Fiducia

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(Vpv)

Quando scendemmo dalla nave dovemmo fare una lunga strada per arrivare nel luogo in cui sarebbe cominciato il vero esame. Eravamo in un tunnel scuro illuminato da poche luci e c'erano moltissimi partecipanti. Alcuni erano solitari, non parlavano, altri facevano volentieri amicizia con gli altri e poi c'è sempre quella categoria di persone: quella di cui non ti devi fidare "Quante persone ci saranno qui?" chiese Gon. Venne da noi un signore basso e un pò sovrappeso dalla pelle abbronzata. Ci salutò con un aria molto gentile... un pò troppo gentile "Almeno un centinaio" disse rispondendo alla domanda di Gon "Siete nuovi di qui vero? Mi presento io sono Tonpa" Gon sembrava avere tutta la fiducia del mondo, era dolce vederlo così ma essere così ingenui solitamente porta male e disse "Piacere Tonpa, io sono Gon e questi sono Kurapika, Leorio e (v/n). Come hai capito che siamo nuovi?" "Già, solo chi è venuto un anno prima potrebbe dirlo" dissi io innocentemente. Lui rispose con una faccia fiera, anche se di quello che voleva dire c'era molto poco di cui essere fieri "Perché questa è la mia 35esima volta che partecipo all'esame da Hunter" rimanemmo tutti un pò perplessi. Che sfacciato a dire una cosa simile senza vergognarsi un po'. "A proposito eccovi un segno della mia amicizia, prendete questa bevanda" Leorio non fece complimenti e la stava per bere quasi subito, io però mi rifiutai "Grazie molto, ma non ho sete, sarebbe uno spreco" non feci in tempo a dirlo che Gon sputò fuori il succo e dicendo un pò  imbarazzato "Tonpa, credo che il tuo succo sia andato a male, infatti aveva uno strano odore" "Ah! mi dispiace molto, scusatemi deve essere stata una svista" "Si le sviste capitano..." dissi io con aria sarcastica e un pò fredda". Da lontano vedemmo un ragazzo albino e poi Tonpa se ne andò verso di lui "Scusatemi molto, buona fortuna per l'esame". Quando se ne andò mi avvicinai a Gon e dissi "Gon non buttare così la tua fiducia, quello voleva avvelenarci" "Come hai fatto a capirlo?!" Chiese sorpreso Kurapika "L'odore che aveva sentito Gon non era di succo andato a male ma di veleno. Quando il mio corpo è stato modificato, mi è stato insegnato anche a riconoscere i diversi veleni dai loro odori grazie al mio olfatto. Penso che Gon l'abbia sentito solo perché è più abituato all'aria aperta, o almeno credo" "Si, infatti era un'odore famigliare" "Ma vedi tu quel brutto vecchio, voleva farci squalificare!" disse Leorio infuriato. Mi girai verso Kurapika che mi guardava sorpreso. Mi avvicinai a lui. Anche lui sembrava dubitare già da prima.

(Pv Kurapika)

