" dove mi trovo? Quanti giorni sono passati? Che ore sono adesso? E gli altri? I Miserabili e Maya mi aspettavano pe anda' al mare tutti insieme" questi erano le domande che si faceva Niccolò per mantenersi sveglio e capire dove si trovava. Aveva capito si essere in una piccola stanza, era legato ad una sedia dove una finestra sbarrata faceva entrare qualche raggio di sole, comunque troppa poca luce per capire dove si trovasse. Anche quella mattina la porta si aprì ma non fu il solito vecchio a portargli pane e acqua bensì una ragazza. Il moro alzò lo sguardo e riconobbe subito quegli occhi blu che tante volte lo avevano ispirato per le sue canzoni
- Federica? Che ci fai tu qui? Dove siamo? Che cazzo hai fatto? - domandò più furioso che mai
- è questo il modo di parlare alla tua ragazza? Stando con quella Maya sei diventato un maleducato -
- nun t' azzarda' a nominarla manco pe scherzo Federì o giuro che... -
- cosa? Che cosa farai Niccolò? Corri in suo soccorso? La vai a salvare? Mi dispiace per te ma non siamo in Puglia, e poi con lei c'è il caro Giulio. Ormai non ti devi più interessare a lei – rispose la bionda ridendo di gusto. Il ragazzo si sentì morire, non sapva le vere motivazioni ma gli era bastato vedere la reazione della sua ragazza per capire che con o' stronzo non era in buoni rapporti
- che cosa vuoi ancora da me? - chiese abbassando lo sguardo. Federica sorrise, un sorriso vittorioso e molto molto meschino
- torniamo a essere quello che eravamo prima, Peter Pan, Wendy e il nostro Spugna. Torna con me Niccolò e nessuno si farà del male. Osa solo rifiutarti e la piccola Trilly...potrebbe non volare mai più – rispose la ragazza, lo guardò un ultima volta e dopo uscì dalla stanza lasciandolo solo.
- abbiamo guardato in ogni posto della città e Anna e Sandro hanno sporto denuncia ma ancora non siamo riusciti a trovarlo – stava dicendo Adriano. Era tornato subito a Roma e dopo aver spiegato la situazione a Jacopo e alla famiglia di Niccolò tutti si erano attivati per cercarlo. Avevano denunciato la scomparsa e i Carabinieri si erano messi subito in azione diramando la notizia della scomparsa anche nelle regioni vicine. Ma ancora non avevano ottenuto nessuna notizia favorevole al ritrovamento del cantante
- tranquillo Adria', riusciremo a trovarlo e Nic tornerà di nuovo con noi, vedrai – gli rispose Tiziano
- lo spero, è il mio migliore amico e io... -
- NON TI AZZARDARE A DIRLO – queste parole arrivarono dalla porta aperta, tutti si voltarono e videro Maya in pessime condizioni, avvicinarsi al telefono e parlare con Adriano
- lo troveremo, lui è vivo e io lo so. Niccolò è vivo. Dobbiamo solo trovarlo – continuò a dire mentre stringeva la chiave che lui le aveva regalato. Non l'aveva più tolta da quella sera e ci si aggrappava come se fosse un faro in mezzo alla tempesta. Come un fulmine a ciel sereno Gabriele ebbe un intuizione
- avete provato la villa in Toscana? Potrebbe averlo portato li. È lontano dalla città e dal centro abitato -
- cazzo Cocco hai ragione, chiamo subito i carabinieri e andiamo li e...Maya? - la chiamò Adriano
- sto qua dimmi – rispose la mora
- sta tranquilla, presto potrai riabbracciare il tuo Niccolò – la chiamata si chiuse e tutti si guardarono negli occhi, con una speranza in più. Si Maya aveva ragione, Niccolò il loro "capo" era vivo e loro aspettavano solo il suo ritorno.
