Prologo

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MI hai chiamata amore un milione di volte e non l'ho mai saputo apprezzare per davvero, mi mettevi in imbarazzo,ma come sempre riuscivo a nascondere i miei sentimenti dietro ad una corazza apparentemente indistruttibile.
E fa male sai, fa male saperti così vicino eppure non poterti chiamare per il mio maledetto orgoglio, perché Jade West ha una dignità, un nome da portare avanti.
Ma che ci posso fare se mi manchi, senza di te mi sento costantemente vuota.

Probabilmente domani manderò tutto all'aria e verrò da te per sentire il tuo profumo, per abbracciarti e per baciare quelle dannate labbra,forse per l'ultima volta.
Non ci sarà nessun conto alla rovescia,nessun avvertimento,me ne andrò in punta dei piedi,mentre tu stai ancora dormendo. E non tornerò, sarò solo un tuo ricordo adolescenziale.
Ma noi siamo stati molto più di una semplice storiella.

È colpa tua se a volte mi guardo allo specchio e mi faccio schifo da sola,guarda come hai ridotto la tua Jade...sembro una bambina che fa i capricci perché rivuole indietro il suo giocattolo preferito. E poi penso a te, che probabilmente non starai neanche soffrendo così tanto come dici.
Lo so,abbiamo ancora una possibilità, ma a cosa serve se poi finisce sempre così.
Rimaniamo sempre in bilico tra l'amarci e l'odiarci.

Avrei dovuto dire quel famoso "ti amo", avevi tutto il diritto di sentirtelo dire. Forse se l'avessi fatto non mi avresti abbandonata in balia dei nostri ricordi, in bilico tra mollare tutto e il venire a riprenderti.

Ma avevo paura di illuderti,di ferirti,e poi con i miei modi arroganti e presuntuosi di allontanarti come ho sempre fatto con tutti.
Invece tu sei rimasto con me per un pò,mi ero abituata alla tua presenza,al tuo buongiorno,alle nostre mani intrecciate,ai tuoi messaggi,alle tue premure...ma poi sei scomparso come gli altri,facendomi ancora più male.

Mi hai fatto tante promesse Beck,le ricordi?
Avevi giurato di restarmi accanto nei momenti difficili,in quei momenti in cui oltre al buio ci sono solo i miei pianti.
Non ne ho mai avuto bisogno,sono sempre riuscita a cavarmela da sola.
Ma ora dove sei?
***
Mi sei venuto a prendere in auto quel giorno,mi hai baciato la guancia e lentamente hai fatto scivolare la tua mano sulla mia, accarezzandone il dorso.
Poi l'hai girata e hai cominciato a farmi un leggero solletico,ho cominciato a ridere,ma non era più la risata spensierata di una volta.
Tu te ne sei accorto, l'ho capito dal modo in cui mi guardavi.
E allora perché non mi hai chiesto cosa stesse succedendo?
Perché hai lasciato che continuassimo a precipitare in un pozzo senza fine,distanti,legati solo dal silenzio.

Siamo arrivati alla Hollywood Arts senza dire una parola,io che guardavo fuori dal finestrino,pensando a quante ragazze avevano occupato quel sedile durante la mia assenza e tu,gli occhi fissi sulla strada,che muovevi automaticamente la mano sulla mia gamba. Mi hai passato la borsa,ho aperto la portiera e ho visto da lontano Tori avvicinarsi a noi. Così allegra e spensierata,perché non sono come lei?
Ho mascherato quest'invidia in rabbia,disprezzo, cercando di sembrare superiore.
Quando c'è bisogno di aiuto però, sembriamo quasi amiche.
Un altro rapporto amore e odio.

Ti ho stretto la mano,come per non lasciarti andare via,ma tu non hai capito nemmeno quella volta.
O forse non hai voluto capire.
Mi hai lasciato la mano e ti sei avvicinato a lei,così curioso di sapere il perché di tanta felicità.

<<Cosa vuoi Vega?>> le ho chiesto,mettendomi davanti a te e appoggiando la testa sul tuo petto

<<Jade quando imparerai il mio nome?>>
Tu guardavi fisso a terra,perché non sei intervenuto? Perché non mi hai portata via?
Sembro davvero così forte?

<<Non sapevo che le oche avessero un nome>>
Sono andata via io,da sola,hai sussurrato un semplice "Vado a calmarla" e hai cominciato a camminare velocemente nella mia direzione.
Non ho neanche avuto il tempo di voltarmi, ma sono sicura che prima di andartene le hai lasciato una pacca sulla spalla.
<<Jade dai...>>hai sussurrato,quasi cadendomi addosso.

<<Sono calmissima Beck. Non ho voglia di ricominciare a litigare come qualche mese fa. Abbiamo giurato di smetterla...>>
Mi sono seduta sugli scalini, aspettando il suono della campanella. Tu hai fatto lo stesso.
Hai sbuffato,ma poi mi hai messo un braccio attorno alle spalle, hai sorriso e io ti ho perdonato di nuovo,perdendomi come sempre nei tuoi occhi.
Era vero,non volevo perderti ancora per uno stupido litigio,perché guardavi una ragazza o perché non eri d'accordo con me,ma litigare era inevitabile.

Ho girato la testa solo per non farti vedere che stavo sorridendo,sarebbe stata un'altra pugnalata al mio orgoglio.
Grazie Beck,grazie per avermi resa così problematica.

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