Da quando eravamo in viaggio (v/n) continuava a sorprendermi. Era così fredda, non riuscivi effettivamente a capire cosa provasse, i suoi occhi di vetro non ti permettevano di capirlo. Chissà come ci si sentiva ad essere per metà artificiali. A volte per la sua freddezza non sembrava umana. Eppure quando voleva sapeva dimostrarsi gentile e accogliente. Dopo aver spiegato del veleno mi guardò e si avvicinò a me. Mi guardava con quegli occhi vuoti, vedendoli mi venne in mente... la mia famiglia, il mio clan, i loro occhi. Anche a lei sono strappati via senza pietà? Come si sentiva a vedere il mondo con quegli occhi?... Per un attimo mi zittì fin quando non mi chiese "Anche tu lo avevi capito vero?" "Beh non avevo capito ci fosse del veleno ma di certo non mi fidavo..." continuavo a guardarla in quegli occhi neri senza vita. Quasi mi spaventavano. Avevo come paura di caderci dentro e non uscirne più. Non capivo se il suo fosse fascino, ma di certo mi stregava. Quando le risposi mi fece un piccolo sorriso. Non so perché ma per un attimo mi saltò il cuore in gola. "Anche tu sei molto cauto vedo" mi disse "G-grazie...". D'un tratto sentimmo un allarme risuonare nel tunnel e si presentò uno di quelli che doveva essere l'esaminatore. "Un benarrivato a tutti i partecipanti di questo esame io sono Satotzu, uno degli esaminatori e ho il compito di guidarvi alla seconda prova di questo esame" "Come seconda prova?! Quale sarebbe la prima?!" disse qualcuno quasi in tono di lamentela "Seguitemi e lo scoprirete". Man mano che andavamo avanti il suo passo diventava più veloce. Ad un certo punto addirittura ci mettemmo a correre. Era faticoso mantenere il passo. (v/n) però sembrava poco affaticata nonostante questo. C'era chi non riusciva  a mantenere il passo neanche a pagarli. Il ragazzo albino che avevamo visto prima andava avanti con lo skateboard e Leorio disse arrabbiato "Ehi tu! Guarda che questa è una gara di resistenza! Quello che stai facendo non è valido!" "Mh, non è vero" replico il ragazzino stranamente tranquillo "Gon diglielo anche tu!" "Ha ragione lui invece. Satotzu non ha detto come bisogna procedere e non ha neanche detto che questa è una prova di resistenza". Il ragazzo poi si avvicino a Gon e disse "Quanti anni hai tu?" "12!" rispose entusiasta. Il ragazzo scese dallo skateboard dopo la sua risposta "Allora penso che andrò a piedi anche io" "Come ti chiami" "Io sono Killua" "I sono Gon" "E tu come ti chiami vecchio?" disse Killua "VECCHIO?! GUARDATE CHE SONO UN ADOLESCENTE COME VOI!!" "CHEEEEEE?" esclamarono tutti. Faccio finta di non conoscerli, che imbarazzo. Vicino a me c'era (v/n) che correva costante, cercai di sciogliere il silenzio e le chiesi "Tu quanti anni hai?" "Io ho 14 anni..." mi rispose in tono freddo come sempre. Ne mostrava solamente 12, ma era comprensibile. "Dimmi Kurapika, tu ti fidi di qualcuno?" "Beh, non di molti fin'ora le uniche persone di cui sento di potermi fidare, siete tu, Gon e Leorio" "Perché?" "Non so spiegarti il perché, semplicemente lo sento" "Non capisco...", cavolo, da come parla non sembra si sia mai fidata di qualcuno, non credo sia bello...

(Vpv)

"Non capisco..." era tutto quello che sapevo dire. Nessuno mi ha mai detto di fidarmi, mi hanno sempre detto il contrario. Oltretutto, gli unici di cui mi fidavo mi hanno venduta come fossi semplicemente un oggetto di cui sbarazzarsi. Non penso di essere altro che una macchina. Eppure l'altra mia parte dice che sono di più di questo e che devo trovare l'altra parte di me, che mi è stata strappata via. Mentre salivamo le scale si vedeva la luce in fondo al tunnel. Iniziavo ad affaticarmi, avevo usato troppa energia. Stavo per arrendermi quando Kurapika mi tese la mano e chiese "TI fidi di me?" rimasi sorpresa e esitando un attimo gli presi la mano. Si, io mi fidavo di lui, non so spiegare il perché, semplicemente lo sentivo. Davanti a noi c'erano Gon e Killua che correvano per vedere chi sarebbe arrivato prima. Erano pieni di energia. Quasi mi faceva sentire meglio vederli. Io sento che posso recuperare la mia parte umana, sento che le mie emozioni stanno tornando. Arrivammo tutti fuori dal tunnel e da lì cominciò la seconda prova.

Il signor Satotzu ci disse del luogo in cui ci trovavamo, avremmo dovuto attraversare una palude piena di mostri. Lì saremmo potuti morire in molti e ciò metteva ansia. Ma quello che più spaventava era uno dei partecipanti. Prima di farci bere quel succo avvelenato Tonpa ci disse del concorrente Hisoka. Era stato squalificato l'anno scorso per aver ucciso un esaminatore e durante l'esame aveva fatto fuori almeno 20 partecipanti. Anche io provavo paura a guardarlo. D'un tratto si girò verso di me con uno sguardo minaccioso, lo stesso che avrebbe un'assassino senza scrupoli che si diverte a uccidere. A quella vista mi avvicinai a Kurapika e gli strinsi forte la mano. Lui era l'unica persona che in quel momento mi ispirava fiducia. Vedendomi accanto a lui tolse lo sguardo. Io mi mantenni comunque stretta a Kurapika.



Nota dell'autrice:

ah beh che dire la prima parte è sempre noiosa vero? Dalla prossima le cose saranno più movimentate ;) Ditemi come vi sembra stia andando nei commenti, sono curiosa di sapere cosa ne pensate della storia. Detto questo vado ad annoiarmi. Buona quarantena :D

Occhi di vetro ( Kurapika x Reader )Where stories live. Discover now