-Grazie Josh,per avermi ospitato e curato.Sei stato gentilissimo.-
-Figurati Ellie...Comunque se ti servisse qualcosa,questo è il mio numero.-Disse il ragazzo che mi aveva difesa al bar
-Oh grazie mille.-
Ringraziai
-Figurati bellezza.-
-Oh em....Ciao.-Dissi allontanadomi dalla porta della grandissima e lussuosissima casa in cui viveva Josh.
-Ciao.-
Chiuse la porta e mi incamminai verso casa visto che erano le otto di sera.
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Bussai alla porta di casa e ad aprirmi fu una donna a me ignota.
-Salve...Lei è?-
Chiesi con tono interrogatorio entrando dentro la casa.
-Uhmm...Io sono Abigail...Tu chi saresti?-Disse con una voce stridula.Già mi era andata sulle palle.
-La figlia del padrone di casa.-
-La figlia del padrone di casa?É impossibile.Non ha figli.-
-Oh si che ce l'ha.Eccone una.-
-Ah perciò ne ha più di una?-
Chiese furiosa.
-Si.-
-Ora mi sente quel buzzurro e bugiardo.-
Urlò mentre andava nella stanza di mio padre.
Si sentivano gli urli da sotto.
-Brutto stronzo.Mi avevi detto di non avere figli.-
-Ma io non li ho.-
-E la ragazzina qui sotto?Chi sarebbe?-
-Io....Ehm...-
-Basta Steve.Io e te abbiamo chiuso.-Disse la donna scendendo le scale.
-Abigail.Dai torna qui.-
Disse mio padre scendendo le scale per andarle in contro.
-Vaffanculo Steve.Vaffanculo.-Disse la donna con la sua voce stridula mentre usciva dalla porta di casa abattendola.
-Puttana.Cazzo Ellie non potevi toglierti dai coglioni?-
Disse prendendomi a schiaffi.
-Questa è anche casa mia.-Dissi piangendo dal dolore.
-Non rispondermi ragazzina.Sei solo una merda.Sei uno stecchino,guardati.Fai.Schifo.-Disse facendomi sbattere la schiena al muro con una spinta.
Cominciò a sanguinarmi il braccio per un graffio provocato da me stessa mentre mi difendevo.
-Brutta testa di cazzo.-Disse dandomi a raffica dei forti pugni alle spalle.
-Ringrazia a Dio se non ti spacco la testa al muro.-Disse dandomi un ultimo calcio.
Mentre piangevo dolorante lui si allontanava da me e con la sua macchina sfrecciò via.
Ecco...questo è mio padre e questa e la mia vita.Tutto una merda.Ora mi servirebbe il ragazzo del sogno.Odio la mia vita e grazie a mio padre vivere mi fa schifo.
L'unico modo che conoscevo per sfogarmi era tagliarmi così andai in bagno e premetti quella lametta.Mio padre.Steve Johns,quel pezzo di merda che avevo come padre era lui la causa di tutto.Sempre e solo lui.
Avvicinai la lametta alla mia pelle e premetti.Ogni singolo millimetro di pelle tagliato dalla lametta era come un passo verso la morte.Presto quei millimetri si trasformarono in centimetri e sulla mia pelle comparirono numerosi tagli.Mi sciacquai le braccia e piano piano mi diressi nella mia camera e andai a dormire.