Cosa desideri?

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(Vpv)

Avevamo fatto una bella fatica. Era tutto il giorno che correvamo, avevamo attraversato la palude piena di mostri, finendo la prima prova, per poi fare la seconda, che era una prova di cucina. Abbiamo rischiato di essere tutti bocciati alla seconda prova, ma il presidente dell'associazione degli Hunter, il signor Netero, era arrivato appena in tempo per dire all'esaminatrice di non farlo e farci passare. Rimanemmo in 45 dopo la seconda prova. Il signor Netero ci fece usare il dirigibile per arrivare al luogo della terza prova d'esame. Ero molto stanca avevo usato moltissima energia, di più del solito. Gon e Killua erano ad esplorare il dirigibile. Kurapika e Leorio invece riposavano. Io rimasi da sola. Ero alla finestra a vedere il paesaggio.

Flashback

". . . sigh, basta... basta sono stanca di scappare... sono completamente sola... qualcuno mi aiuti..." quel giorno ero scappata dai militari. Avevo solo 8 anni. Era inverno. La neve veniva giù a fiocchi e io ero sotto un riparo. Il freddo mi gelava il corpo. Non riuscivo più a provare nulla. Avevo come la sensazione di aver dimenticato qualcosa. D'un tratto sentii dei passi. Alzai lo sguardo per vedere chi fosse. 

Era una donna adulta, dai capelli lunghi e i vestiti sembravano presi da pelli animali

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Era una donna adulta, dai capelli lunghi e i vestiti sembravano presi da pelli animali. "Ehi, ho sentito una voce? C'è qualcuno?" uscii dal riparo e la donna mi venne incontro. Si abbasso e mi disse sorridendo "Ehi piccola? Che succede? Ti sei persa?... Dove sono i tuoi genitori?" "... non ci sono... mi hanno venduta... e io sono scappata" mi guardò addolorata dalle mie parole e mi disse "Capisco, mi dispiace, non dev'essere per nulla bello. Ti và di venire con me?" io all'inizio mi rifiutai facendo un passo indietro e poi lei mi porse la mano "Ti fidi di me?"

Fine flashback

Mi ricordai di Anna, lei era come una madre. Da quando sono andata via da casa sua a 12 anni non l'ho vista più. Ancora oggi non saprei come ringraziarla. Aiutare un peso morto come me, non è di certo da tutti... Nel frattempo si erano fatte le 10 di sera. Il tempo sembrava essersi fermato. Il corridoio era quasi totalmente buio. Era illuminato solo dalle luci della città. Sentii dei passi avvicinarsi. Li riconoscevo. Erano quelli di Kurapika.

(Kurapika pv)

Non riuscivo a dormire nonostante fossi molto stanco. Mentre ero di là mi accorsi che non c'era (v/n) e così l'andai a cercare. Era alla finestra che guardava le luci della città sopra cui passava il dirigibile. Mi avvicinai a lei e cominciai a parlarle "Belle, vero? Sembra di volare sopra le stelle" "Si". Le sue risposte rimanevano sempre fredde, non mi veniva facile parlarle. "Tu cosa desideri? Oltre a recuperare le parti del tuo corpo" "Io... non lo so, non ci ho mai pensato" "Non sai quindi cosa vorresti fare dopo aver recuperato la tua parte umana?" "No, non  so perché... è come se avessi solo questo desiderio e null'altro. Tu? Cosa desideri fare dopo aver vendicato il tuo clan?" in quel momento mi sentii mancare la terra sotto i piedi "... neanche io lo so. Ho sempre covato odio per la Brigata fantasma e non ho mai pensato ad altro se non alla mia vendetta. Mi hanno portato via la cosa che più amavo. La mia famiglia, il mio migliore amico, la mia gente, la mia casa... persino i loro occhi" Non riuscivo a non farmi vedere arrabbiato. Ero frustrato. Mi tenevo stretto il petto per la rabbia, come per controllarla "Kurapika, i tuoi occhi...!" "eh?... oh mi dispiace, non volevo spaventarti-" "Erano bellissimi" "D-davvero? Non ti hanno spaventata?" "No affatto, quel colore che avevano era così bello" si avvicinò a me mi mise le mani sul petto appoggiandosi e guardandomi negli occhi. Sentivo il cuore che mi batteva all'impazzata, che mi succede? Avevo le guance rosse come un pomodoro. "(v/n)?... ehm ecco" "Eh? C'è qualcosa che non va?" "Hai le mani fredde anzi, sei fredda come il ghiaccio. Hai bisogno di qualcosa per coprirti?" mi allontanai un poco così che non si appoggiasse a me e le tenevo le mani "In realtà si, sento un po' freddo, ma forse perché essendo per metà artificiale il mio corpo è meno caldo di un corpo umano normale".  La guardai in faccia e poi la presi per mano "Vieni, andiamo a dormire. Chissà cosa ci aspetta domani, dobbiamo riposare per passare l'esame no?" "Si, hai ragione". Arrivammo in una delle stanze che potevano usare i partecipanti per riposare. C'erano anche gli altri lì. Gon e Killua non erano ancora tornati, chissà dov'erano. Ci sedemmo a terra appoggiati al muro e (v/n) si mise accanto a me per riscaldarsi. Appoggiò la sua testa sulla mia spalla. Prima di addormentarsi disse con voce lieve "Sai, sei una delle poche persone che è stato così gentile con me... ti ringrazio". Si addormentò dolcemente, mentre io la guardavo felice.

