-Ellie muoviti cazzo...-
-Un'attimo.-
-Se non muovi il tuo culo ti fai tutti i 3 chilometri a piedi-
-Eccomi.-
-Cazzo...Ti devi muovere la mattina.-Mi diede uno schiaffo
-S-scusa...-
-Scusa una minchia.-Disse dandomi un'altro schiaffo talmente forte da farmi piangere.Perchè è così cattivo con me...Perchè?Cos'ho fatto di male nella vita?Sempre se si può chiamare vita.
Entrammo in macchina.
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Dopo minuti e minuti di silenzio finalmente arrivammo.
Scesi dalla macchina e quest'ultima sfrecciò via.
Sicuramente starà andando con i suoi 'amici' ad ubriacarsi.Tanto prima o poi si rovinerá il fegato...E morirà,spero presto,così andrà all'inferno.So che gli sto praticamente augurando la morte ma lui mi ha rovinato la vita e merita di soffrire.
Aprii la porta del bar e vi entrai.
-Come mai sei così in anticipo?-Chiese il mio capo.-L'Apertura è alle 8 e ora sono le 7.-
Non posso dirgli che è per colpa di mio padre.
-Ehm....E-ehm....Vedi Clark...Io...I-io volevo aiutarti a preparare tutto prima di aprire.-
-Oh ma non ti devi scomodare..-
-Tanto non avevo niente da fare a casa..-
Magari dormire
-Ah...Senti oggi non ci sarò io verrá mio padre a gestire,mi dispiace...So quanto è severo ma ho delle commissioni da fare.-
Cazzo.Cazzo.Cazzo.Cazzo.Non basta mio padre a rovinarmi la vita.Oggi devo anche lavorare con quello.Che merda.
Andai nella stanza degli armadietti, misi la mia borsa nel mio e presi il grembiule.Lo indossai,andai al bancone e mi sedetti su uno sgabbello nella speranza che i clienti venissero il più tardi possibile.
Ad un certo punto vidi un uomo entrare...Era Bruce,il sessantenne, padre di Clark..
Ok ora comincia l'inferno.
-Ciao papà.-
-Ciao Clark-Disse l'anziano uomo.
-Bene Ellie,vi lascio devo scappare...Ciao-
-Ciao Clark-Dissi salutandolo.
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-Allora ragazzina...Sono appena entrati cinque ragazzi...Vai a prendere le ordinazioni-
Sbuffai,presi la matita e il blocchetto e camminai verso il tavolo dove erano seduti quei cinque ragazzi...Ce ne era uno che da dietro somigliava a 'Harry' il ragazzo del sogno,uno biondo e altri tre con i capelli scuri.
Mi avvicinai.
-Salve,cosa ordinate?-
-Ma chi sei?Ma levati-Disse il ragazzo che da dietro sembrava Harry ma da davanti no.
-Sono la cameriera,allora?Cosa ordinate?-Chiesi di nuovo.
-Ma fai schifo.Ti sei vista?Sei orribile.-Disse urtandomi.
-Senti coso...Volete ordinare o no?-
-Coso a me?Ma vedi di andartene che mi fai senso.-
-Altrimenti?-Dissi con aria di sfida
-Altrimenti ti butto per terra.-
-Non hai il coraggio.
-Ah no?-Mi prese e mi buttò per terra.
-Coglione-
-Come ti permetti.-Disse dandomi un calcio fortissimo.Cominciai a piangere dal dolore...
-Oh ora fai pure la vittima eh?Brutta puttana.-Disse dandomi una serie di calci.
-Hey hey hey amico calmati.-Disse un ragazzo alzandosi dal tavolo in cui era seduto.
-Non ti intromettere o ti picchio.-
-Senti non ho paura di te,ne dei tuoi amici.Ti devi solo vergognare,te la sei presa con una ragazza che stava facendo il suo lavoro.Odio le ingiustizie e se non vuoi che ti spacchi il culo meglio che non ti fai più vedere.
Il ragazzo e i suoi amici scapparono e il ragazzo che mi ha difesa si inginocchiò e mi fece poggiare la testa sulle sue gambe.
-Hey tutto ok?.-
-Ehmm...-
-Ho capito.-
Mi prese in braccio a modo di sposa.
-Dove mi porti?-
-A casa mia.Il tempo di curarti e ritornerai qui.Ok?-
-Okay grazie..-