Una sirena in lontananza svegliò il moro che subito guardò la finestra. Fuori doveva essere notte fonda ma comunque vide due fari illuminare la stanza per un secondo
- aiutooooo, sto qui. Qualcuno mi aiuti, vi prego – gridò con tutto il fiato che aveva in corpo. Sentì dei rumori di sotto e ancora urlò più forte per farsi sentire fino a quando qualcuno non aprì la porta e una luce lo infastidì molto che dovette chiudere gli occhi
- Nic, sei qua, stai bene? Dio ma che ti ha fatto quella stronza? Sei ferito? - Adriano si era avvicinato subito al suo amico e lo aveva tempestato di domande
- ao' Adria', famme parla no? Sto bene, cio fame ma sto bene – rispose il cantante facendo ridere il ragazzo e i due agenti
- è tutto finito Niccolò, ti portiamo in caserma per una deposizione e dopo puoi andare dalla tua ragazza – gli spiegò un agente. Lui annuì e seguì i carabinieri fino alla macchina e dopo in caserma. Quando uscirono erano ormai le otto del mattino
- Ni', passiamo da casa dei tuoi che stavano in pensiero e dopo partiamo va bene? - disse Adriano
- si ma na' cosa veloce, vojo torna da Maya – rispose il cantante mettendosi gli occhiali da sole e seguendo il suo amico in macchina.
Giulio aspettò che Maya fu da sola prima di entrare nel bungalow. La ragazza era stesa nel letto che cercava di riposare e il ragazzo ne approfittò. Senza far rumore entrò nella stanza e si mise a cavalcioni su di lei, iniziando a baciarle le labbra e dopo scese nel collo. Lei aprì gli occhi e si bloccò
- che cazzo fai schifoso? Levate – cercò di gridare ma Giulio le tappò la bocca con una mano
- tu sei mia, lo sei sempre stata e se non vuoi che il tuo cantante si faccia male sta buona – la minacciò lui tornado poi a baciarla sul collo. Le lacrime le offuscarono la vista mentre pregava quel Dio in cui non credeva di mandare qualcuno ad aiutarla. E per una volta Dio l'ascoltò.
- Maya? Sei qui? Andiam... - Tiziano si bloccò vedendo la scena ma subito si riprese
- a schifoso, che cazzo stai a fa – subito lo prese per le spalle e gli dette un cazzotto in faccia mentre Gabriele lo bloccava e lo trascinava lontano dalla ragazza che venne soccorsa da Priscilla e Francesca
- tranquilla, è tutto finito. Non ti farà più del male – gli dicevano mentre l'abbracciavano ma la ragazza si alzò e raggiunse i ragazzi fuori. Come una furia si avventò su Giulio tempestandolo di cazzotti; ad ogni pugno le nocche della ragazza diventavano sempre più rosse
- ao Maya basta, lo ammazzi così – disse Tiziano allontanandola dal ragazzo
- DUE ANNI, PER DUE CAZZO DI ANNI HAI ABUSATO DI ME SENZA CHE IO POTESSI FERMARTI MA ADESSO BASTA, SE TI DEVO AMMAZZARE PER POTER ESSERE LIBERA DA TE LO FACCIO E TU LO SAI BENE, PEZZO DI MERDA. TU NUN SEI N'OMO SEI SOLO UN AVANZO DE STO SCHIFO DE SOCIETA' - Giulio era ancora steso per terra e non oppose resistenza nemmeno quando due poliziotti lo presero in custodia e lo portarono lontano da quel posto, lontano da Maya che forse dopo due anni era libera da tutto quello che quel mosto gli aveva fatto passare.
Angolo autrice:
buon pomeriggio, Niccolò e salvo yeeeeeeee! la Lupa de Roma ancora una volta ha affilato gli artigli e si è presa la sua rivincita sul mostro. Ora i nostri protagonisti potranno vivere la loro favola? o il destino ancora si metterà contro di loro? lo scopriremo nella prossima puntata. da Temptation Island è tutto. regia a voi
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Temptation Island
FanfictionSei coppie, un villaggio, 12 tentatori. Un ragazzo pieno di tatuaggi e la Co-presentatrice che si ritroverà ad essere una delle partecipanti... Benvenuti a Temptation Island. (è una storia ironica per ridere un po in questo periodo di quarantena. No...