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Era mattina, sentivo ridacchiare, sembrava la voce di Killua e Leorio. Aprì gli occhi ancora assonnato e Killua mi disse "Ma buongiorno Romeo, vedo che ti stai affezionando" "C-cosa...? EH?" ero rimasto abbracciato a (v/n) per tutta la notte! "Kurapika, sei rosso come un pomodoro, ti senti bene?" mi chiese Gon (stranamente lui non rideva come gli altri due) "N-no sta tranquillo sto bene..." Da lì si sveglio anche (v/n) e mi sentivo ancora di più in imbarazzo"Kurapika? Perchè sei così rosso? Ah e comunque... puoi lasciarmi?" "E-eh s-si sc-scusa io non-" "Mi sa che Kurapika ha una bella cotta eh eh" "Ma che dici Leorio?! La stavo s-solo scaldando perché sentiva freddo ecco..." Killua  e Leorio scoppiarono a ridere e non capivo perché e (v/n) era confusa e chiese "Che significa 'cotta'?" "No no niente tranquilla, stanno solo scherzando, vero?" "Io non ho capito niente invece" disse Gon. Ma che male ho fatto?

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(Vpn)

Eravamo arrivati al luogo della terza prova d'esame, la torre trabocchetto. Dovevamo scendere da lì entro 80 ore. Il problema era che non sapevamo come scendere. "Ragazzi, non credo si possa scalare dalla parete è troppo ripida perché funzioni, ed è anche troppo liscia" dissi a tutti "Si ha ragione, ma allora come scendiamo?" chiese Gon. Arrivò un tizio abbastanza sbruffone e ci disse con tono altezzoso "Non ci vuole nulla a scalare questo muro per un'esperto come me. Levatevi dai piedi" "Secondo me non le conviene signore" dissi io "Sciocchezze" non feci in tempo a dirlo che vedemmo dei mostri avvicinarsi alla parete e sbranarlo. Probabilmente ci doveva essere un passaggio. Infatti poco dopo Killua disse "ehi avete notato che siamo molta meno gente?" "credo abbiano usato un passaggio, è l'unica spiegazione logica, visto che non possiamo scalare la torre" risposi "Si ma non credo abbiano usato tutti lo stesso passaggio" replicò Leorio "Devono essercene diversi, almeno uno per partecipante" "dividiamoci e cerchiamo a questo punto faremo più in fretta" disse Kurapika. Dopo un pò Gon e Killua chiamarono. Avevano trovato 6 passaggi tutti vicini. Entrammo e ci ritrovammo tutti nella stessa stanza. E dire che pensavamo ci saremo divisi. Nella stanza c'erano dei bracciali da mettere sul polso. Erano 6. Dovevamo continuare per questa strada facendo delle scelte insieme. Il problema era che mancava la sesta persona "Beh non ci resta che aspettare" disse Kurapika. Dopo un pò sentimmo qualcuno aprire il passaggio ed era... Tonpa. Cavolo che sfiga. Doveva capitarci proprio lui.




Nota dell'autrice

Beh ho fatto del mio meglio :) spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Cerco sempre di non annoiare ma sono sempre preoccupata di annoiare :D. Ditemi qualche parere nei commenti. Alla prossima UwU

Occhi di vetro ( Kurapika x Reader )Where stories live. Discover now