<<Dai Jade usciamo,stai congelando>>
Ti sei staccato lentamente dalle mie labbra,gli occhi ancora socchiusi.
Fuori faceva ancora più freddo,sarei rimasta volentieri fra le tue braccia,godendomi le tue coccole ancora per un pò.
Mi mancava sentirti vicino per davvero e non solo fisicamente. Tu sei sempre stato lì,ma la tua mente dove?<<Ci pensi ancora a You don't know me?>>
Te l'ho chiesto senza un motivo apparente, a volte mi viene ancora in mente qualche frase di quella canzone scritta con uno scopo preciso, riaverti. Poter dire finalmente di avere un ragazzo,e non un ragazzo qualsiasi.
Avere te non è una cosa qualsiasi.
<<Certo,è una canzone bellissima>>
È più di una canzone bellissima,è la canzone con la quale mi sono aperta completamente a te,dopo così tanto tempo ero riuscita a dirti tutto quello che mi tenevo dentro da mesi.
È più di una semplice canzone Beck...Continui a non dare il giusto peso alle cose, io potrei sempre fare di più, ma non mi impegno mai abbastanza.
Ma è semplice per te,tu non sai quanto mi costa dimostrarti i miei sentimenti,anche con uno sguardo.
Perché io non ti guardo come tutti gli altri, i miei occhi hanno una luce diversa quando mi volto verso di te.Credevo tu mi conoscessi.
Ma non è così, riesci a capirmi,a calmarmi, a volte riesci perfino a farmi ragionare, ma non mi conosci.
Conoscermi per davvero sarebbe troppo difficile,ed è vero,più resti più il ghiaccio si scioglie,ma non riuscirai mai a prosciugarlo tutto.
Il ghiaccio è come una barriera, dopo un po' ti stanchi di combatterla e lasci tutto così com'è.
<<Sei cambiato Beck...>>
L'ho detto quasi in un sussurro, come se avessi paura della tua reazione.
Ogni nostro litigio è peggiore del precedente e tutte le volte che litighiamo io ho sempre più paura, paura di perderti.
Ho costantemente paura che finisca, ho paura di stancarti.
Perché non voglio perderti di nuovo, non voglio contare di nuovo fino a dieci per poi andar via da sola.<<Anche tu, ma è normale, stiamo crescendo>>
Hai finto di non capirmi...
Avevi la possibilità di chiarire, di confrontarti con me, di poter conoscere tutti i dubbi che avevo e invece non l'hai fatto. Per un attimo ho pensato che anche tu volessi questo, ma è stato solo un attimo.
Hai detto che non volevi più vedermi soffrire, allora perché non affronti il vero problema?Tu sei il vero problema.
Non serve a nulla saltare la scuola e divertirsi Beck...
Un giorno di quiete non calmerà la tempesta che ho dentro.Ci siamo seduti entrambi su un telo che "casualmente" avevi nel bagagliaio, tu che ti perdevi nelle onde del mare, dicendo che ti ricordavano tanto i miei occhi, azzurri come l'oceano, e io, lo sguardo assente, che giocavo con la collana che avevi al collo.
La collana che avevamo al collo.
Quella che tu adesso non porti più, quella che hai lanciato in acqua, insieme al nostro futuro.Mi hai dato un bacio sulla tempia e ti sei voltato verso di me, gli occhi lucidi e il labbro inferiore tremolante.
Neanche io riuscirò mai a capirti, sei una carta troppo difficile da scoprire.
Sei complicato Beck, forse più di me, ma tu non lo dai a vedere.
Tu non terrorizzi chiunque ti si avvicini, tu non sei complicato per chi ti conosce appena, sei complicato per me, per le persone che hanno scavato a fondo nella tua personalità, per le persone che si possono vantare perché hanno conosciuto il vero Beck Oliver, che non ha niente a che vedere con questo.
Ma devo smetterla di sognare, il vero Beck non tornerà.I nostri occhi si sono incrociati per un attimo, pochi secondi prima di cedere e abbassare lo sguardo. Siamo cambiati entrambi, prima non ci saremmo arresi così facilmente.
Poi ho realizzato che avevi gli occhi lucidi a causa della luce del sole troppo intensa, ma per un attimo ho sperato che stessi soffrendo anche tu, come me, per noi due.
<<Andiamo a casa mia? >>mi hai chiesto passandoti una mano nei capelli, come sei solito fare.
