capitolo 4

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E: sera..
Mi guarda e sorride.
E: andiamo?
Dico senza dargli retta.
S: mh mh
Lo guardo di striscio e lo vedo un po' rattristito.
E: dai vieni qua..
Lo prendo dal viso poggiando entrambe le mani sulle sue guance e lo avvicino baciandolo. Lui mi segue e poco dopo mi stacco. Resto vicino alle sue labbra e lo guardo sorridendo.
E: sei un bambino
Gli dó un bacio a stampo. Mi sorride e poggia la fronte alla mia.
S: hai capito che mi manchi quando non ci sei?
E: si.. Ma anche tu mi manchi stupido
Mi ribacia e lo lascio fare. Poi ci stacchiamo e andiamo a casa sua. Entriamo e mi tolgo il cappotto accomodandomi sul divano.
S: ah fai pure tranquilla
E: fai i pop corn?
S: si
Sorride e scuote la testa. Io gli sorrido a mia volta e poi lo vedo dirigersi in cucina. Dopo 10 minuti torna con una ciotola piena di pop corn e io gli sorrido addolcita.
S: eccomi!
E: o grazie..
Allungo le braccia verso la ciotola e la prendo. Lui poi si siede accanto a me.
S: sei sempre la solita bambina
E: si, ti va bene?
Poggio i pop corn e mi giro verso di lui prendendogli il viso tra le mani.
S: certo che mi va bene
Sorrido e lo bacio subito con passione. Gli salgo un po' addosso e lui mi trascina a sua volta. Mi siedo a cavalcioni e continuo a baciarlo. Lui infila la lingua e faccio lo stesso, mentre le mie mani vagano tra i suoi capelli.
Con le mani fa su e giù sulle mie cosce, accarezzandole, mentre mi stringe sempre di più a lui. Poi le sposta sul sedere stringendolo e lo lascio fare, ma dopo un po' mi rendo conto di starmi muovendo su di lui e mi stacco leggermente dalle sue labbra. Lo guardo negli occhi e leggo la voglia che ha, ed è la stessa che ho io in questo momento. Lo voglio, lo desidero con tutta me stessa, mi manca.
E: non voglio pianificarlo..
Gli confesso. Continua a guardarmi negli occhi cercando di capire se anche io ho voglia come lui.
E: voglio che accada e basta.
A quel punto inizia di nuovo a baciarmi con foga e le sue mani corrono sotto il mio maglione alzandolo. Mi stacco e alzo le braccia per permettergli di toglierlo. Non ci pensa un attimo che il mio maglione finisce a terra e le sue mani tornano subito sul mio corpo, iniziando a giocare con il ferretto del mio reggiseno. Mi bacia il collo, lo mordicchia e io alzo la testa stringendo le mani tra i suoi capelli. Inutile dire che il mio respiro regolare è ormai ben che andato e ansimo leggermente ad ogni sua azione. Scende più giù e inizia a fare lo stesso gioco con il mio seno, lo venera, e subito dopo fa cadere a terra anche il reggiseno che era diventato davvero di troppo.
Mi riprendo un attimo, giusto per avere la lucidità di prendere un po' in mano la situazione. Gli tolgo la maglietta e inizio anche io a baciargli il collo mentre le mie mani vagano su quel suo corpo perfetto. Scendo sempre più giù fino a sbottonargli i pantaloni. Lo guardo e vedo la sua testa buttata all'indietro mentre si morde il labbro. Sorrido divertita e mi avvicino al suo mento mordendolo. Intanto però, la mia mano si fa largo nei suoi pantaloni iniziando a giocare con il suo ego, ormai scomodo nei boxer.
Mi ferma poco dopo, non reggendo già più.
Si alza tenendomi in braccio e mi bacia. Intanto sale al piano di sopra e arriviamo in camera. Non ci ero mai entrata, ma in questo momento poco mi importa. Mi poggia sul letto togliendomi i leggins, e prima di mettersi su di me si libera dei suoi pantaloni. Poi mi raggiunge e inizia a baciarmi il petto mentre io continuo ansimare senza voler fare troppo rumore, ma perdo il controllo quando la sua mano si fa largo nei miei slip. Mi guarda mordendosi il labbro e faccio lo stesso.
E: Ste..
