una grassa risata. Lo aveva detto lui stesso, no?

Un altro giorno, altro caos.

Un altro giorno, altro amore.