Mi manca anche questo di te<<Non posso, oggi devo studiare per un'interrogazione, storia del teatro... >>
Non dovevo studiare quel giorno, la verità era che non volevo passare il pomeriggio con te, un altro pomeriggio tra urla e litigi.
Forse non sarebbe successo, forse ho sbagliato tutto...
Ero sicura che avremmo cominciato a litigare come due bambini, ma non ne ho più la certezza.
Forse volevi solo rimettere insieme i cocci della nostra relazione, far tornare tutto come prima, provare a riavere la tua Jade.
Non ci sei riuscito neanche quella volta...<<Posso venire a casa tua, ti aiuto a studiare>>
Ho spalancato la bocca automaticamente, volevi davvero passare tutto il pomeriggio a studiare storia del teatro con me? Volevi aiutarmi a studiare la materia odiata dalla maggior parte degli studenti?
La materia che secondo te doveva essere bandita dalla Hollywood Arts...Non ho saputo dirti di no,come sempre...
Non riesco neanche a ricordare l'ultima volta che sono riuscita a non assecondarti.
Ho annuito leggermente mentre mi alzavo e cominciavo a camminare lentamente verso la tua auto, incespicando nella sabbia, mentre tu mi seguivi silenzioso.Abbiamo passato l'intero pomeriggio in camera mia, ho finto di studiare per ben cinque ore, la testa tra le mani, perdendomi in ogni frase del libro, precipitando continuamente in un universo parallelo.
Tu invece hai passato tutto il tempo a ispezionare camera mia, centimetro per centimetro, irritandomi sempre di più.
Sono stata più che tentata dall'idea di prendere le mie forbici e dirti finalmente di smetterla, ma era stata una bella giornata, non volevo rovinarla anche a te.
Al tramonto ti sei avvicinato a me, appoggiando delicatamente la testa sulla mia spalla.
<<Jade...>>Non ti ho neanche risposto,immersa ancora nei miei stupidi pensieri.
Tu avevi capito tutto e io non me ne ero accorta, ti conosco così poco in realtà...<<Lo so che non stai studiando...>>
Nella stanza calò il silenzio, il genere di silenzio che preme contro i timpani, che sembra troppo grande per essere contenuto dai muri.
<<Spiegati...>>ho bisbigliato, accarezzandoti i capelli.Il cuore mi batteva sempre più forte, eppure ho recitato bene la parte della ragazza ingenua...
Siamo bravi attori Beck, chi mi dice che non hai finto per tutto quel tempo?<<Jade so tutto. So che oggi non dovevi studiare perché domani non hai nessuna interrogazione, almeno non storia del teatro...
<<Me l'ha detto Robbie, cinque ore fa>>hai aggiunto in risposta al mio sguardo interrogativo.
Sapevi tutto eppure non me l'hai detto, mi hai lasciata fingere per cinque ore invece di affrontarmi subito.<<Che succede? Jade devo saperlo...>>
Il tuo sguardo accigliato era impresso a fuoco nella mia mente.
Per un momento il tempo si è fermato, era come se fossi da sola. Tu non c'eri più e io stavo cercando un'altra bugia, una scusa per farti credere che andasse tutto bene.
<<Oh, che sciocca...l'avevo dimenticato...>><<Jade so che non è così>>
<< Beck, davvero, devi credermi>>ho sospirato accarezzandoti la guancia.
Quella volta sono stata davvero stupida, potevo finalmente dirti tutto quello che pensavo e invece sono stata zitta, fingendo di nuovo che andasse tutto bene.
Ti ho preso la mano e ti ho accompagnato alla porta, sotto lo sguardo austero di mio padre ti sei sentito tremendamente a disagio. Non ci siamo neanche salutati, nessuna parola, nessun abbraccio, nessun bacio.
Ti ho sentito sbuffare fuori dalla porta ma mi sono allontanata solo quando ho sentito la portiera sbattere e te mettere in moto.Ho nascosto di nuovo la verità sotto un sottile velo, troppo
per poter continuare a lungo.___________________

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Without you
Fanfiction||BADE|| Mi sentivo indistruttibile, tu eri accanto a me e io pensavo che non ti saresti mai stancato del mio carattere arrogante e scontroso. Pensavo che ti piacesse in fondo, pensavo che il mio essere così possessiva e gelosa ti continuasse a dare...