Non faccio in tempo a dire nient'altro che la sento in me. Sussulto e inarco la schiena. Stringo i suoi capelli lasciandomi andare in gemiti fino a quando non arrivo. Lo guardo sorridendo e mi sento in paradiso. Mi sorride a sua volta e torna a baciarmi. Gli cingo il bacino con le gambe e lo avvicino a me. Così poco dopo gli tolgo i boxer tornando a giocare con il suo ego. A quel punto mi ferma e scende a baciarmi sul petto e poi sulla pancia.
E: Ste..
Si ferma e mi guarda.
E: taglia corto..
A quel punto torna vicino al mio viso e mi dà un leggero bacio tirandomi il labbro.
S: il preservativo
Dice fermandosi all'improvviso. Vedo dalla sua espressione che non è tranquillo.
E: che c'è?
S: non li ho
Rido leggermente.
E: prendo la pillola, non serve
S: ah vabbè allora
Sorridiamo e mentre mi bacia entra in me, così iniziamo a fare l'amore nella maniera più bella possibile.
Quando finiamo si accascia su di me e poggia la testa sul mio petto. Lo accarezzo mentre guardo il soffitto. Dopo un po' alza la testa e mi guarda.
E: questo non cambia niente lo sai..?
S: si
E: mh.. Dai fammi vestire
S: aspetta un po'..
E: Ste dai
Insisto ferma, così annuisce e si alza.
Mi rivesto in fretta e mi faccio la cipolla. Si riveste anche lui.
S: ora andiamo a vederlo il film?
E: si..
S: l'abbiamo fatto noi
Sorrido scuotendo la testa.
S: è vietato ai minori però
E: zitto scemo
Mi sorride e usciamo dalla sua camera.
Passando accanto alle stanze noto una piena di peluche di tutti i tipi. Mi fermo e sorrido.
E: gli piace Mickey Mouse per caso?
È davanti a me e non ha notato che mi fossi fermata. Si gira e si avvicina sorridendo. Gli sorrido anche io e continuo a guardare la stanza.
S: è pazzo di Mickey Mouse
Sorridiamo e gli accarezzo la guancia.
Mi prende dai fianchi.
E: è bellissimo..
continua a sorridermi.
E: quando l'ho incontrato un paio di anni fa, non riuscivo a non vedere che te in lui.. È la tua fotocopia, siete due cinesini
S: mh si..
Mi sorride già con gli occhi lucidi.
E: sono felice per te
Mi abbraccia e mi stringe sollevandomi da terra. Lo stringo e gli accarezzo la nuca.
S: sei rara, ma proprio tanto
Gli sorrido e mi stacco da lui.
E: andiamo dai..
Scendiamo e torniamo sul divano iniziando a mangiare i pop corn. Va in cucina e torna con due birre.
E: ma sei l'uomo della mia vita allora
Gli dico scherzando e ridiamo.
S: eh me lo dicono tutte
E: eh?
Lo guardo.
S: nel senso.. è una battuta
E: certo..
scuoto la testa.
S: Emma è una battuta..
E: sono battute del cazzo.. e tu, nella posizione che sei, non te le puoi permettere
Mi infastidisco troppo e mi alzo rimettendo il cappotto.
S: Emma sul serio fai..?
E: lasciami stare Ste..
S: oh eddai..
Mi prende dal polso.
E: Stefano ho detto lasciami stare
Mi stacco dalla presa e vado verso il portone.
E: certe cose non le reggo
Abbassa lo sguardo.
E: buonanotte
Esco e scendo le scale, ma solo a quel punto mi ricordo che era venuto a prendermi e non ho la mia macchina. Gli citofono.
S: si ora scendo
Mi dice semplicemente e dopo un attimo arriva da me.
Senza dire niente saliamo entrambi in macchina e sento che è un po' scazzato. Mi sento un po' in imbarazzo, forse a volte esagero, però in questo momento sono così, sono vulnerabile con lui e dovrebbe capirlo. Dopo 10 minuti arriviamo a casa mia.
E: grazie..
S: buonanotte
E: notte..
Poi scendo e va via. Corriamo un po' troppo.

|Ste|

Arrivo a lavoro alle 8, scazzato sia per la sveglia presto che per ciò che è successo ieri sera. A volte esagera quando non ce n'è motivo e non lo sopporto. Inizio le migliaia di cose che ho da fare e alle 11 mentre prendo un caffè fuori vedo la sua macchina arrivare e parcheggiare. Scende più solare e bella che mai mentre sta col cellulare. Man mano che si avvicina mi vede e la vedo avviarsi nella mia direzione..

Ecco il quarto capitolo, scusate se ci ho messo un po'. Vi piace?❤️

Ci riproviamo? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora